Cosa si deve dire e come bisogna dirlo. Un artista.
Leggiamo fra le righe ed evidenziamo qualche parola:
1) congiura di palazzo. Termine semplice per spiegare in 3 parole perchè finì la sua giunta
2) un progetto per Arezzo a tutto tondo. Un messaggio di progettualità, la stessa che (piaccia o non piaccia) fu messa in moto (nei fatti) ai tempi in cui fu Sindaco. E infatti poi dice E’ mia intenzione riprendere il programma interrotto nel 2004 e ancora Lo spirito che ci anima è lo stesso di allora. Un’altra frase da non sottovalutare
3) Io mi rivolgo a quel 43 per cento…. L’area del non voto e degli incerti. Che c’è e a cui va data una speranza forte, che sia pure un’illusione… ma sia forte
4) Non sono tra coloro che sostengono che in cinque anni la giunta Fanfani ha sbagliato tutto. Ma il sindaco è stato latitante, non ha saputo imprimere un segno all’attività amministrativa. Altro colpo di classe: apparente morbidezza per sferrare l’affondo del ‘non ha impresso il segno’. Sottinteso: io, invece, lo feci
5) il primo provvedimento sarà rimettere mano al regolamento urbanistico. E vi paresse poco, come messaggio, con la crisi che c’è
6) Sono dell’idea che Grazia Sestini, candidata del Pdl, sia destinata a perdere. Un’idea che hanno in tanti. E aggiunge, un po’ ecumenico: E’ per questo che propongo la mia candidatura, con la speranza fondata di aggregare di nuovo intorno a me la squadra di governo dell’ultima volta. Bel messaggio, ma questo è un obbiettivo difficile anche per lui
Conclusione: che lo si ami o lo si odi, perchè così è, non si può negare che il Luche non sia un professionista della comunicazione politica, per quanto in vita sua abbia fatto un altro mestiere.
Non è facile fare pronostici e capire come andrà a finire. In fondo, a volerla vedere pessimisticamente, siamo davanti a un deja-vu e la divisione nel centrodestra è ben lungi dall’essere assorbita. Ma il Luche ha quella capacità rarissima di accendere gli animi, di far nascere speranze, di sollevare grandi ambizioni e di farti credere che poi ce la farà davvero. Sono convinto che da oggi il buon Fanfani avrà qualche preoccupazione in più