{rokbox title=| :: : |}images/vignini2.jpg{/rokbox}Ancora una volta ci troviamo costretti ad intervenire sulle decisioni prese dal Governo Berlusconi, che sembra non riuscire ad entrare in sintonia con il Paese e continua in una scellerata politica di tagli indiscriminati in ogni direzione deprimendo l’economia e colpendo sempre i più deboli ed i settori più delicati. In questo caso con la più recente manovra si è deciso, senza neppure consultare il Ministro di riferimento, di cancellare la cultura di un intero paese. Quale Sindaco di una città come Cortona, che fonda il proprio sviluppo sulla cultura e che con orgoglio investe risorse ed energie su questo settore, non posso tacere di fronte a questi accadimenti. Cortona, la provincia di Arezzo ma anche la Toscana pagheranno un prezzo altissimo a queste scelte incomprensibili.
Quale è il criterio che decide la cancellazione dai finanziamenti per un Ente come l’Accademia Etrusca di Cortona, nata nel 1727, che ha fatto la storia della nostra comunità e che oggi gestisce assieme al Comune, con eccezionali risultati, un museo come il MAEC, centro culturale tra i maggiori della Toscana, o ancora quale idea di Italia si nasconde dietro alla cancellazione dei finanziamenti per enti come la Fondazione Guido d’Arezzo, l’Accademia Petrarca di Arezzo, o la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che proprio in questi mesi ha avuto l’incarico di gestire una serie di iniziative per le celebrazioni del 150 anniversario dell’Unità d’Italia ?
Certo non è quella che abbiamo noi.
Noi che lavoriamo ed operiamo nel territorio, lontani dai palazzi del potere a Roma, sappiamo quale sono i tesori ed i gioielli della nostra Italia, quelli in grado di fare la differenza, quelli che nei secoli hanno rappresentato un approdo sicuro anche nei momenti più bui, quelli che hanno formato la cultura e la civiltà della Toscana.
Questi Enti giudicati oggi inutili ed obsoleti da questa classe politica miope ed arrogante, rappresentano la nostra storia, sono gli scrigni della nostra civiltà.
Certo molti di questi devono essere riorganizzati, i costi ed i finanziamenti devono essere rigorosi, ma non si può cancellare questa storia. Non è questa l’Italia che vogliamo, non è questa la classe dirigente che ci meritiamo.
Da parte mia, quale Sindaco di Cortona, voglio lanciare un messaggio chiaro a chi ci amministra a Roma: non lasceremo nulla di intentato per difendere la nostra storia e non lasceremo soli questi Enti.
Il Governo ed il Ministro sappiano che c’è un’altra Italia fuori dai palazzi che con caparbietà, serietà ed onestà andrà avanti nonostante loro.