Per la felicità soprattutto di una delle mie innumerevoli fans (!), oggi vi parlerò di un giocatore, Fernando Redondo, che ai tempi del Real Madrid era un vero fuoriclasse, mentre a Milano, sponda rossonera, conobbe tempi alquanto oscuri. Eppure le premesse per far bene in casacca milanista c’erano tutte. Arrivò al Milan da vincente nell’anno 2000 e i tifosi rossoneri già si leccavano i baffi per quello che sembrava un pezzo da 90, ma di pezzo da 90 ci fu solo il prezzo, visto che il bell’argentino firmò un contratto da quasi 8 milioni annui, circa 2 milioni in più di quello che percepiva con i ” blancos ” di Madrid.
Il talentuoso centrocampista argentino non fu nemmeno fortunato, visto che al suo primo allenamento, correndo sul tapis – roulant, si infortunò al ginocchio e da lì, per circa due anni, del Redondo calciatore si persero le tracce. Però, da serio professionista qual’era, Il Principe, questo uno dei suoi soprannomi, chiese al Milan che non gli fosse pagato lo stipendio, cosa che, a onor del vero, non tutti fanno.
Il suo ritorno, si fa per dire, in campo, fu per l’addio al calcio di Boban e da lì in poi collezionò 16 presenze ufficiali con la casacca rossonera senza, peraltro, mai andare a segno, non avendo mai avuto un gran fiuto del goal. Nonostante le sue scarse presenze, il suo curriculum da vincente continuò anche in maglia rossonera, visto che portò a casa uno scudetto, una Champion’s, una coppa Italia e una Supercoppa Europea. Insomma, non male per un giocatore che, in quattro anni, si fa per dire, di militanza rossonera, aveva giocato una media di quattro partite all’anno (!).
Si diceva che di talenti come lui se ne fossero visti davvero pochi in circolazione, ma a Milano proprio non lo videro, e non certo a causa della nebbia.
Questo è quello che disse Adriano Galliani al momento del suo acquisto: ” E’ il grande colpo che cercavamo. Non è stato certo semplice “. (Adriano Galliani)…. e ancora più difficile, aggiungo io, è stato lo sbarazzarsene…
Stefano Steve Bertini
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