E’ stata lei, Valeria Solarino, la vera rivelazione dello spettacolo “Una giornata particolare” andato in scena ieri sera al teatro Signorelli di Cortona. Lo ha sottolineato tutto il pubblico in sala riservandole applausi ed acclamazioni entusiastiche nella passerella finale e commentando positivamente la sua interpretazione, nonchè lo spettacolo tutto, a sipario calato.
Trentaseienne, nata in Venezuela da padre siciliano e madre torinese, animale da cinema più che da palcoscenico, i suoi esordi sono stati comunque teatrali e la sua vocazione artistica è maturata proprio dietro le quinte dei teatri dove accompagnava la madre attrice.
Valeria Solarino ha affrontato, insieme a Giulio Scarpati, la sfida di un testo nato sì per il teatro, ma portato al successo nel 1977 da un film intramontabile, firmato nella sceneggiatura e nella regia dall’indimenticabile Ettore Scola ed interpretato magistralmente da Sofia Loren e Marcello Mastroianni.
Sul palcoscenico di ” Una giornata particolare” lei è Antonietta, moglie sottomessa, madre di sei figli, sostenitrice del regime fascista che, proprio in una giornata particolare come quella del 6 maggio 1938 incontra Gabriele, omosessuale, licenziato dalla radio e in procinto di essere spedito al confino mentre fuori a Roma si consuma un altro incontro quello tra Mussolini e Hitler, che cambierà il corso della storia.
La Solarino, che la Loren ce la ricorda per la bellezza mediterranea e l’espressività dello sguardo, supera brillantemente il confronto con Sofia portando in scena una Antonietta tutta “sua”, donna asservita al marito, rassegnata a non ottenere rispetto per se, né come madre né come moglie, trascurata nell’aspetto fisco ma con una grande sensualità, e quel marcato accento siciliano a ribadire una educazione alla sottomissione familiare tipica, per l’epoca, delle donne del sud.
Giulio Scarpati nei panni di Gabriele, che furono di Mastroianni nel film di Scola, mette in scena i tormenti di un omosessuale costretto a nascondere la propria natura per sfuggire alle persecuzioni fasciste.
Quando i riflettori illuminano la parte del palcoscenico che rappresenta la sua casa, lui è seduto alla scrivania, ha in mano una pistola e sta per suicidarsi, disperato per la partenza forzata che lo allontanerà dal suo amore Marco. Ma l’incontro fortuito con Antonietta saprà fargli tirar fuori quella gioia di vivere che si è tenuto sempre dentro e che esplode nella rumba improvvisata con la dirimpettaia e negli scherzi in terrazza tra il bucato steso ad asciugare.
Per quella interpretazione Marcello Mastroianni meritò un Golden Globe ed una candidatura all’Oscar. come miglior attore.
Completano il cast di ” Una giornata particolare” Toni Fornari, Guglielmo Poggi, Anna Ferraioli, Elisabetta Mirra, Paolo Minnielli.
L’adattamento teatrale è stato curato da Gigliola Fantoni. La regia dello spettacolo è di Nora Venturini.
Ben pensata e realizzata la scenografia, di Luigi Ferrigno. Essa contribuisce con efficacia a dare movimento all’azione teatrale e i due protagonisti, soli sul palcoscenico per quasi tutti i novanta minuti, hanno modo di spostarsi da un ambiente all’altro, dal chiuso all’aperto, salendo e scendendo scale, a volte vere, a volte immaginarie, mentre la radio della portiera, a tutto volume, racconta la giornata di Hitler a Roma e i filmati dell’epoca ci portano per le strade della capitale in festa per quella visita memorabile.
Costumi e acconciature richiamano chiaramente, e forse volutamente, quelli della Loren e di Mastroianni nel film di Scola. Il vestito della Solarino, i suoi capelli raccolti, il gilet colorato sotto l’abito color crema di Scarpati.
I baffi, invece, se li è fatti crescere per lo spettacolo, Giulio Scarpati, per sottolineare la necessità del suo personaggio di dover camuffare a tutti i costi, sotto una finta virilità, la propria natura.