Categories Blogs

Eurovision: trionfa l’Ucraina, Italia sedicesima

La cantante Jamala domina una gara molto combattuta con grandi differenze tra voto popolare e giuria di qualità. Solo terzo il favorito russo Lazarev.  – dai nostri inviati Giorgio Fusberti e Lidia Manzano Appuntamento a maggio 2017 in Ucraina, forse a Kiev, di sicuro non in Crimea, terra di origine della cantante Jamala e difficilmente nell’est del paese conteso militarmente tra governo ucraino e ribelli filorussi. Sarà un risultato del quale si parlerà a lungo per le motivazioni anche politiche che comporta.

 

Due dati su tutti: la giuria popolare ha premiato la Russia con un punteggio da record, mentre la giuria di qualità ha punito proprio la nazione vincitrice nel voto popolare. L’impressione che molti in sala stampa hanno avuto è quella che il voto sia stato decisamente “politico” con un tentativo chiaramente riuscito di punire i favoriti della vigilia portando lo scontro Russia-Ucraina anche all’interno di una gara canora. Questo non deve togliere i meriti della canzone ucraina che merita massimo rispetto sia per il testo che per le capacità artistiche della cantante Jamala. Non è per caso che la canzone ucraina sia arrivata seconda sia nel voto popolare che in quello delle giurie.

Complesso seguire anche il nuovo sistema di votazione che però ha finalmente fatto emergere le differenze tra opinione pubblica ed esperti di musica dei paesi che hanno votato. Si apriranno discussioni sul perché questi giudizi a volte siano lontanissimi l’uno dall’altro e l’interrogativo che emergerà è se è solo una differenza tra popolo e fini conoscitori di musica o se ci sono anche implicazioni di carattere politico. A tal proposito è chiaro l’esempio del voto dei paesi baltici dove storicamente le minoranze russe votano per il cantante russo e le giurie di qualità non assegnano mai neppure un punto all’ex stato occupante.

La cronaca della serata ha visto le ventisei nazioni solcare il palco della Ericsson Globe Arena nel seguente ordine: Belgio, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Azerbaijan, Ungheria, Italia, Israele, Bulgaria, Svezia, Germania, Francia, Polonia, Australia, Cipro, Serbia, Lituania, Croazia, Russia, Spagna, Lettonia, Ucraina, Malta, Georgia, Austria, Gran Bretagna, Armenia.

Superospite della serata Justin Timberlake che ha cantato un medley delle sue hit più note tra cui “Rock Your Body” e “Can’t Stop the Feeling”, rimesse a nuovo per l’occasione e suonate live in chiave soul/funk da un’orchestra di grandi professionisti, riscuotendo i favori del pubblico multinazionale di Stoccolma, degli addetti ai lavori e della sala stampa.

Ma l’Eurovison 2016 non verrà ricordato solo per la vittoria ucraina. C’è il secondo posto dell’Australia con la cantante Dami Im, che si è distinta per il livello tecnico eccellente della sua performance e il terzo della favorita Russia con Sergey Lazarev a cui va il riconoscimento per la coreografia più impressionante. Indietro in entrambe le classifiche l’italiana Francesca Michielin.

Buone le sensazioni che hanno lasciato anche la bulgara Poli Genova, l’austriaca Zoe, il polacco Michail Szpak e l’ungherese Freddie.

In conclusione un Eurofestival che ha visto i paesi scandinavi, da decenni considerati maestri del pop da classifica, un po’ spaesati e incapaci di presentare brani incisivi e degni della loro tradizione di produzioni dance algide e ricercate. Dall’altro lato si fa strada il gusto più immediato e persino un po’ tamarro del pop dei paesi dell’Est, con brani ritmati e divertenti, in grado di lasciare il segno con melodie orecchiabili unite a coreografie sfacciate e spettacolari. Pensiamo in particolare ai brani presentati da Russia, Bulgaria, Armenia, Azerbaijan, ma anche dall’area balcanica, Croazia, Serbia. Uno stile che potrebbe diventare nei prossimi anni un vero e proprio marchio di fabbrica di questa competizione e dell’euro-pop in generale. Il successo di questa edizione 2016 è stato sicuramente raggiunto anche grazie al clima ironico e spensierato che l’Eurofestival sa ispirare persino in terre nordiche come queste e al colorato e chiassoso pubblico di fedelissimi che questo contest si porta dietro.

Le preferite della nostra giuria di qualità.

Belgio – Laura Tesoro “What’s The Pressure” – Un funky elettronico che intrattiene e diverte e una ragazza dalla personalità solare e spigliata.

Bulgaria – Poli Genova “If Love Was A Crime” – Brano pop potentissimo e ben prodotto, con un ritornello cantato in bulgaro davvero irresistibile.

Austria – Zoe “Loin d’Ici” – Serrato ritmo dance che accompagna un cantato delicato e armonioso, che ispira serenità.

Le peggiori secondo la nostra giuria di qualità.

Cipro – Minus One “Alter Ego” – Fiera del cattivo gusto e degli stereotipi di un rock macho che sarebbe fuori luogo persino nei peggiori talent show.

Israele – Hovi Star “Made of Stars” – Banale, noiosa, priva di spunti, pretenziosa, i tre minuti più lunghi della storia della musica.

Regno Unito – Joe and Jake “You’re Not Alone” – E’ evidente che gli Inglesi non avevano alcuna voglia di organizzare l’Eurovision Song Contest a casa loro…

Giorgio Fusberti & Lidia Manzano.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

Share
Published by
Michele Lupetti

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

2 anni ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago