Assieme ai colleghi italiani abbiamo seguito qui nella sala stampa a Kiev le 3 ore e mezza di prova generale con l’esibizione di tutti i 26 finalisti con le coreografie definitive. Ci siamo quasi e attendiamo in modo spasmodico l’adrenalina che ci regaleranno le votazioni di questa notte, che per noi a Kiev è ancora più notte essendo un’ora avanti nel fuso orario (lo spettacolo che in Italia inizierà alle 21 da noi a Kiev è programmato per le 22).
Veniamo alle ultime impressioni che circolano in Sala Stampa, in attesa del termine della votazione dei giornalisti (entro le 17) che non conta per la vittoria finale, ma per l’assegnazione del Premio della stampa.
Francesco Gabbani, a scanso di scaramanzie e ascese repentine di altri contendenti, è ancora di gran lunga l’artista più pronosticato: tutti i presenti conoscono la coreografia della canzone e pure molte parole del testo, in una lingua italiana che per molti è sconosciuta.
Il principale rivale, quasi pari a Gabbani per popolarità e consensi fra i giornalisti, è il portoghese Salvador Sobral, con il suo pezzo Amar pelos dois, insolito per una kermesse come l’Eurovision Song Contest.
Un po’ come successe per la Russia nel 2016 c’è il timore che si unisca un possibile fronte anti-Italia intorno a questo artista, ma a nostro avviso è uno scenario di pura fantasia visto che l’Italia non ha le stesse problematiche geopolitiche che aveva la Russia l’anno passato.
Gli altri papabili per il podio sono i moldavi Sunstroke Project e il bulgaro Ivan Kostov su cui potrebbe cadere una parte del voto della diaspora russa, per le note affinità culturali e politiche e per il fatto che un pezzo grosso della musica russa come Kirkorov è il produttore del bulgaro.
Occhio anche alla Romania, non molto apprezzata in sala stampa, ma che con la sua Yodel it potrebbe ammiccare il voto popolare.
Infine da sottolineare la bellezza della concorrente francese Alma e della greca Demy, la classicità dello stile dello svedese Robin Bengtsson, la perticolarità rurale dei bielorussi Naviband, tutte variabili che potrebbero influire sulle posizioni finali le posizioni della classifica.
Quello che è importante è che tutti i 26 artisti siano pronti e carichi e nella prova di oggi pomeriggio lo hanno ampiamente dimostrato.
A questo punto non resta che aspettare per sapere se il karma occidentale sarà o meno protagonista in un paese decisamente… molto orientale.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…