Categories Blogs

Europei 2016: di tutto, di più (2)

E mentre l’Islanda sta battendo la squadra che in più di 100 anni di storia ha inventato il calcio vincendo addirittura un Mondiale in casa propria nel lontanissimo 1966, in questi minuti in cui sto svolgendo il mio piacevole lavoro di giornalista, vorrei scrivere qualche riga sul 27 giugno 2016, data oltremodo storica: Italia – Spagna 2 – 0, alla faccia di chi diceva che nemmeno avremmo superato il primo turno di questi Europei 2016….e invece adesso sotto a chi tocca

Germania – Italia, una partita che ha il suo perché: Italia – Germania 4 – 3, Mondiali Messico 1970, Italia Germania 3 – 1, Mondiali Spagna 1982, Germania Italia 0 – 2, Mondiali Germania 2006, Germania Italia 1 – 2, Europei polacco/ucraini del 2012.

E pensare che battiamo a fatica Far Oer o Malta e invece i tedeschi ce li mangiamo in tutte le salse a colazione, brunch, pranzo, merenda, cena e spuntino di mezzanotte. Ma, si sa, i numeri  possono essere sempre sfatati e sabato due luglio sarà il Mezzogiorno di fuoco, anche se si gioca alle 9 di sera ( va bhe, da qualche parte nel mondo sarà mezzogiorno, no? ).

 

– La partita con la Spagna: è facile dirlo adesso, ma è stato un capolavoro. E a questo punto vorrei rivolgere un appello agli organi federali: proporre un contratto miliardario ad Antonio Conte sarebbe una cosa tanto sbagliata? Adesso, fra l’altro, che l’Inghilterra è anche uscita dall’UE e il nostro CT dovrebbe farsi trasferte  magari in Canada o in Australia o in Kazakistan o in Cambogia, ma è proprio il caso che il Nostro se ne debba andare ai blues londinesi? Ventura è un serio professionista, ma avrebbe un compito in vero arduo, o sbaglio?

 

– Italia – Spagna 2 – 0: il capolavoro, l’intelligenza tattica, il gioco, il non concedere quel possesso palla snervante agli spagnoli, ridurre al minimo le occasioni iberiche, se non nel secondo tempo quando, gioco forza, qualcosa devi concedere ( insomma, la Spagna non è proprio la Papua Nuova Guinea… ), ma Buffon è  il numero 1 dei numero 1 ( cit. Francesco Repice ). Eder… De Gea… Giaccherini falciato… King Kong Chiellini… e si gonfia la rete, ma già da prima si aveva la sensazione che qualcosa di magico era nell’aere, come avrebbe detto il poeta, poi quale poeta non si sa… e Buffon che para con semplicità mostruosa un colpo di testa dell’ormai ex ( sigh ) compagno Morata che a due metri dalla porta, forse, si impietosisce… Eder che si incarta davanti a De GeaThiago Motta che, per fortuna, si fa ammonire, saltando i quarti con i mangiatori di crauti e salsicciotti… Giaccherini che se si chiamasse Giaccherinho e non fosse di Talla avrebbe un contratto multimiliardario e forse giocherebbe in qualche squadra di qualche sceicco arabo e che,invece, si deve accontentare, al massimo, di piadina e lambrusco… De Rossi che, al momento della sostituzione, impreca contro tutti i santi del Paradiso perché ancora avrebbe voluto giocare qualche minuto….Conte, che al fischio finale esulta così tanto che quasi gli salta via il parrucchino…e tutti quei milioni di italiani che, quando gioca la NOSTRA Nazionale, si dimenticano di Berlusconi, di Renzi, di Salvini e di Grillo e si abbracciano festanti, scordandosi, per qualche minuto, i problemi di lavoro, di salute, di matrimonio e divorzio e che la mattina, dopo aver dormito felici per la vittoria della NOSTRA Nazionale, si svegliano, pensando che i problemi di cui prima sono stati solo un brutto sogno, un Nightmare…. ma purtroppo l’incubo è realtà…. ma l’Italia sportiva unisce, aiuta e per qualche minuto, diciamo anche un paio d’ore, gli incubi svaniscono, lasciando spazio alla serenità, alla spensieratezza, come quella che i nostri genitori sessantottini potevano avere e che noi, purtroppo, non abbiamo,

Forza Italia…. ehm, forza Azzurri… sono riusciti a rubarci anche questo urlo di gioia…

Stefano Steve Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

Share
Published by
Stefano Bertini

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

1 anno ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago