Costituiti i gruppi parlamentari di ” Sinistra Italiana ” alla Camera e al Senato, adesso si lavora per la costituente del partito che prenderà inizio nell’assemblea nazionale che si terrà il 15-16-17 di gennaio prossimo e che si concluderà in autunno. Cerchiamo però di capire meglio quale sarà il cammino che porterà al nuovo partito della sinistra e che prevede il coinvolgimento di SEL, gli ex PD ed ex M5S, al PRC e Lista Tsipras, Verdi ed ulivisti prodiani.
Esiste già un documento unitario a livello nazionale che stabilisce pochi ed elementari punti per costruire la casa della sinistra, un processo non facile, ma che dovrà nascere dal basso, dai singoli territori e comuni attraverso dei comitati organizzativi.
Nei giorni scorsi c’è stato qualche equivoco con Civati ed alcuni iscritti ai partiti, anche nel nostro territorio cortonese, sul fatto che il nuovo soggetto deve nascere dal basso, ma è stato chiarito da Fassina e Scotto che la prima fase riguardava l’esigenza di lavorare con gruppi parlamentari unitari e non ognuno per conto suo, quindi una esigenza di coordinamento dei lavori e delle proposte. Lo stesso Civati, ha chiarito che convergerà con Possibile verso il nuovo partito e tutti gli altri concordano sul fatto che saranno i territori a portare i loro contributi all’assemblea nazionale.
Il fatto nuovo è che si lascia ampia autonomia alle singole realtà locali, nell’individuare programmi, criticità e priorità dei problemi, ciò significa che anche le alleanze o se correre da soli, dovranno essere decise a livello locale partendo dai programmi e non dai nomi, tenendo come punto di riferimento il fatto che siamo tutti d’accordo che la nostra sarà una battaglia al “renzismo ” e alle politiche liberiste e di destra che esprime.
Quello che serve, però secondo me, è che il processo unitario anche a Cortona, parta non da pregiudiziali o diktat sull’attuale maggioranza che governa il comune ed altre realtà locali un po’ in tutte le province, ma che guardi al futuro nell’ottica di stare con chi vuole difendere le politiche sul lavoro, sull’ambiente, sul sociale e sulla scuola e sanità pubblica, verificando l’attuazione del programma amministrativo che avrà una sua naturale verifica a metà legislatura a meno di questioni eclatanti.
Dovremo tutti cambiare un po’ ed essere più propositivi, invece di essere sempre quelli del ” ma ” e del ” però ” che hanno portato la sinistra da una sconfitta all’altra, anche perché ci sono personalità anche a Cortona ed in Valdichiana, che hanno già manifestato il loro interesse per questa nuova forza politica.
Migliaia di iscritti hanno lasciato in questi giorni il PD a livello nazionale, soprattutto al centro-nord ed in particolare Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna, ringraziando i promotori di Sinistra Italiana, su Twitter e Facebook, per avergli dato finalmente una casa, segno che c’è un gran bisogno, non di antipolitica, ma di una politica nuova che non guardi al passato quando i partiti erano intrisi di ideologie, ma a nuove forme di partecipazione e proposte di nuove idee, in un mondo che cambia rapidamente.
Sarà quindi una sinistra keynesiana ed anti-liberista, di governo, plurale ed aperta al mondo cattolico, con al centro l’eguaglianza dei cittadini, l’onestà e la sobrietà nell’agire politico.
Doriano Simeoni
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