Domenica 8 marzo alle ore 16 il Teatro Signorelli di Cortona ha ospitato una diretta satellitare da non perdere per gli amanti della danza, il balletto Romeo e Giulietta trasmesso dal Teatro Bolshoi di Mosca. Un evento imperdibile, l’opera è basata sul dramma di William Shakespeare ed è diviso in 2 atti.Romeo e Giulietta è uno dei balletti più conosciuti al mondo,anche se la sua genesi è molto complessa perchè la sua partitura era considerata incomprensibile ed i passi molto difficili.
Le musiche sono di Sergej Sergeevič Prokof’ev (1891-1953): musicista, pianista e compositore russo. Considerato un Enfant Terrible per il suo precocissimo talento, Prokof’ev lascia la terra natale nel 1918 e comincia a viaggiare in Europa e America. Sono Parigi, Londra e Chicago a rappresentare le tappe fondamentali della sua maturazione artistica sino al definitivo ritorno in Russia nel 1936. Tra le sue composizioni famose si trovano opere, balletti, concerti e opere da camera. Oggi questo balletto è considerato l’opera più preziosa di Prokofiev per l’ispirazione melodica, la grande varietà dei ritmi e personaggi principali memorabili.
Le coreografie sono curate da Yuri Grigorovich,ballerino e coreografo russo nato a Leningrado nel 1927. Dopo essere stato accettato nella Scuola di Ballo di Leningrado nel 1946, Yuri Grigorovich è diventato solista al Balletto Kirov di San Pietroburgo, dove è rimasto fino al 1962. Si è unito al Teatro Bolshoi nel 1964 e ne è stato direttore artistico fino al 1995. Le sue opere più famose sono Schiaccianoci, Spartacus e Ivan il Terribile.
La storia d’amore più tragica e citata al mondo rivive in uno spettacolo dalle atmosfere rarefatte e magiche come le coreografie del grande Grigorovich.
Un cast stellare anche per i protagonisti del balletto:con Alexander Volchkov nei panni di Romeo, Anna Nikulina che interpreta Giulietta, Mikhail Lobukhin Tebaldo, Andrei Bolotin Mercuzio; applauditissimi sia l’ orchestra che i solisti e il corpo di ballo del Bolshoi.
La trama racconta del tragico e infelice amore tra Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi. Già Le Metamorfosi di Ovidio trattano, nel racconto Piramo e Tisbe, l’amore di due giovani contrastato dai dissapori tra i genitori e destinato a un epilogo fatale per il fraintendimento provocato da una morte soltanto supposta. Bisogna aspettare la fine del ‘400 perché Masuccio da Salerno, nel suo Novellino, dia alla storia dei due amanti la forma oggi nota. Nel quarto decennio del ‘500 Luigi da Porto riprende il tema per ambientarlo a Verona agli inizi del 1300, dando ai protagonisti i nomi di Giulietta e Romeo. Qualche decennio dopo, nel pieno ‘500, è Matteo Bandello a diffondere la storia degli infelici in un breve racconto, presto diventato popolarissimo e diffuso in Francia e in Inghilterra. Furono queste traduzioni in versi e in prosa ad ispirare nel 1595 William Shakespeare per il suo Romeo and Juliet.
La proiezione del balletto fa parte di un’iniziativa del Teatro Signorelli che porta all’attenzione del grande pubblico eventi di cultura,arte e danza provenienti da tutto il mondo.
Lucia Pareti
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