Bastava un’immagine, un tabernacolo, un edicola e …dalla potenza della fede umana nascevano le opere eterne dell’ingegno umano:
“L’anno 1528 in tempo di peste vi era nel suddetto luogo poco distante dalla predetta Chiesa (quella di San Sebastiano n.d.a) un tabernacolo detto in Cortona Maestà con una graticcia di legname dalla parte anteriore e vi era dipinta nel muro una effige di M.a Sss.ma col Santo Bambino in braccio. A detta immagine concorsero molti toccati dal male e ottennero prodigiose e istantanee sanazioni, si sparse la fama di questi miracoli e si accese il numero dei divoti e le oblazioni abbondanti…..” (NOTA 1)
e già nel 1540 era accaduto:
Possedeva il Sig. Benedetto Barbi Nobile di Cortona una casina fuori di Porta Colonia a mezza strada per andare a Fonteluccia nel muro di detto Palazzetto fra l’ellera era un’immagine di Maria Santissima di creta col bambino in braccio – la – quale era in molta devozione del popolo per le grazie che dispensava. Vi fu pertanto fatta come una Chiesuola e un tabernacolo di legno e per essere il tutto al di fuori ricoperto di ellera fu chiamata la Madonna dell’Ellera. Corre tradizione che verso il 1540 facesse detta SS.ma immagine molte più grazie e miracoli e che da persone devote di notte si vedesse spiccarsi dal muro e stare in aria con torce accese. Lo strepito di tali visioni e di miracoli quotidiani fece si che il popolo vi concorresse a folla e vi lasciasse tante elemosine che si potesse sperare di fabbricarvi una degna Chiesa. Il dì 27 Maggio 1549 fu posto mano a spianare il luogo e piantarvi i fondamenti..(NOTA 3)
e ancora prima, “appresso l’anno 1485:
“Esercitavano l’arte del conciar le Pelli e Cuoio nel luogo ove è ora detta Chiesa e però prese il nome di Calcinaio in una muraglia della Casa di un Manifattore di detta fabbrica vi era un’immagine di M.a SS. col divin figliolo in braccio dipinto appresso l’anno 1485 cominciò a far miracoli di ogni sorta concorse il popolo a venerabile detta Immagine e ciascuno ne riportava delle grazie ciascuno offeriva elemosine in di lei onore sicché bene impiegate dette offerte l’arte dei Calzolai padroni di detta fabbrica risolvirono di alzarvi una casa anzi una chiesa ne ottennero la permissione dal Pontefice Innocenzo VIII ricorsero al disegno del celebre Antonio del Gallo fiorentino quale fece il disegno e modello come dice il Vasari…….la detta grande spesa fu levata la maggior parte dalle quotidiane elemosine affluentissime che venivano offerte a detta immagine quale mai desisté un secolo e più di far miracoli sicché si acquistò dalle divine grazie che faceva il nome di Madonna delle Grazie” (NOTA 4)
ed infine, nel 1598 a Mezzavia..
“L’anno 1598 essendo vescovo di Cortona Monsignor Cosimo Angioli da Barga una immagine di M. SS.ma nella Villa di Peciano Voc. Carlognano (?) nella Via Maestra sul confine della nostra Diocesi coll’Aretina, cominciò a far grazie e miracoli in pro’ di quelli che vi concorrevano. Sparsane la fama si moltiplicarono i divoti che da ogni parte concorrevano ….” (NOTA 2)
Note:
1) Dal manoscritto “Memorie della città e Diocesi Cortonese estratte da antichi e veridici manoscritti compilate negli anni 1759 e 1760” conservato preso la curia vescovile di Cortona pag 115
2) ibidem pag 44
3) ibidem pag. 166
4) ibidem 248