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Considerazioni sulle politiche culturali a Castiglion Fiorentino

Che cosa è la cultura a Catiglion Fiorentino e come è percepita l’offerta culturale da chi opera in questo settore nel  confonto con il territorio chianino e di Arezzo? Con questa domanda semplice ed apparentemente archivistica partiranno sabato 14 febbraio al Teatro Mario spina lavori degli STATI GENERALI della CULTURA di Castiglion Fiorentino. Una domanda che è stata posta con un questionario inviato a tutte le associazioni, operatori, circolo e scuole castiglionesi e le cui risposte saranno analizzate nel convegno-laboratorio.

La mia formazione culturale di base umanistica, arricchita da una maturazione scientifica, mi permette di rallegrarmi con gli organizzatori di questo primo convegno operativo che sono l’Assessorato alla Cultura  e gli Operatori dell’Associazione Officine della Cultura,  per l’approccio pragmatico e realista con cui si inizia ad affrontare l’analisi della offerta culturale castiglionese e soprattutto come tale offerta, domanda questa secondo il mio parere appropriata e fondamentale.  E’ collocata e posta all’interno dei tre grandi centri culturali limitrofi che sono Arezzo, Cortona, Montepulciano.

La mia opinione, gia’ espressa all’interno del questionario, è che Castiglione ha una ricchezza non indifferente di artisti, ha una presenza significativa di circoli culturali (cito ad esempio il Gruppo Archeologico e l’Universita’ delle Tre Eta’) che si muovono soprattutto in ambito locale con passione e competenze ma che non riescono ad avere una visibilita’ adeguata oltre i confini comunali ed un polo di Coordinamento che è Istituzione Culturale Castiglionese.

Il periodo del dissesto ha purtroppo azzerato per anni gli investimenti culturali pubblici e solo con la passione di tanti in quegli anni si è potuto dare almeno una testimonianza di conservazione.

Superata questa situazione si è fortunatamente aggiunta  la presenza fattiva e professionale di alcune realta’ culturali esterne, che sono le Officine della Cultura di Arezzo e La Sacra del Cinema, che sanno operare, gestire e realizzare cultura, perche’ questo è il loro lavoro professionale, e ritengo che questo passaggio ha permesso negli ultimi anni di passare ad una gestione efficiente e prestigiosa nella gestione dei principali eventi culturali castiglionesi e che saranno attori attivi nel convegno.

Sulla cultura bisogna spenderci, (questa è anche una domanda opportuna del questionario) e quando ci si spende occorre che chi spende sia professionalmente competente per ottimizzare gli investimenti perchè il volontariato può esserre un utile ed indispensabile supporto ma non puo’ operare in termini di marketing

Dico ciò come introduzione al confronto culturale con le altre realtà territoriali.

Premesso che ritengo non proponibile un confronto con Arezzo, perchè città con un patrimonio di organizzazioni culturali ed operatori non paragonabili, il confronto deve avvenire con i due poli chianini.

Montepulciano e Cortona,  rispetto a Castiglion Fiorentino possono contare su associazioni culturalmente radicate e storicamente prestigioso tra cui per Cortona cito l’Accademia Etrusca e La Fondazione Nicodemo Settembrini, èer Montepulciano cito il Cantiere Internazionale e la compagnia del Bruscello.

Queste due realtà territoriali a noi vicine dovrebbero essere analizzate e confrontate con il nostro territorio non tanto per imitare o duplicare iniziative ma piuttosto studiare il modo con cui hanno promosso (per il Cantiere d’arte a livello internazionale) gli eventi e la struttura culturale e relazionale che le compone.

In questo confronto ritengo che ci siano le condizioni per Castiglioni per integrare o meglio integrarsi con loro attraverso proposte culturali autonome che sono in gestazione nella nostra offerta e mi riferisco in particolare a due :

La Sagra del Cinema

Che ogni anno si sta rinforzando in prestigio e presenze sia artistiche che di pubblico e di cui auspico e propongo che in almeno una sezione (delle due) estiva sia di tipo tematico.

Il Festival Letterario delle Santucce.

Anche questo avvenimento vivace, ma che manca secondo il mio parere di una opportuna organizzazione del marketing pubblicitario

Ecco: questi  eventi potrebbero essere gli eventi, non presenti nelle altre realtà territoriali, che potrebbero con opportuni investimenti economici e di idee permetterci di darci una dimensione e visibilità non indifferente e di prestigio a tutto il nostro territorio.

Concludo con una riflessione complessiva sui poli culturali della Val di Chiana in raffronto a Castiglioni.

La cultura è il piu’ grande mezzo di sponsorizzazione e conoscenza di un territorio. A Montepulciano con la cultura (non solo ovviamente) ci mangiano e hanno valorizzato tutto il loro territorio Un po’ meno a Cortona perche’ partiti in leggero ritardo ma in forte ascesa. Castiglion Fiorentino è partito ora e quindi bisogna lavorarci ed elaborare proposte, idee e progetti con competenze ed investimenti.

E’ ovvio però che da sola la cultura non può promuovere un territorio se non accompagnata da interventi di valorizzazione urbanistica, architettonica ed ambientale. Faccio un esempio semplice per rendere l’idea. Castiglion Fiorentino, rispetto a Cortona e Montepulciano, ha un centro storico peculiare per la sua struttura murata e soprattutto in tale centro storica vanta la presenza di almeno tre piazze monumentali che Cortona non ha e Montepulciano ne ha solo una anche se  sfarzoso  gioiello rinascimentale di valore mondiale.

Ecco a Castiglioni tali piazze (San Francesco, Collegiata, del Comune) sono utilizzate di fatto a parcheggio, mentre a Montepulciano in Piazza Grande ci girano Film (ultimamente ci hanno girato scene dello sceneggiato dei Medici con Dastin Hoffman). Anche l’Architettura e l’urbanistica sono espressioni culturali di un territorio e come tali devo essere considerate e valorizzato nell’insieme della offerta culturale del territorio.

La cultura è anche valorizzazione del nostro patrimonio artistico monumentale ed e’ imprescindibile da questo idea complessiva dell’arte, tutto deve andare di pari passo eventi territorio niente deve essere tralasciato.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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