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Cinghiali, è una questione di sicurezza

Io non sono cacciatore, ma non sono nemmeno contro la caccia, posso dire che mi piace mangiarla, tutta: tordi, cinghiali, caprioli, fagiani, lepri e compagnia. Quindi quanto sto per dire non ha niente a che fare con discese in campo in favore di schieramenti animalisti o in difesa dei cacciatori. Parlo da semplice cittadino.

Quello dei cinghiali e caprioli intorno a Cortona sta diventando un problema enorme per la nostra sicurezza. Il giorno prima del fatto immortalato dalle foto postate in questi giorni su facebook che mostrano un grosso cinghiale ucciso da un’auto a metà Ritte (direzione Camucia), io stesso, 700\800 metri più in alto verso Cortona, precisamente in piena curva – quella in fondo al rettilineo delle Cinque Vie – ho incrociato due cinghiali che attraversavano la strada, ero in moto e, per fortuna, a metà rettilineo li ho visti facendo così in tempo a rallentare.

Non vi dico poi cosa capita intorno a casa mia, abito poco sotto il Palazzone Passerini (sede estiva della Scuola Normale di Pisa) e gli incontri sono quasi quotidiani, una volta ho contato undici cinghiali tutti insieme,lasciamo stare le buche enormi che scavano nei campi – meno male che non coltivo nulla! – ma mio figlio Gabriele per colpa loro ha distrutto un’auto che aveva 8 mesi di vita, a mia moglie, un capriolo ha distrutto, lo sportello, ovviamente molte altre volte siamo andati vicini all’incidente. Voglio a questo proposito ricordare con rispetto e profondo dolore, nel luglio 2015, lo scontro mortale avvenuto da queste parti per colpa di un capriolo e che ha coinvolto un nostro carissimo e giovane amico.

La cosa che vorrei sottolineare è questa: abito in questa zona da quasi trent’anni ma nei primi venti, di questi animali, nemmeno l’ombra, anzi in vita mia non avevo mai visto un cinghiale (fino al matrimonio vivevo in Rugapiana!) poi, negli ultimi dieci anni, come per magia hanno cominciato a materializzarsi, prima sporadicamente poi sempre più spesso e sempre più numerosi. Negli ultimi due, tre anni sono comparsi pure i caprioli che in coppia, talvolta, mi aspettano, bellissimi ma anche minacciosi per l’incolumità del mio mezzo, in fondo al viale di casa. Cosa è successo? Perché in pochi anni questo cambiamento radicale della fauna locale?

Qualcuno dice che siano stati i cacciatori ad incrociare il cinghiale toscano che partoriva uno o due cuccioli con il cinghiale rumeno che invece ne partorisce fino ad otto cosicché se ne poteva incrementare la caccia e il divertimento. Altri dicono che è colpa degli ambientalisti che hanno voluto immettere nel territorio i lupi, animali predatori per eccellenza, che avrebbe spinto i cinghiali e i caprioli a scendere a valle fino al centro abitato.

Io non so rispondere e non ho le competenze per poter stabilire se queste motivazioni siano vere o leggende metropolitane, o se pur essendo vere possano aver causato effettivamente una trasformazione così repentina della fauna del nostro territorio. La realtà purtroppo è drammaticamente quella che descrivevo prima e si fa sempre più pericolosa a quanto pare. Mi chiedo e chiedo, senza nessuna intenzione polemica, ma da cittadino che pur avendo subito gravi danni (rimediabili per fortuna!) li ha affrontati senza lamentele e pagando di tasca propria: è possibile fare qualcosa per mettere fine o almeno rallentare questo fenomeno che minaccia la nostra sicurezza con il coinvolgimento delle istituzioni preposte a questo tipo di interventi?

Romano Scaramucci

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  • Vivo a Montanare alta e ho gli stessi problemi descritti nell'articolo quando la sera viaggio sulle strade; in più, stando praticamente in mezzo al bosco, ho tanti cinghiali intorno a casa che scavano e smontano muretti che quasi mi sembra di essere io a dar loro fastidio nel loro habitat naturale; giorni fa hanno scavato una bella buca proprio sopra il tubo del gas che va dal bombolone a casa e per un pelo non sono arrivati a colpirlo, altrimenti ..... vi lascio immaginare.
    Credo di avere il diritto di essere protetto dalle pubbliche autorità, ma una volta che ho provato a rivolgermi agli uffici competenti alla fine di una lunga ed insistente telefonata mi hanno consigliato di rivolgermi alla locale squadra di caccia.
    Penso che la giunta comunale dovrebbe affrontare con decisione il problema provvedendo a salvaguardare la pubblica salute.

  • Io abito a Tecognano e sono letteralmente invaso dai cinghiali. Anche in pieno giorno, certe volte, me li sono trovati davanti a casa ad inseguire i miei due cani. Devastano tutti i campi. Questi ungulati sono stati lanciati, così si dice, per ammazzare le vipere che, a loro volta, erano state lanciate per ammazzare i topi. Adesso i lupi per i cinghiali. E per i lupi, cosa lanceranno, gli orsi? Non ho problemi di coltivazione, come detto, ma devastando i campi, fanno delle buche dentro le quali, se ci finisci con il trattore, si rischia di farci molto male. Qualcuno faccia qualcosa.

  • Al di là di un’emergenza cinghiali tutta da dimostrare, ci sarebbero molte cose molto piu' urgenti per garantire la salute e la prevenzione pubblica. oggi l'unico dato certo, e approssimato per difetto, è relativo al numero di persone morte o ferite a causa di incidenti collegati alle armi da caccia, che, stando ai dati dell'Associazione Vittime della Caccia, dal 2007 a oggi hanno provocato circa mille vittime” ricorda Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell’Enpa.
    Alessio Nanni
    Presidente del Partito EcoAnimalista

  • Gentilissimo Alessio Nanni,

    La invito a venire nella campagna cortonese, che penso Lei conosca piuttosto bene, per constatare con occhio suo i danni che questi animali arrecano alle colture varie. Campi coltrati, dove è alquanto complicato andare con il trattore per trinciare l'erba, viti sradicate, etc etc....i soldi, per tutti questi danni ricevuti alle colture, chi glieli dà, Lei? Lei dice che non c'è un'emergenza cinghiali? Ma quel povero, aggiungo io, animale investito non mi pare si trovasse nel bosco o sbaglio?

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Romano Scaramucci

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