C’è un limite a tutto, anche alla decenza politica e personalmente credo Renzi l’abbia superata. Non perché mi voglia intromettere sulle questioni interne del PD, ma semplicemente perché anche io alle primarie del centrosinistra, dopo aver votato Vendola, al ballottaggio votai per Bersani e quindi demmo vita, PD e SEL, all’alleanza che alle elezioni politiche arrivò prima, ma non vinse con margine sufficiente per dar vita al governo Bersani-Vendola, che secondo me se avesse avuto un poco più di consenso da parte degli italiani, avrebbe sicuramente fatto meglio dei governi tecnici e non, nominati fino ad oggi e cioè Monti, Letta e Renzi.
Fra chi entra direttamente nel PD e chi ne sta nei paraggi come il gruppo di Verdini, o chi si appresta a sostenere il PD facendoci iscrivere i propri seguaci come Totò Cuffaro, sta prendendo forma quello strano partito che alcuni chiamano Partito della Nazione. Pensare che Renzi veniva applaudito perché diceva di voler rottamare la vecchia politica ed invece oggi raccoglie i ” rottami ” della politica e mantiene quelli di prima come la Finocchiaro ( e alla fine l’unico rottamato è stato D’Alema ), diceva che chi cambiava casacca doveva dimettersi non solo dal partito, ma anche dal Parlamento per rispetto degli elettori e invece oggi li accoglie a braccia aperte.
Adesso tutto questo non vale più ! Anzi tutto fa brodo pur di tirare avanti, anche se questi personaggi non portano nulla ed anzi fanno perdere iscritti al PD che scende anche nei sondaggi sotto il risultato che ottenne Veltroni, ma quello che stupisce di più, è che non c’è progetto politico ne strategia se non l’occupazione del potere attraverso il cerchio ristretto che sta intorno a Renzi. Anche Bersani sembra sul punto di perdere la pazienza, perché vede snaturare quel partito d’ispirazione socialista che aveva contribuito a creare e che oggi assomiglia sempre più ad un partito di centro.
Evidentemente, Renzi, ritiene che destra e sinistra siano solo direzioni di marcia, mentre ancora oggi in politica mantengono un profondo significato, sinistra vuol dire progresso e destra vuol dire conservazione anche se molte cose sono cambiate nel tempo. Progresso voleva e vuole dire ampliare i diritti dei cittadini, delle donne e dei lavoratori, il diritto allo studio, il voto universale, lo statuto dei lavoratori e così via, mentre conservazione voleva e vuole dire mantenere le cose come stanno e così le forze politiche moderate si sono coerentemente battute contro il divorzio e contro l’aborto, come oggi fanno contro le unioni civili.
Ci sono periodi storici nei quali è necessario il progressismo, ma ve ne sono altri in cui anche il conservatorismo ha la sua ragion d’essere, insomma l’alternanza, che è sinonimo di democrazia e di confronto delle idee, un esempio calzante è quello della politica di austerità del governo conservatore di Margaret Thatcher in Inghilterra e quello successivo del laburista Tony Blair, entrambi ottennero consenso politico in quel determinato periodo storico e sulla base dei bisogni del paese.
Renzi può dire e fare qualunque cosa, senza logica e senza un progetto, improvvisando alla giornata e come dice Giampaolo Pansa, può dire tutto e il giorno dopo il contrario, citando l’ormai celebre esempio dello ” … stai sereno ! ” ad Enrico Letta per poi pugnalarlo due giorni dopo.
Doriano Simeoni