Come tutti, o quasi, non ho mai avuto grande fiducia negli organismi rappresentativi dello Stato, né tanto meno nei suoi apparati burocratici operativamente vicini ai cittadini, con l’eccezione dell’Arma dei Carabinieri, verso la quale ho sempre avuto fiducia assoluta e ai cui rappresentanti sul territorio mi sono rivolto sempre pensando che fossero gli unici cui come cittadino potevo rivolgermi senza nessun dubbio, neppur minimo, sulla loro capacità e soprattutto sulla loro onestà e integrità.
Pretendo e spero di poter continuare così perché senza contatto con lo “Stato” non posso vivere serenamente e quindi sono indignato per la solita propaganda scandalistica, inscenata dagli organi di informazione per “vendere” pubblicità, sul caso Cucchi, che non rappresenta la realtà diffusa nell’Arma, ma riguarda eventualmente solo singoli soggetti, e si vedranno gli esiti delle indagini giudiziarie.
Ad oggi non v’è certezza su eventuali errori di “alcuni” carabinieri, tre o quattro su centomila eventualmente, e per la prima volta da quando l’Arma è fedelmente e intelligentemente a servizio della integrità delle istituzioni e della sicurezza di tutti i cittadini e quindi mi permetto di invitare tutti a non dare spazio alla cronaca infamante incentrata su questo pur terribile episodio: conserviamo integra la fiducia che sempre abbiamo avuto nel carabiniere che incontriamo quotidianamente in servizio sulle nostre strade e di fronte alle nostre case; lo dobbiamo a lui e al nostro diritto alla serenità come cittadini a individui.
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