Il 2017, al Teatro Signorelli, inizia con il tutto esaurito per Rocco Papaleo e il suo spettacolo “Buena onda”. Due ore di divertimento puro, gags, musica e una sorpresa per il pubblico in platea che, ieri sera, varcando le logge del Gatteschi si è visto assegnare inaspettatamente un ruolo, quello di croceristi, sulla nave Buena onda, diretta “chissadove” a festeggiare la fine dell’anno.
Sul palco Rocco Papaleo e Giovanni Esposito. Il primo nei panni di Gegè Cristofori cantante jazz, malinconico e introverso intrattenitore di bordo. Insieme alla sua orchestrina degli “Incompresi”, composta da Jerry e Francesco Accardo, Arturo Valiante e Guerino Rondolone, propone una musica cantautoriale in dialetto lucano e pezzi jazz di scarsa presa sul pubblico dei croceristi che se ne lamentano quotidianamente al desk. Il secondo, Esposito, veste la divisa gallonata del Capitano della nave. Preoccupato per l’intrattenimento “spento” di Gegè che rischia di compromettere l’intera crociera di fine anno, si scontra con lui a proposito delle sue scelte musicali e anche della sua visione della vita. Confessa candidamente al pubblico di non sapere neppure nuotare e sul finale si scoprirà che ha deciso di “prendere il mare” dopo una cocente delusione d’amore.
Una coppia che funziona sul palcoscenico! Due primi attori, due spalle eccezionali, magicamente complementari.
Un testo di teatro-canzone semplice, giocato sull’alternanza di siparietti comici a momenti di riflessione sull’essenza dell’uomo, a pezzi di musica jazz. Un adattamento teatrale della pellicola di Papaleo “Onda su onda”, curato da lui stesso da Giovanni Esposito , da Valerio Vestoso e da Valter Lupo, sceneggiatore del film e regista della versione teatrale.
Sei uomini in scena, nessuna donna!
Quattro musicisti che sono parte attiva della narrazione e non solo suonatori talentuosi.
Laddove la pellicola è stata un “flop” come lo stesso Papaleo dichiara senza peli sulla lingua, la versione teatrale sembra rivelarsi più adatta a raccontare la malinconia di Gegè, i suoi scontri col capitano, il fascino dell’intrattenimento sul mare.
” Il mio teatro nasce da brandelli di cinema ripresi e sviluppati sul palco secondo diverse connessioni” spiega Papaleo.
“Buena onda” fa presa sul pubblico, malgrado qualche evidente calo di intensità nel secondo tempo.
Le distanze tra gli attori e gli spettatori si annullano fin da subito.
Esilaranti le incursioni di Gegè e del Capitano Chiaromonte in platea tra il pubblico che sta al gioco e si lascia coinvolgere fino a ballare, a sipario ormai chiuso, come foche, la danza liberatoria degli attori, il “tup-tutup” di Papaleo. Un attimo di follia collettiva, di divertimento puro, per regalarsi un sorriso e sentirsi più leggeri!
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