Per la terza puntata de ” I bomber di provincia “, oggi leggerete di un giocatore che ha girato un po’ tutta l‘Italia, un giocatore potenzialmente molto forte e dalla tecnica sopraffina, di proprietà dell’Inter, che ha iniziato la sua carriera, senza esplodere, nell’Acireale, per chiuderla, dopo quasi 4 lustri, nella squadra dilettantistica della Caronnese.
Ecco a voi, Arturo ” Re Artù “, come era stato soprannominato a Messina, Di Napoli, di milanesi origini. Perché anche lui rientra nella categoria dei bomber di provincia? Per il semplice fatto che nella sola squadra di un certo rango in cui ha militato, l’Inter, ha collezionato sette presenze, non andando mai a segno.
Gualdo, Venezia, Empoli ma soprattutto il profondo sud con Messina e Salernitana sono le squadre in cui Re Artù lascia impresso il suo marchio di fabbrica. Per gli amanti delle statistiche, in 533 partite ufficiali, mette a segno 189 reti. Segna in tutte le categorie, Di Napoli, anche in serie D, dove chiude la sua carriera nella provincia di Varese, nella già citata Caronnese dove, in 2 anni, gonfia la rete avversaria per 27 volte in 44 discese in campo (…).
Questa la presentazione da parte di Varese News: “La Caronnese vuole rialzarsi in fretta da una situazione difficile di classifica e il primo passo, dopo l’avvicendamento in panchina tra Zorzetto e Cotta, è stato mettere a segno un colpo di mercato con il botto. L’Insubria, difatti, ha ingaggiato l’attaccante Arturo Di Napoli, meglio conosciuto come Re Artù. Il giocatore, nato a Milano nel 1974 e cresciuto nel vivaio dell’Inter, ha davvero un curriculum da stella del calcio, con oltre 200 presenze in serie A e 50 gol messi a segno solo nella massima serie. Nella sua carriera, che ha trovato il proprio apice nelle quattro stagioni a Messina, ha totalizzato 441 gare tra serie A, B e C1, con la bellezza di 139 reti totali. Il Presidente rossoblu Augusto Reina si dice entusiasta di questo prestigioso trasferimento: «Di Napoli con la sua esperienza riuscirà, grazie al supporto di tutta la rosa, a farci raggiungere gli obiettivi che avevamo delineato a inizio stagione e siamo inoltre sicuri che accelererà il percorso di crescita dei nostri giovani talenti sui quali abbiamo impostato il nostro progetto verde sposato ad inizio stagione».
Purtroppo per lui, la sua carriera è stata anche costellata da spiacevoli episodi legati al calcio scommesse: ai tempi di Savona, non più di 11 mesi fa come allenatore, e soprattutto ai tempi di Salerno come giocatore, dove da eroe era passato a capro espiatorio subendo anche aggressioni fisiche davanti alla madre. Ma tutto si è risolto in una bolla di sapone.
Attualmente, Di Napoli allena in Lega Pro il Messina, dopo essersi impegnato in prima persona per il cambio di proprietà. Le sue precedenti esperienze a Rieti, Riccione e Savona non si sono concluse nel migliore dei modi. Vediamo se sul trono di Messina la corona di Re Artù tornerà a splendere.
Stefano Steve Bertini