Il puntero di cui oggi leggerete, lo ammetto, è stato un mio idolo quando partecipavo al Fantacalcio. Per almeno tre anni ho puntato su di lui che, ahimè, non sempre ricambiava la mia smisurata fiducia. E’ stato un attaccante dall’ottima tecnica, non un Pasquale Luiso tanto per intenderci, un attaccante che, soprattutto ai tempi in cui militava nell’Udinese, ha dato il meglio di se’, nel trio delle meraviglie che comprendeva anche un certo Oliver Bierhoff e un certo Marcio Amoroso; è stato soprattutto uomo assist, ma un certo numero di goal lo ha, comunque, messo a segno: Paolo Poggi da Venezia.
Paolino Poggi inizia e finisce la sua brillante carriera nella città che gli ha dato i natali, a Venezia, fra il 1989 e il 2010. In mezzo, 619 partite di campionato e 121 goal. Venezia e Udinese sono state le due squadre che hanno segnato, in positivo, la carriera del bomber veneto, mentre a Roma, sponda giallorossa, Piacenza, dove comunque detiene un invidiabile primato di cui leggerete nelle prossime righe, e Ancona, non lascia un ricordo ottimale. L’ottimo Poggi, fra le altre squadre, ha militato anche a Torino, in maglia granata ed è proprio con i granata che ha vissuto due notti da leone. In campionato, in due stagioni, mette a segno solo 6 reti in 43 discese in campo, ma è nelle 2 semifinali di Coppa Italia nella stagione 1992/1993, fra l’altro ultimo trofeo della squadra granata, che Paolo da Venezia conosce le sue notti di gloria, mettendo a segno, contro gli storici avversari bianconeri, una rete all’andata e una al ritorno che porteranno i granata in finale.
Paolo Poggi, detiene, fra le altre due cose, due storici primati: il goal più veloce in serie A con la maglia del Piacenza, segnato a Firenze dopo soli 8 secondi, rendendosi conto che fu speciale per il semplice fatto che l’allora tecnico del Piacenza, Novellino, ancora non era arrivato in panchina e poi, durante la stagione 1997/1998, insieme a Sergio Volpi, diventò famoso, perché la sua figurina, venduta con una nota marca di gomme da masticare, era pressoché introvabile.
Cosa fa, adesso, Paolo Poggi? Inizialmente, appena terminata la carriera di calciatore, entra a far parte dell’area tecnica del Mantova, poi si è dedicato a tutt’altra attività, aprendo un bed and breakfast a Venezia, ma il richiamo del campo da gioco ha continuato a farsi sentire, visto che dal 2013 si occupa del settore giovanile dell’Udinese.
Stefano Steve Bertini