Come può essere definito il bomber di provincia della settimana? Si può dare di lui questa definizione, a suo modo, ” storica “: bomber dei 2 Mondi; ma per Massimo Margiotta questa definizione calza a pennello, perchè l’attaccante che ha gonfiato le reti avversarie soprattutto in maglia biancorossa vicentina, ha la doppia nazionalità, quella italiana e quella venezuelana e con la maglia di quest’ultima ha indossato anche la casacca della Nazionale.
L’attualmente trentottenne Massimo Margiotta nasce in Venezuela, esattamente nella città di una famosa canzone, Maracaìbo, e all’età di 15 anni torna in Italia dove muove i suoi primi passi da calciatore. La sua carriera professionistica inizia in Abruzzo, terra di origine dei suoi genitori, esattamente a Pescara, per terminare in terra pugliese, a Barletta. Nel mezzo, Udinese, Perugia, Cosenza con cui vince il campionato ed il titolo di capocannoniere in serie C1, ma soprattutto Vicenza sono le squadre in cui il bomber dei 2 Mondi esprime il suo maggior talento.
In 439 partite ufficiali dei vari campionati mette a segno 123 reti. Ma è in Europa che Massimo Margiotta da Pescara fornisce le sue migliori prestazioni: contro il Bayer Leverkusen, in un’annata in cui i friulani rischiarono seriamente la retrocessione in serie B e dopo aver perso all’andata in casa per 1 – 0 contro una squadra che stava primeggiando in Bundesliga, l’abruzzese mette a segno nei primi minuti della partita una storica doppietta che permette ai bianconeri di andare avanti nell’allora Coppa Uefa: 9 dicembre 1999, segnatevi questa data. Da allora, Margiotta, per tutti i supporters friulani, è stato definito l’eroe di Leverkusen.
Dal freddo del nove dicembre al caldo appiccicoso di una notte di fine estate il viaggio è breve e il minimo comune denominatore è sempre uno e uno solo: l’Eroe di leverkusen che si ripete, questa volta contro il Sigma Olomouc, nella finale di quella Coppa Intertoto che, assieme alla Mitropa, è l’unico trofeo che i bianconeri possono esporre in bacheca.( cit udinese blog.it )
E la sua storia con la maglia venezuelana invece che con la Nazionale Italiana? E’ presto detto: nei tempi in cui militava al Perugia, entrò in vigore un nuovo regolamento che prevedeva che chi aveva il doppio passaporto poteva scegliere se giocare in una Nazionale o nell’altra e, non avendo possibilità di giocare in quella italiana, la maglia della nazionale sudamericana viene indossata dal nostro bomber dei due Mondi, andando a segno anche in due occasioni.
Ma Massimo Margiotta è anche una persona non certo fredda o insensibile: dopo il suo esordio in serie A contro la Juventus, segna la sua prima rete nella massima serie in trasferta a Verona e, invece di lasciarsi andare ad un’esultanza sfrenata come andare sotto la Curva o levarsi la maglietta, il nostro che fa? Si mette a piangere. Ebbene sì, anche i bomber di provincia hanno un’anima.
Ma cosa fa, attualmente, il nostro eroe? Dirigente sportivo a Vicenza, responsabile dell’attività di base della squadra berica.
Stefano Steve Bertini