Babbo Natale… in cassa integrazione

Anche Babbo Natale a causa della crisi è andato in cassa integrazione e quindi, pochi regali, meglio se utili e comunque di poco prezzo. Infatti a causa del calo degli acquisti per regali e spese natalizie, i “saldi” cominceranno dal 3 gennaio e chi può aspetterà quel momento per comprare qualche capo d’abbigliamento. Se senti in giro, ti diranno che queste festività sono poco sentite, che vi incertezza e paura per il prossimo futuro e quindi è bene spendere il meno possibile.

Peccato, perché sarà un Natale all’insegna del bel tempo e allora vorrà dire che potremo compensare la frustrazione dei pochi regali, con qualche bella passeggiata, all’aria aperta o nei musei, nei centri storici o ai mercatini, al lago ( che d’inverno è bellissimo ) o nelle nostre colline, oppure lungo il sentiero della bonifica.

Per non farsi prendere dalla voglia di comprare e spendere, visto che la tredicesima se ne è già andata per bollette e tasse varie,un consiglio, non andate nei centri commerciali e agli outlet, usciamo un po’ da questo consumismo che ci hanno inculcato in tanti anni di mal-governi, torniamo con i piedi per terra e dedichiamo più attenzione ai nostri amici, ai nostri figli, ai nostri amici animali e stiamo all’aria aperta e vedrete che ne guadagneremo anche in salute, diminuiremo lo stress accumulato e abbatteremo anche un pò di trigliceridi e colesterolo.

Però, nonostante tutto, propongo a tutti noi di non far mancare nulla ai nostri figli e ai nipoti, perché non è giusto far pesare la crisi sui loro giochi e regali…piuttosto rinunciamo noi adulti a qualcosa! Un buon Natale a tutti.

Doriano Simeoni