L’agriturismo
L’agriturismo è una struttura turistico-ricettiva fuori dal comune, perché situata in località agricole, prevalentemente in campagna o in montagna. Visto che dà la possibilità alle persone di fare una vacanza alternativa e in mezzo alla natura, capita che attragga anche imprenditori interessati ad avviare un’attività di questo tipo.
È bene, tuttavia, sapere che ci sono dei criteri da rispettare.
Agriturismo e imprenditore agricolo
La definizione d’imprenditore agricolo è data dall’articolo 2135 del Codice Civile del 19/4/1942, sostituito il 30/6/2001 e mette in chiaro che condizioni necessarie per lo stato di agriturismo sono che:
Sia inserito nella struttura di un’azienda agricola e che ne usi i materiali, i prodotti e la materia prima.
Sia gestito da un imprenditore agricolo.
Agevolazioni fiscali
Il fatto che l’agriturismo sia collegato all’azienda agricola dà all’imprenditore agevolazioni fiscali rispetto alla tassazione delle classiche attività turistiche. Tra queste, il regime forfettario dell’iva, abbassata al 10%, che dimezza l’imposta sulle operazioni imponibili. Alla somma dei ricavi è poi applicato il 25% di redditività.
Le caratteristiche dell’agriturismo
Le leggi n. 730 del 5/12/1985 e n. 96 del 20/2/2006 stabiliscono che relativamente l’agriturismo:
L’imprenditore agricolo riceve e accoglie ospiti (attività turistica) durante tutto l’anno.
Possono esserci lavoratori dipendenti.
Si possono offrire cibo e bevande prodotte nell’agriturismo stesso o nelle aziende agricole della zona.
Si possono organizzare eventi (attività didattiche e ricreative, degustazioni, escursioni).
I permessi sono dati dalle Regioni, in considerazione delle caratteristiche della zona.
L’attività agricola deve essere maggiore di quella ricettiva.
L’ente nazionale di riferimento è il Mipaaf.
Esistono specifici programmi di promozione.
Aprire un agriturismo
Condizioni importanti per l’apertura di un agriturismo sono che siano usate le risorse dell’azienda agricola (prodotti e case) e, come già anticipato, l’attività agrituristica non superi quella agricola. Stabilito ciò, per aprirlo l’imprenditore non deve avere procedure penali in corso, deve essere iscritto all’elenco provinciale dei soggetti abilitati e portare in Comune un documento che indica le attività che intende svolgere (SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Adempimenti, indicazioni e controllo partita iva
Quando l’imprenditore ottiene il permesso di avviare l’agriturismo, deve accertarsi che siano rispettate le norme igieniche e sanitarie e accettare i controlli dell’ASL. In più deve considerare che ci possa essere un controllo partita iva per verificare lo stato dell’azienda, quindi oltre ad aprirla deve anche iscrivere l’attività in Camera di Commercio e osservare gli adempimenti INPS dei dipendenti.
Infine, il numero di stanze: non devono essere più di nove e i posti letto totali non più di trenta. Dipendentemente che si tratti di zone normali, o disagiate o montane, tuttavia, i numeri possono cambiare, quindi è sempre meglio controllare le normative regionali di settore e regolarsi di conseguenza.
Consigli
Scegliere il luogo adatto.
Mantenere le entrate di soldi più alte delle uscite.
Riservare una parte del budget alla pubblicità dell’agriturismo.
Individuare ed esaltare le peculiarità dell’agriturismo, della zona o della gestione, in modo da organizzare degli eventi unici per gli ospiti o gli abitanti locali.
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