Il Rapporto Ecomafia 2014 conferma che nella Provincia di Arezzo è stato accertato il più alto numero di infrazioni nei rifiuti della Toscana
Sicuramente, leggendo il Rapporto Ecomafia 2014, ogniuno di noi deve fare uno slancio culturale e di civiltà nel proprio comportamento quotidiano. Ecomafia 2014, reso noto in questi giorni dall’associazione ambientalista Legambiente, inserisce la provincia di Arezzo al vertice della classifica Toscana per il numero di infrazioni accertate per il ciclo dei rifiuti.
Legambiente ha messa sotto la lente i dati di infrazioni, denunce e sequestri accertati dalle varie forze dell’ordine (del cui lavoro dobbiamo essere tutti noi fieri) e si è scoperto che la nostra Toscana è sesta in Italia per illegalità ambientale, con 1.989 infrazioni accertate nel 2013, corrispondenti al 7% dei reati registrati su scala nazionale. E la provincia di Arezzo risulta prima nella classifica regionale per il numero di infrazioni accertate relative ai rifiuti. “La Toscana – spiega Legambiente- è tra le regioni maggiormente colpite, subito dopo quelle a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia), e il Lazio”. I dati su denunce e arresti mostrano la dimensione del fenomeno: nel 2013 le persone denunciate per reati relativi all’illegalità ambientale sono state 2008, 2 gli arresti; 559 i sequestri eseguiti. In Toscana nel 2013 sono state denunciate 448 persone e sono stati eseguiti 160 i sequestri, Arezzo ha il numero più alto di infrazioni accertate, 76, superiore a Firenze (72), Siena (67) e Prato (50). L’1.3 per cento del totale nazionale, le denunce sono state 77 ed i sequestri 58. “Dalle evidenze investigative, si legge nel rapporto Ecomafia 2014, come la Toscana sia stata e sia ancora un territorio di transito di flussi illeciti di rifiuti”, “smaltiti illecitamente o reimmessi nel mercato parallelo del riuso e riciclo” come citava nell’anno 1997, nelle sue testimonianze, Carmine Schiavone. L’operatività delle forze dell’ordine riportata nel rapporto Ecomofia 2014 mette in risalto anche i reati in materia di abusi edilizi, sugli animali e sul patrimonio culturale dai quali si evince che, mentre a livello Regionale sono state accertate 330 infrazioni per abusi edilizi, il 6% del totale nazionale, 513 le persone denunciate e 60 i sequestri eseguiti, nella provincia di Arezzo le infrazioni sono state 27 contro le 72 di Livorno, le 49 di Firenze o le 48 di Lucca. Per qunto riguarda il racket degli animali, non ci sono dati per provincia, ma a livello regionale nel 2013 è cresciuto il numero di infrazioni accertate, 551, le denunce sono state 488 e 127 i sequestri. Tra i reati commessi, bracconaggio, commercio illegale di specie protette, pesca di frodo. Sul fronte dei reati contro il patrimonio culturale, la Toscana è al quarto posto a livello nazionale, con 83 furti accertati, pari al 9,5% del totale nazionale. In aumento anche i furti nei musei e nelle aree archeologiche (va anche detto che la Toscana possiede una buona parte del patrimonio culturale nazionale.