In questi giorni sono state resi noti i nomi delle otto città europee candidate al titolo di “capitale verde europea 2015” e sfogliando i nome delle candidate: Bristol, Bruxelles, Bydgoszcz, Dublino, Glasgow, Kaunas, Kutahya e Lubiana ci accorgiamo che, per l’ennesima volta, nessuna città italiana risulta fra le candidate. Ancora bisogna lavorare, ancora siamo lontani come siamo lontani dal raggiungimento degli obbiettivi che la regiona Toscana si era imposta in materia di raccolta differenziata dei rifiuti.
I dati sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani relativi all’anno 2011 dicono che in Toscana si è registrato un calo della produzione totale di circa il 5% (Kg 1,73 pro-capite) mentre la raccolta differenziata ha raggiunto la percentuale del 42,21 % (l’obbiettivo prefissato era del 60%) pari a Kg 0,68 pro- capite. Nell’A.T.O.SUD (Arezzo, Siena e Grosseto) quella del 38,11% ed in provincia di Arezzo il 35,40 (contro il 33,22 dell’anno 2010).
Analizzando i dati relativi ai rifiuti prodotti nella provincia di Arezzo si registra favorevolmente un calo di oltre il 4% della produzione totale e un incremento, seppur minimo (dal 33,22 al 35,40), della racccolta differenziata.
Confrontando le singole tipologie di rifiuti raccolti in modo differenziato tra l’anno 2010 e quello del 2011 si nota che le percentuale della carta e cartone, del vetro, dei metalli, del legno e dei frigoriferi subiscono un calo notevole mentre si registra un notevole incremento per le lattine (alluminio e banda stagnola), la plastica e la frazione organica.
In Valdichiana, oltre a registrare una vistosa disparità tra la parte aretina e quella senese (nel senese tutti i comuni superano almeno il 40% di differenziata, addirittura a Chiusi si va oltre l’obbiettivo regionale del 60%) si notano anche differenze spiccate fra comune e comune che non possono essere attribuite solo al disimpegno dell’azienda incaricata della gestione dei rifuiti (altrimenti non si spiega come la stessa azienda che opera nei Comuni di Marciano e Foiano della Chiana possa raggiungere percentuali diverse come il 14% e il 34%).
Alcune delle cause sono state indicate anche dal Sindaco di Cortona Vignini nel suo intervento: la scarsa presenza di stazioni ecologiche efficienti (dove si può organizzare il mercatino dello scambio e del riutilizzo) e soprattutto la partecipazione dei cittadini che si raggiunge soprattutto sensibilizzando le coscienze a cominciare da quelle dei giovani in età scolare. Io a queste ne aggiungo un’altra, forse banale e condizionata dal mio passato da agente di polizia municipale: quella dei controlli. Non si può infatti tollerare che buontemponi abbandonino materiali ingombranti come vecchi frigoriferi, vecchie stufe e vecchi mobili nei luoghi più disparati quando i gestori del servizio di raccolta ritirano su appuntamento queste tipologie direttamente al proprio domicilio del cittadino e gratuitamente e su questo si può e si deve fare ancora molto.
Per quanto riguarda poi la produzione annua di rifiuti si notano anche in questo caso variazioni importanti, visto che il calo ammonta dalle 1.321 tonnellate di Chianciano Terme alle 286 di Civitella in Val di Chiana alle 376 di Montepulciano alle 726 di Cortona, alle 589 di Castiglion Fiorentino alle 347 di Foiano della Chiana. Singolare anche il dato pro- capite annuo della produzione totale di rifiuti rilevato in alcuni comuni della Valdichiana aretina e senese: dai 650 Kg di Civitella in Val di chiana ai 493 di Castiglion Fiorentino, dai 709 di Chianciano Terme ai 560 di Montepulciano, dai 548 di Cortona ai 582 di Foiano
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…
View Comments
Ho letto che il sindaco ha fatto mea culpa. Da semplice cittadina mi permetto di esprimere il mio punto di vista.
Purtroppo la raccolta differenziata viene fatta solo a Cortona centro storico, e non tutti assolvono tale obbligo visto che tante persone continuano a buttar via i sacchetti di spazzatuta non differenziata nei cassonetti fuori porta.
A mio avviso si dovrebbe estendere l'obbligo di differenziare i rifiuti anche a Camucia e altre frazioni. Io personalmente faccio la raccolta differenziata perchè lo considero un dovere civile, ma per poter trovare dei cassonetti per carta e multidifferenziato (plastica, vetro, lattine)devo ricorrere all'automobile e spesso nei cassonetti per la carta e per l'umido trovo sacchetti di spazzatura "normali".
Non nascondo il fatto che certe volte mi sembra di combattere contro i mulini a vento. Il comune dove trascorro le ferie estive si è organizzato in modo diverso. Viene sempre effettuata la raccolta porta a porta come a Cortona, ma non esistono più i cassonetti per la spazzatura indifferenziata. Un'altro comune accanto invece oltre la raccolta porta a porta ha realizzato anche un'isola ecologica videosorvegliata dove si trovano i cassonetti per carta, plastica, vetro e lattine, umido, secco (tutto ciò che non si può riciclare), in quasto modo è possibile smaltire i rifiuti senza dover necessariamente aspettare il calendario della raccolta porta a porta.
Ciao a tutti
Concordo con le Sue considerazioni e sopratutto con quella della mancanza di controlli. Neppure il cittadino più sprovveduto può non sapere che non è lecito abbandonare i rifiuti dove ci fa più comodo, neppure il più troglodita può credere che sia consentito lanciare bottiglie dal finestrino dell'auto o abbandonare calcinacci, copertoni o batterie nel territorio demaniale o, peggio ancora, nella proprietà privata altrui.
Si tratta di semplice maleducazione, malcostume, pigrizia e, ancora una volta, manifestazioni di "furbizia" intollerabili. Credo che informazione, controlli e sanzioni debbano procedere di pari passo.
Ritengo inoltre che, vista la carenza di mezzi, andrebbe creato un corpo volontario di ispettori ambientali, del quale cittadini disponibili,e magari figure come la sua, potrebbero fare parte.
Noto con piacere che un numero sempre maggiore di persone si dedica alle passeggiate in campagna, con sicuro giovamento per la salute; perché non unire l'utile al dilettevole e magari approfittare di questi momenti per "sorvegliare" l'ambiente ? Siamo in terribile ritardo in questo settore , la nostra inciviltà viene notata e stigmatizzata dai tanti visitatori che ci frequentano. Dobbiamo assolutamente recuperare questo gap
Talvolta anche un incentivo anche simbolico, del tipo uno sconto dell'1% sui rifiuti a fronte di X Kg. di materiale riciclabile portati nelle riciclerie aiuta.
Non conosco i termini esatti di questi "incentivi", so che funzionano per esempio a Tuoro sul Trasimeno, e mi dicono anche che hanno un discreto successo.
E' ovvio che differenziare è semplicemente gesto di civiltà a prescindere dal premio...
A tal proposito mi volevo anche ricollegare a quanto leggevo della Sig.ra Lazzeri; essendo spesso nei boschi Cortonesi per trekking mi capita di imbattermi talvolta in scenari allucinanti, del tipo lavatrici o sanitari gettati in qualche gola nel bel mezzo del bosco! Vorrei brevemente ricordare a coloro che magari avessero dei "rifiuti ingombranti" del genere, che l'ideale sarebbe qualche ricicleria o isola verde, ma se questo fosse comunque troppo complicato ... andrebbe benone anche vicino a qualsiasi cassonetto, stupida che sia la soluzione, non sarà mai così stupida come quella di inquinare il bosco.
Un ultima preghiera ancora per i cacciatori, ricordatevi di raccogliere i bossoli, il bosco è pieno!
Ricordatevi ancora che questi sono di ottone un metallo prezioso, magari collezionandoli per un po' potreste nel tempo ricomprarci una scatola di cartucce nuove...
Un saluto cordiale a tutti