Nella Legge di Stabilità detrazioni ecobonus pluriennali, rafforzate ed estese
Le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche potranno essere abbinate a quelle per interventi antisismici, aumentando il contributo, anche grazie a risorse pubbliche ad hoc. Prevista una stabilizzazione pluriennale. Accessibile anche agli incapienti e a chi abita nei condomini. Dalla legge di Stabilità in lavorazione dovrebbero arrivare novità positive per le detrazioni fiscali per efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie: un ecobonus pluriennale e più generoso, che comprenda gli interventi antisismici e sia accessibile a una platea più vasta di soggetti.
Gli annunci in questo senso sono arrivati dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, sentito in audizione in commissione Ambiente alla Camera (vedi allegato in basso), e dal viceministro dell’Economia, Enrico Morando, intervenuto in un convegno di Confedilizia. Nella legge in arrivo, ha spiegato Delrio, ci sarà un bonus per gli interventi di adeguamento antisismico che “potrebbe anche superare il 65%” se i lavori saranno abbinati a riqualificazioni energetiche.
Biogas in agricoltura, il CIB inaugura la prima certificazione
Il primo impianto biogas certificato, secondo il disciplinare del marchio biogasfattobene®, è quello della cooperativa agricola CAT di Correggio (RE). L’obiettivo del nuovo disciplinare è promuovere la cultura della qualità, dell’ambiente e della sicurezza nelle aziende, dimostrarla e certificarla.
Le salate tariffe di luce e gas che pagano le famiglie italiane
Le bollette di luce e gas in Italia sono tra le più alte nell’Unione Europa a causa del pesante carico fiscale: nelle fasce di consumo medio incide per il 39% sulle tariffe elettriche e per il 36% su quelle del gas. Molto sopra la media UE. Un’analisi dell’Ufficio studi della CGIA.
La produzione di rifiuti speciali in Italia, suddivisa per codice CER
Oltre 130 milioni di tonnellate, in aumento del 5%. L’Arpat analizza l’ultimo rapporto Ispra. Nel 2014 in Italia sono stati prodotti circa 130,6 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, la cifra, che comprende anche quelli provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani (10,7 milioni d tonnellate), denota un incremento del 5% imputabile ad una maggiore produzione di rifiuti speciali non pericolosi.
Produzione rifiuti speciali per attività economica
I settori che hanno maggiormente contribuito alla produzione di rifiuti speciali, nel 2014, risultano: settore delle costruzioni e demolizioni (39,7% del totale), attività manifatturiere (20,5%), attività di trattamento rifiuti e risanamento (27,4%), altre attività economiche (12,4%). Nel 2014 la maggiore parte di rifiuti speciali non pericolosi provengono dal settore delle costruzioni e demolizioni (42,3%), seguito dal settore del trattamento rifiuti e risanamento (27,2%), settore manufatturiero (19,2%). Le restanti attività, nel loro insieme, contribuiscono per una percentuale dell’11,3%. Per quanto riguarda, invece, la produzione di rifiuti speciali pericolosi, che, nel nostro Paese, si attestano a 3,4 milioni di tonnellate, il maggiore contributo alla produzione deriva dall’attività di trattamento rifiuti e risanamento, con 2,6 milioni di tonnellate, pari a 29,9%, seguito dal settore dei servizi, commercio e trasporti con oltre 1,8 milioni di tonnellate (20,7%), di cui 1,1 costituito da veicoli fuori uso.
Produzione rifiuti speciali per area geografica
Il Centro produce oltre 23,4 milioni di tonnellate (17,9% del totale nazionale), anche qui si registra un incremento nella produzione totale di rifiuti speciali ascrivibile esclusivamente ad un numero maggiore di rifiuti non pericolosi, al contrario i rifiuti pericolosi diminuiscono. La Toscana è la regione con la maggiore produzione di rifiuti speciali, 10 milioni di tonnellate, seguita dal Lazio con 8,5 milioni di tonnellate. Al Centro Toscana e Lazio producono una quantità di rifiuti speciali pericolosi analoga, rispettivamente 444 mila e 431 mila tonnellate.
Economia circolare, la Toscana si «candida a essere una regione traino a livello europeo»
A Firenze il punto della situazione sulle eccellenze del territorio e il pacchetto normativo proposto dalla Commissione Ue
dustria Toscana che fa perno sull’economia circolare rappresenta un’eccellenza all’interno dei confini nazionali e oltre. Una delle sue realtà di punta, quella che ruota attorno al polo industriale di Pontedera (con aziende come Revet, Revet Recycling, Ecoacciai, Beton Valdera, Geofor, Giorgi Demolizioni, Mansider, Le Rose e a laboratori come Pont Tech e Pont Lab), da sola conta più di 350 milioni di euro di fatturato, 400mila tonnellate di materiali trattati e 600 dipendenti diretti. Questi sono numeri del 2014, epoca dell’ultimo rilevamento disponibile.
Arriva l’app che ti premia con sconti se risparmi energia
Vip2Zip è una applicazione gratuita per smartphone che permette, attraverso comportamenti quotidiani che portino al contenimento delle emissioni di CO2, di guadagnare una sorta di moneta virtuale, detta Zipcoin, da spendere nei negozi aderenti all’iniziativa. Vediamo come funziona.Siete cittadini attenti all’ambiente, volete salvaguardarlo e promuovere un’economia green? È nata per voi Vip2Zip, che sta per “Very Important Person a Zero Impact People”, una app gratuita che permette di guadagnare una sorta di moneta virtuale, detta Zipcoin, attraverso comportamenti quotidiani che portino al contenimento delle emissioni di CO2.
Vip2Zip monetizza le azioni ecosostenibili dei cittadini traducendole in quantità di petrolio risparmiato.Il “salvadanaio” si riempie andando a piedi, usando la bici, i mezzi pubblici (bus e treni), il carsharing, le auto elettriche o a base emissioni, acquistando prodotti ad alta efficienza energetica o cibi biologici certificati, possedendo impianti di produzione di energia a rinnovabili, riciclando correttamente i rifiuti e in altri modi. I risparmi saranno spendibili per l’acquisto di prodotti e servizi green-oriented delle aziende aderenti al circuito Vip2Zip.
Glifosato in Toscana, ancora usato nonostante il divieto
La Forestale ha accertato una serie di illeciti amministrativi: la sintesi Arpat
Il glifosato rappresenta l’erbicida più diffuso al mondo (tra i maggiori produttori risulta la Monsanto) ed è al contempo stato inserito dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) tra i “probabili cancerogeni” per l’uomo (gruppo 2A). Da oggi in Italia sono entrate in vigore le prime restrizioni al commercio del glifosato, mentre all’interno della Regione Toscana il suo utilizzo nelle aree extra-agricole è già stato bandito da oltre un anno. Con quali risultati?
Nei giorni scorsi, come riporta l’Arpat, si è tenuta a Firenze una conferenza stampa del Corpo Forestale dello Stato per rendere noti gli esiti della campagna di controllo dei prodotti fitosanitari in Toscana, avviata nel mese di maggio di quest’anno. L’attività di controllo in questo settore è di particolare importanza – sottolineano dall’Agenzia – in quanto non solo tende alla protezione dell’ambiente ma soprattutto alla tutela della salute. I fitofarmaci, infatti, se non correttamente utilizzati, finiscono nella catena alimentare e possono potenzialmente creare problemi alla salute umana..
In neanche tre mesi la Forestale ha effettuato 108 controlli sull’intera filiera, in ambito agricolo ed extra-agricolo, di cui 44 hanno avuto esito irregolare. In totale sono state elevate 72 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre 57.000 €, 5 sanzioni penali con susseguenti comunicazioni all’autorità giudiziaria e, in tre casi, si è provveduto al sequestro di prodotti fitosanitari.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…