Francesco Macrì presidente di Estra Energie?
Nell’assemblea di questa mattina i Sindaci, soci di Coingas, hanno indicato il nome di Francesco Macrì come candidato a Presidente di Estra Energie in sostituzione di Roberto Banchetti: sarà lui a spuntarla?
Ecotassa, in Toscana le aliquote prendono il volo
La tassa per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (cd. “ecotassa”) derivanti da impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati, a partire dal 1° gennaio 2017, aumenta del 75% (da 12 a 21 euro a tonnellata).
“Ridateci Scala Mercalli!”, parte la petizione
Rai 3 sembra intenzionata a chiudere il noto programma televisivo di divulgazione scientifica, l’unico dedicato al problema clima. Ma c’è chi non ci sta e parte la petizione da firmare online. Dopo l’annuncio sulla pagina Facebook del conduttore, Luca Mercalli, è chiaro che la Rai vuole porre fine all’esperienza biennale di Scala Mercalli. Il programma, condotto dal climatologo Luca Mercalli, è l’unico sulla TV generalista ad aver trattato in maniera divulgativa ma approfondita un tema importante come quello dei cambiamenti climatici. Per questo QualEnergia.it si associa a quanti hanno lanciato una petizione per convincere i vertici Rai a non cancellare la trasmissione. La petizione su Change.org
Basta sperpero: via libera del Senato alla legge contro lo spreco alimentare
Il 2 agosto il Senato ha approvato in via definitiva la legge per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale (nota anche come Legge Gadda, dal nome della promotrice e prima firmataria). Obiettivo del provvedimento è favorire il recupero, la distribuzione e la valorizzazione delle eccedenze alimentari per fini di solidarietà sociale. La legge consente, in particolare, agli operatori del settore alimentare di cedere le eccedenze alimentari a titolo gratuito ad organizzazioni private senza scopo di lucro che devono a loro volta destinarle (se idonee al consumo umano) prioritariamente alle persone indigenti. Se le eccedenze non sono idonee al consumo umano queste possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. È consentita la cessione a titolo gratuito delle eccedenze di prodotti agricoli in campo o di prodotti di allevamento idonei al consumo umano e animale ai soggetti cessionari. Per incentivare il ricorso alla cessione agli operatori del settore vengono concesse alcune agevolazioni di carattere fiscale e tributario in materia di Iva e la facoltà per il Comune di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle imprese che effettuano le cessioni. La nuova legge prevede un incentivo anche per la donazione alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di medicinali non utilizzati (che, logicamente, devono essere correttamente conservati e non scaduti). Al fine di agevolare lo scambio dell’abbigliamento usato si prevede l’equiparazione alle cessioni a titolo gratuito in relazione agli articoli ed accessori di abbigliamento, purché questi ultimi siano stati conferiti dai privati direttamente presso le sedi operative dei soggetti donatari. Altro obiettivo della legge è la riduzione degli sprechi: a tal fine il ministero della Salute predisporrà, entro 90 giorni, linee di indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche, comunitarie e sociali, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.
I numeri dell’aggressione alle coste toscane: 1.293 gli illeciti, +77% rispetto al 2014
In aumento anche le persone denunciate e arrestate, 1.505: quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Legambiente ha presenta a Festambiente, in corso fino al 15 agosto a rispescia (Gr), il dossier Mare Monstrum su cemento, scarichi fognari, pesca illegale, acquascooter da formula uno e ne merge che «Avanza in maniera preoccupante l’aggressione alle coste toscane: sono 1293 gli illeciti ai danni del mare nostrum che le forze dell’ordine e le capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015 con una crescita del 77% rispetto al 2014. In aumento anche le persone denunciate e arrestate: 1505, erano 794 lo scorso anno, pari ad un incremento del 90% mentre i sequestri sono 293.
Secondo la fotografia scattata dal Cigno Verde, «La Toscana nella classifica delle illegalità nel ciclo del cemento detiene un preoccupante passo in avanti nel numero delle infrazioni accertate. Nel dettaglio sono 333 le infrazioni accertate con un incremento del 115% rispetto allo scorso anno dove erano 152, 412 le persone denunciate e arrestate e 106 i sequestri effettuati( nel 2014 erano 58)».
Gli ambientalisti sottolineano che «C’è un mare illegale che è meno evidente di un ecomostro sulla spiaggia, ma racconta una pratica molto diffusa e che produce effetti nefasti, non solo sull’ecosistema e la biodiversità, ma anche sulla salute dei consumatori e sull’economia del Paese. E’ la pesca di frodo, un fenomeno fatto di grandi numeri, che si può raccontare attraverso i sequestri di pescato effettuati dalle Capitanerie di porto e dalle Forze dell’ordine impegnate in questo campo».
Nel 2015 in Toscana le infrazioni sono state 196, con un incremento del 76% rispetto al 2014, 193 le persone denunciate e arrestate e ben 111 sequestri (erano solo 21 l’anno prima). Le capitanerie di porto hanno requisito 3.958 chili di prodotti ittici, perché catturati senza licenza, o perché sottomisura o presi oltre i periodi consentiti dalla legge. Prodotti che vengono spacciati per freschi quando freschi non sono, o che vengono conservati in condizioni igieniche pessime.
L’altro, non trascurabile, nemico del mare è la navigazione fuorilegge: «Quella praticata dei diportisti che non rispettano i divieti a tutela delle aree marine più delicate, che non si curano della sicurezza in mare e, ogni estate, causano incidenti ai bagnanti lungo le rive e devastano il patrimonio di biodiversità sottomarino – conclude Legambiente – La Toscana è terza in Italia con sono 320 infrazioni , il 12,1% del totale nazionale, con 320 persone denunciate e arrestate».
Arpat comunica i controlli sui depuratori Toscana
Nel corso dell’ultimo anno sono stati controllati i 200 depuratori di acque reflue urbane di potenzialità superiore a 2000 abitanti equivalenti (Ae) presenti sul territorio toscano, effettuando 670 controlli allo scarico per oltre 10.000 determinazioni analitiche. Secondo i risultati contenuti nel volume Acque reflue urbane e industriali. Risultato dei controlli agli scarichi – Anno 2015, recentemente pubblicato, le irregolarità registrate riscontrate nel corso dell’ultimo triennio oscillano intorno al 10% dei controlli effettuati e, per quanto riguarda nello specifico l’anno 2015, le irregolarità «sono state in totale 64, sia di carattere amministrativo che penale ed hanno riguardato 39 impianti, principalmente nelle province di Lucca, Pistoia e Pisa». Quasi 40 impianti, dunque uno su cinque.
Stessa dinamica per quanto riguarda gli scarichi industriali. Nel corso dell’ultimo anno – sintetizzano da Arpat – sono stati effettuati oltre un centinaio di controlli presso attività produttive che scaricano in corpi idrici superficiali ed altrettanti controlli presso ditte che scaricano in pubblica fognatura, e gli impianti con irregolarità sono risultati intorno al 20%. Identica percentuale rispetto ai depuratori di acque reflue urbane. Per quanto riguarda infine i controlli sull’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione ed effluenti di allevamento, questi hanno interessato oltre 70 aziende agricole con 9 irregolarità riscontrate.
Il controllo della conformità degli scarichi da depuratori di acque reflue urbane, precisano da Arpat, è
eseguito ai sensi del D.Lgs 152/06 parte III e del Regolamento regionale Dgrt 46/2008 e s.m.i. «Nel 2015 sono andati a regime i protocolli stipulati fra Arpat e Gestori del servizio idrico integrato: rientrano nel protocollo oltre 180 depuratori su 200. Secondo il protocollo, i controlli di tabella 1 D.Lgs 152/06 parte III Allegato 5 (BOD5, COD e solidi) sono condivisi fra Arpat (25) e Gestore (75), mentre i controlli della tabella 3 (metalli, idrocarburi, solventi, tensioattivi, ecc.) rimangono a totale carico di Arpat, che esegue di norma almeno una volta l’anno un’ispezione di impianto completa con verifiche di tipo documentale ed amministrativo sul rispetto delle prescrizioni, nonché altre verifiche (ad esempio quelle relative alla gestione dei rifiuti e alle emissioni)».
Sistemi di accumulo, il mercato 2016 verso il raddoppio
“Verso una crescita paragonabile a quella del fotovoltaico negli anni passati”. Italia tra i mercati caldi. Grande spinta da usi “dietro il contatore”. Nei prossimi 9 anni, secondo le previsioni di IHS, il volume delle installazioni annuali si moltiplicherà per un fattore 10, arrivando a circa 20 GWh, spinto dal calo dei prezzi.
Citi: “Big Data, rinnovabili e storage, così avremmo energia quasi gratis”
La previsione nel nuovo report della banca d’investimento sulle “disruptive technologies”. I software capaci di gestire enormi quantità di dati, le rinnovabili a costo marginale quasi nullo, come fotovoltaico ed eolico, e i sistemi di accumulo cambieranno tutto, democratizzando l’energia.
Bonifica amianto negli edifici pubblici, firmato il decreto che assegna gli incentivi
Il provvedimento stabilisce i criteri per l’assegnazione delle risorse: 5,536 milioni di euro per il 2016 e 6,018 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018. Priorità a progetti nelle vicinanze di asili, scuole, parchi giochi, strutture accoglienza, ospedali, impianti sportivi e cantierabili in 12 mesi.
Le rinnovabili, seconda fonte di elettricità nel mondo
Prosegue la crescita dell’energia verde secondo le ultime statistiche diffuse dall’International Energy Agency. Boom di eolico e fotovoltaico, anche se le biomasse solide e l’idroelettrico restano le risorse rinnovabili più utilizzate a livello internazionale, soprattutto in Africa e Asia. I dati sui paesi OCSE.
Le isole 100% rinnovabili nel mondo e il ritardo delle italiane
Grazie alle rinnovabili e ai sistemi di accumulo sono decine le isole nel mondo che usano solo energia pulita, mostra un nuovo dossier Legambiente. Ma la realtà delle isole italiane è invece molto diversa: c’è un fermo non solo rispetto alle potenzialità presenti, ma anche agli altri Comuni italiani.
Forestali, via libera accorpamento con Carabinieri
Razionalizzare controlli e repressione degli illeciti in materia ambientale lo scopo del Dlgs sull’accorpamento del Corpo forestale dello Stato nei Carabinieri approvato in via definitiva dal Governo il 28/7/2016.
Cellulosa a contatto con alimenti, upgrade sicurezza imballaggi
Il MinSalute ha aggiornato il Dm 21 marzo 1973 sugli imballaggi destinati a venire a contatto con gli alimenti con riguardo agli oggetti di cellulosa rigenerata chiarificando e semplificando la disciplina.
Rifiuti urbani, aumento differenziata non giustifica aumento costi
Per il Tar di Napoli è “paradossale” che il gestore dei rifiuti urbani individui quale causa di lievitazione dei costi – e quindi degli oneri da porre a carico dell’utenza – l’incremento della raccolta differenziata.
Rifiuti urbani, Umbria: scende produzione ma non sale differenziata
Nel 2015 è proseguito il trend di costante decrescita della produzione dei rifiuti urbani (-2,82% rispetto al 2014). Si ferma però, dopo 6 anni di costante incremento, il tasso di raccolta differenziata.
Tutela lavoratori da elettrosmog, Italia allineata a regole Ue
Approvato il via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016 il decreto che allinea il Dlgs 81/2008 alle regole ex direttiva 2013/35/Ue sulla tutela minima dei lavoratori dai campi elettromagnetici.
Economia circolare toscana, a riciclo ogni anno 42mila tonnellate di imballaggi in plastica
Vertici Corepla in visita alla Revet. Canovai: «La Toscana riesce a finalizzare la raccolta differenziata» Lo stabilimento Revet raccoglie, seleziona e prepara per il riciclo le raccolte differenziate di oltre l’80% delle raccolte differenziate toscane e da anni, grazie anche al sistema consortile e alle aziende di igiene urbana socie, prepara per il riciclo gli imballaggi in plastica raccolti in modo differenziato dai cittadini toscani. Per osservare più da vicino le dinamiche di questa realtà d’eccellenza il presidente uscente del consorzio Corepla Giorgio Quagliuolo e il direttore generale Massimo Paravidino, hanno visitato lo stabilimento di Pontedera.
Nel 2015 in tutta Italia sono state raccolte circa 900.000 tonnellate di imballaggi in plastica, 15,1 Kg per abitante all’anno (erano 13,9 nel 2014). Un contesto nel quale la Toscana appare tra le regioni virtuose, con 17,5 kg/ab/anno (+10,6% rispetto al 2014). «La raccolta differenziata e il riciclaggio degli imballaggi in plastica – spiegano da Corepla – rappresentano quindi una nuova ma già consolidata frontiera industriale, in grado di aumentare posti di lavoro e contribuire a uno sviluppo tecnologico innovativo e pulito, a vantaggio del clima e dell’ambiente».