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Ambientiamoci: novità in materia di ambiente ed energie

Valdichiana: ultimato il potenziamento dei servizi di raccolta dei rifiuti… ora inizia il risparmio per i cittadini?

La società Sei Toscana, in accordo con i 103 comuni dell’ATO Toscana Sud sta ultimando il potenziamento del sistema di raccolta e conferimento dei rifiuti. La società ha potenziato, dove era presente ed introdotto dove era assente, il sistema di raccolta mediante il “porta a porta”, realizzato le stazioni ecologiche attrezzate e incrementato il numero di contenitori idonei per il confereimento dei rifiuti.

Tutte queste strutture favoriranno, ed i dati non ancora ufficiali lo confermano, l’incremento della percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato e diretto riducendo le quantità da incenerire. Ci auguriamo pertanto che, tutto ciò, possa incidere notevolmente sul risparmio per i cittadini, le famiglie e le imprese.

Xylella, ricercatori americani scoprono un enzima…

Può essere il colpevole dei danni alla vite nella malattia di Pierce. «Prevediamo che questa scoperta potrebbe aprire nuove strade per pensare cosa fare con la malattia di Pierce e evidenziare altre aree di risposta immunitaria, in generale, che non sono state ancora prese in considerazione». Alcuni botanici americani hanno identificato un enzima che sembra giocare un ruolo chiave nella infezione batterica degli insetti trasmessa alla vite con la malattia di Pierce, che costa ogni anno più di 100 milioni di dollari di perdite nelle industrie della California dell’uva e del vino. I ricercatori sperano che la scoperta, che contrasta con le teorie esistenti, porterà a nuovi strumenti diagnostici e potenziali trattamenti per la malattia di Pierce. I loro risultati sono stati riportati in una rivista specializzata. Noi ci auguriamo che questa scoperta possa aprire una nuove strada per pensare cosa fare con la malattia di Pierce ed evidenziare altre aree di risposta immunitaria che non sono state ancora prese in considerazione.

Multe salate per l’Italia sui temi della gestione dell’acqua

Ci sono 3,2 miliardi di euro stanziati, 2,8 miliardi dei quali soltanto per il Sud, per quasi 900 opere tra depuratori, fognature e acquedotti. Il risultato? Queste opere non sono ancora state avviate nemmeno a gara. È facile immaginare che anche triplicando le tariffe, senza un gestore efficiente, organizzato e capace di realizzare economie di scala, gli investimenti potrebbero non crescere proporzionalmente alle disponibilità finanziarie e le risorse potrebbero essere disperse in interventi troppo frammentati. Dopo le regole, la politica industriale. II 2016 sarà un anno cruciale per il «governo» dell’acqua e l’esito della partita si misurerà soprattutto su un punto: la realizzazione di nuove infrastrutture. Un dato su tutti spiega lo stato dell’emergenza, dal punto di vista finanziario e non solo: ci sono 3,2 miliardi di euro stanziati, 2,8 miliardi dei quali soltanto per il Sud, per quasi 900 opere tra depuratori, fognature e acquedotti. Il risultato? Queste opere non sono ancora state avviate nemmeno a gara.In definitiva la sensazione è che, mentre sul versante della messa in sicurezza del territorio dalla piaga del dissesto idrogeologico lo Stato dovrà intervenire direttamente, colmando ritardi decennali, sul versante della gestione dell’acqua la responsabilizzazione dei gestori locali e delle imprese sia destinata naturalmente a crescere, nei vincoli fissati dal referendum 2011, mettendo al centro la qualità dei servizi offerti al cittadino.
Sarà vero?

Rinnovabili marcia indietro, la Cop21 in Italia non vale

Avremmo bisogno di 100% energie rinnovabili per salvare il Pianeta e invece le politiche previste vanno in un’altra direzione. Pugnalata alle spalle al mini eolico e si aiutano vecchi impianti a biomassa per la produzione di energia elettrica, già abbondantemente finanziati. Cpem e Coordinamento Free unite contro la pigrizia della nostra politica nel prendere decisioni che vedano un futuro rinnovabile. E si fa presto a parlare di cambiamento di rotta in tema energetico. Tanto si è investito in speranze nella Cop21 ma da alcune scelte nostrane in tema di energie rinnovabili, quelle energie inesauribili tanto promosse nella Conferenza sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi, si ha percezione che il cambiamento di rotta è davvero ancora molto lontano. È notizia di pochi giorni fa dell’invio di una lettera a firma di Carlo Buonfrate, Presidente del Cpem, associazione che rappresenta gli interessi dei costruttori di minieolico e dei produttori di energia da fonte minieolica in Italia, lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico (Mise), Federica Guidi, e al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm), Gian Luca Galletti, nella quale si intende segnalare che una modifica introdotta nell’ultima versione della bozza Decreto Rinnovabili non fotovoltaiche rischia di portare al fallimento di numerose Piccole e medie imprese (Pmi) operanti nel mini-idroelettrico. Il Presidente Buonfrate segnala come la drammatica conseguenza sarebbe facilmente evitabile con una clausola di salvaguardia che si richiede di aggiungere al decreto, il cui costo sarebbe del tutto contenuto e verosimilmente inferiore all’onere sociale di numerosi fallimenti di aziende incolpevoli. In particolare, si fa riferimento all’Art. 4.3 comma b) che citando la possibilità di accedere direttamente ai meccanismi di incentivazione per gli impianti idroelettrici di potenza nominale di concessione fino a 50 kW, la cui soglia è elevata a 250 kW per gli impianti che rientrano in una delle seguenti casistiche, va a confermare quanto previsto nel D.M. 6 luglio 2012, decreto rimasto inalterato in tutte le bozze compresa la versione tuttora disponibile sul sito del Mise e che invece risulterebbe modificato andando a disincentivare gli impianti idroelettrici di potenza nominale di concessione fino a 50 kW.

La Cassazione boccia il governo: sì al referendum No Triv

Le modifiche introdotte dalla legge di stabilità non fermano il referendum No Triv. Proprio ieri, infatti, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla materia, con un parere che rende inutile parte dei nuovi provvedimenti, entrati in vigore il 1 gennaio. Fallito, dunque, il tentativo promosso da Palazzo Chigi per evitare una consultazione che possa dare una spallata alla lobby delle trivellazioni in Adriatico. Se la legge di stabilità avesse davvero soddisfatto tutti i quesiti No Triv, il pronunciamento dell’Ufficio centrale per il referendum avrebbe archiviato il voto. Ma la notizia di ieri ci dice che le modifiche governative erano solo di facciata. Nonostante ciò, 5 quesiti su 6 sono stati ritenuti soddisfatti, ma su due di essi (che riguardano la durata di permessi e concessioni e il Piano delle aree) i No Triv ritengono che la Cassazione abbia sbagliato a decidere. Per riabilitarli, propongono alle Regioni promotrici del referendum di sollevare un conflitto di attribuzione contro il Parlamento davanti alla Corte Costituzionale. Sei Regioni hanno già acconsentito: Basilicata, Sardegna, Veneto, Liguria, Puglia e Campania. In settimana verrà depositato il ricorso, sperando di coinvolgere anche i quattro Consigli regionali che hanno richiesto la consultazione ma non hanno ancora aderito alla sollevazione del conflitto di attribuzione: si tratta di Calabria, Marche, Abruzzo e Molise. Il responso della Consulta sul parere della Cassazione, la cui decisione verrà pubblicata entro il 10 febbraio.

Trasporti: moto e bici elettriche possono fare la differenza

L’elettrificazione dei trasporti stradali è in grado di ridurre la dipendenza dal petrolio, le emissioni di CO2 e l’inquinamento atmosferico urbano. Una tesi fin troppe volte citata ma che ha visto fino ad ora convergere le attenzioni soprattutto sulle e-car. Lontano dalle grandi analisi di mercato invece moto e bici elettriche mostrano un potenziale ancora tutto inesplorato nelle aree cittadine. Il problema riguarda principalmente la diffusione. In un articolo scritto dal Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea in collaborazione con l’Università di Utrecht e l’Università di Ginevra, un team di scienziati ha valutato le performance ambientali, economiche e sociali delle due ruote elettriche; secondo l’analisi del gruppo, aumentando la diffusione di questa tipologia di mezzi di trasporto in ambito urbano, si potrebbero raggiungere i benefici sopracitati (riduzione smog e indipendenza dal petrolio) in tempi molto più rapidi. Dal canto loro però, e-bike ed e-scooter presentano uno scoglio, quello del prezzo, che ancora fa desistere la gran parte dei consumatori. I due mercati sono entrambi cresciuti a buon ritmo: solo nel 2014, le bici a pedalata assistita hanno registrato in Europa 51.156 pezzi venduti, pari a quasi il 5% del mercato europeo della bicicletta. Scooter e moto elettriche hanno invece una percentuale più bassa, dal momento che rappresentano solo circa l’1% del mercato motociclistico. Entrambi i mercati però hanno visto i prezzi medi cambiare: con una diminuzione per i primi e un aumento per i secondi.

Inquinamento da metano, stato di emergenza a Los Angeles

Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato ieri lo stato di emergenza per Porter Ranch, il sobborgo di Los Angeles investito dal più grave inquinamento da metano nella storia degli USA. Qui, il 23 ottobre scorso è stato scoperto un guasto all’impianto di stoccaggio del gas naturale della Southern California Gas Company (SoCalGas). Le ipotesi parlano della rottura di una condotta del diametro di una ventina ad una profondità di circa 150 metri, ma 10 settimane dopo l’incidente, gli esperti non sono riusciti a tappare la falla. Sette tentativi sono andati a vuoto e nei prossimi due mesi si tenterà l’ennesima soluzione. Il fallimento di Aliso Canyon è stato definito l’equivalente climatico del disastro ambientale provocato dall’esplosione della piattaforma BP nel Golfo del Messico. Era il 2010 quando la Deepwater Horizon è andata in pezzi, uccidendo 11 persone e devastando l’ambiente. In quell’occasione, sono serviti tre mesi a fermare la perdita. A due mesi dalla scoperta della fuoriuscita, il governatore Brown ha deciso l’emergenza, con un ritardo criticato dagli ambientalisti: «Saranno prese tutte le azioni necessarie e possibili per garantire che la Southern California Gas Company massimizzi il prelievo giornaliero di gas naturale dal sito di Aliso Canyon, per utilizzarlo o stoccarlo altrove – ha dichiarato Brown – blocchi perdite di gas e odori e trovi il modo per arrestare la fuga di gas». Secondo gli attivisti, dal pozzo fuoriesce l’equivalente delle emissioni di CO2 prodotte da 7 mila automobili al giorno.

La Svezia è la prima nazione a produrre energia dalle onde

Il più grande impianto per la produzione di energia dalle onde sta per produrre il primo megawatt. Lo annuncia Seabased AB, la società svedese che ha costruito il sistema Sotenas Wave Energy al largo della costa occidentale del Paese. Nei primissimi giorni del 2016, infatti, un quadro di distribuzione sottomarino da 120 tonnellate è stato collegato alla rete elettrica nazionale tramite un cavo subacqueo lungo 10 km. L’estrazione di energia dalle onde avviene sfruttando la differenza di energia potenziale gravitazionale tra cavo e cresta. Nel caso dell’impianto svedese, verrà utilizzato un convertitore di energia del tipo Point Absorver: esso funziona sfruttando il sollevamento e l’abbassamento di un oggetto in galleggiamento (simile a una boa) durante il passaggio dell’onda per azionare una pompa idraulica. Secondo un comunicato stampa di Seabased AB, alcuni convertitori di energia delle onde sono stati collegati al quadro. Nel 2011, Fortum e Seabased AB hanno firmato un accordo per la costruzione di un parco MHK (Marine and Hydrokinetic) presso Sotenas, in Svezia. Appena questo inizierà a produrre energia, dichiarano da Seabased, il parco sarà il più grande al mondo in un settore ancora poco esplorato.

Ambiente n breve

Grandi impianti di combustione, più tempo per adeguarsi a limiti
Slitta al 1° gennaio 2017 il termine per adeguarsi ai limiti di emissione ex Dlgs 152/2006 da parte dei grandi impianti di combustione: lo prevede il Dl 30 dicembre 2015, n. 210, cosiddetto “Milleproroghe 2016”.

Emissioni, impianti trattamento acque “pre 2010” esenti da autorizzazione
Sino all’entrata in vigore del Dlgs 128/2010 (cd. “Correttivo Aria”), le emissioni provenienti da impianti di trattamento delle acque non richiedevano autorizzazioni, così come disposto dal previgente articolo 267 “Codice ambientale”.

Gestione associata funzioni nei piccoli Comuni, obbligo slitta a fine 2016
Slitta al 31 dicembre 2016 il termine ultimo per i Comuni sotto i 5.000 abitanti per gestire in forma associata le 9 funzioni fondamentali previste dal Dl 78/2010. Lo ha previsto il Dl 210/2015 (cosiddetto “Milleproroghe”

Milleproroghe, l’addio alla discarica slitta al 29 febbraio 2016
Nuova proroga al 29 febbraio 2016 per la possibilità di smaltire in discarica rifiuti speciali e urbani con Pci > 13.000 kj/kg: lo ha previsto il Dl 30 dicembre 2015, n. 210 (cosiddetto “Milleproroghe 2016”) in vigore dal 30 dicembre.

Sicurezza sul lavoro, da marzo 2016 incentivi per imprese
Sulla Gazzetta ufficiale del 21 dicembre 2015 è stato reso noto un avviso pubblico per incentivi alle imprese interessate ad interventi di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Valter Lupetti

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Valter Lupetti

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