Visto che Michele nel suo editoriale ci ricordava che in questi giorni i principali comuni della Valdichiana dovrebbero nominare i membri delle nuove Giunte Comunali e di conseguenza distribuire le deleghe, mi permetto di fare un appello al riguardo ai nuovi Sindaci. Il costo dell’energia elettrica è un grosso problema, sia per le famiglie che per le imprese del nostro paese, le quali stanno vivendo una grave crisi economica ed è elemento determinante per la mancata crescita economica ed il mancato miglioramento generale delle condizioni di vita dei cittadini. Pertanto la produzione di energia a basso costo, rappresenta una delle maggiori sfide che l’umanità nel suo complesso si trova a dover affrontare ora e nei prossimi anni, soprattutto in considerazione della necessità di dover far fronte ai cambiamenti climatici in atto e futuri.
In questo quadro, la conoscenza delle fonti naturali, alternative e rinnovabili che si possono utilizzare per produrre energia elettrica a basso costo per autoconsumo (familiare o aziendale) e quella dei contributi che i vari enti (Comunità Economica Europea, Governo e Regioni) mettono a disposizione di famiglie ed aziende, può senz’altro fornire un contributo determinante a soddisfare lo sviluppo di queste tecnologie nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini evitando così la nascita di comitati spontanei di cittadini o prese di posizioni da parte di associazioni la cui origine è da ricercare prima di tutto nelle mancanze di chi amministra e della politica stessa.
Per questo invito le Amministrazioni Comunali della Valdichiana ad organizzare, a livello singolo o associato, appositi sportelli (con aperture settimanali o quindicinali) dove con il proprio personale o con quello messo a disposizione da altri enti (Ufficio ambiente Provinciale, Regione o Collegi ed Associazioni di liberi professionisti) si possa essere in grado di dare ai cittadini tutte le necessarie informazioni in merito.
L’altro suggerimento che mi permetto di ricordare è quello legato alla sfruttamento dei fondi comunitari. Questa difficoltà, tante volte ricordata anche dal presidente del Consiglio Renzi, rallenta la realizzazione di quelle opere pubbliche necessarie al buon vivere dei cittadini oltre che l’occupazione e lo sviluppo. Consapevole che le amministrazione comunali, gravate dal blocco delle assunzioni e del mancato turn-over sono sempre meno in grado di conoscere e realizzare quei progetti necessari per poter attingere ai finanziamenti comunitari, governativi e regionali, perchè non mettere in comune le risorse (tecniche) per conoscere, seguire e realizzare quei progetti necessari per realizzare opere che magari vanno anche al di là dei confini territoriali dei singoli comuni?