Parco eolico di Talla, nei primi 3 mesi prodotti 142.644 kWh di energia pulita
Evitata l’immissione in atmosfera di 67 tonnellate di CO2. Nei primi tre mesi di attività il parco eolico di Talla (Arezzo) ha prodotto 142.644 kWh di energia elettrica evitando l’immissione in atmosfera (rispetto ai combustibili fossili) di 67 tonnellate di CO2.
Come previsto da cronoprogramma, il parco è entrato in funzione alla fine del mese di dicembre non appena terminati i lavori di allestimento e assemblaggio dei 4 aerogeneratori. La potenza nominale di ogni singolo impianto (4 totali) è di 200 kW con una capacità produttiva di 400.000 kWh/anno. Secondo una stima, l’energia elettrica ceduta alla rete elettrica nazionale in un anno sarà di circa 1.600.000 kWh/anno, pari al fabbisogno medio annuale di circa 760 famiglie (utenze domestiche). Gli aerogeneratori, prodotti dall’azienda francese Vergnet, rientrano nella categoria “mini eolico”. Il progetto per la produzione di energia pulita di Talla è stato condiviso dalla società Csai, Sta, Bioecologia e Sienambiente.
La Settimana della Bellezza, per raccontare il meglio del nostro Paese
Il Paese che Legambiente vuole far riscoprire e valorizzare dal 5 al 13 aprile con la Settimana della Bellezza «è l’Italia che fa ben sperare, è quella che si sforza di non perdere il senso di appartenenza e che ama difendere, creare e valorizzare la sua grande bellezza, orgoglio e simbolo di un Paese tra più amati e visitati al mondo». Raccontare l’Italia che unisce l’innovazione e l’occupazione, l’economia con la solidarietà, la qualità della vita con il miglioramento ambientale. Sono centinaia i cantieri di bellezza aperti in tutto il Paese: adozioni di monumenti e spazi urbani, azioni di solidarietà fra cittadini, iniziative di ripristino e riqualificazione ambientale, nuovi servizi per la qualità della vita, laboratori di arte, educazione e cultura, forme di nuovo commercio e molto altro. Molti di questi cantieri saranno raccontati durante la Settimana della bellezza con una serie di iniziative. Per questo Legambiente ha indetto il Premio sterminata bellezza, per raccogliere idee e esperienze che producono nuova bellezza, perché la sfida sta nel guardare al futuro e porsi degli obiettivi “sterminati” in quanto ricchi di opportunità e capacità di generare virtuosismi all’insegna della bellezza. La seconda edizione dell’iniziativa, ideata e organizzata dall’associazione ambientalista, prevede eventi suddivisi in tre grandi gruppi: 1) bellezza dei luoghi con appuntamenti per conoscere meglio il territorio in cui si vive; 2) la bellezza dell’arte che propone uno stretto connubio tra territorio e arte; 3) la bellezza dei gesti legata al senso civico e all’impegno concreto, tanti eventi culturali che uniranno il Nord e Sud del Paese per raccontare le qualità ambientali, culturali e sociali del nostro Paese e far conoscere la bellezza dei luoghi, dell’arte e dei gesti. Il “Premio Sterminata Bellezza”, per «Far emergere e valorizzare esperienze e persone che hanno dato vita a nuova bellezza guardando al futuro del nostro Paese». Il bando, articolato in due sessioni, sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito di Legambiente ed è rivolto a pubbliche amministrazioni, enti pubblici, fondazioni, imprese no profit, low profit, profit, cittadini italiani e stranieri, in forma singola o associativa, residenti o domiciliati in Italia che abbiamo compiuto i 18 anni di età.
Seminario formativo: COSTRUIRE IN BIOEDILIZIA ad Arezzo Fiere e Congressi – Sala 2 polifunzionale – Via Spallanzani, 23 – Arezzo. Arezzo apre le porte alla sostenibilità ambientale con il seminario formativo gratuito “Costruire in Bioedilizia”, in programma venerdì 11 Aprile 2014 presso Arezzo Fiere e Congressi alle ore 14.30. Il seminario è patrocinato dall’Ordine degli Ingegneri di Arezzo, e il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Arezzo, con il contributo di Helios Service Srl Energie Rinnovabili e BioStyleHouse Srl. I professionisti del settore, architetti, ingegneri e geometri, desiderosi di partecipare ad un campo in pieno sviluppo, sono invitati nel pomeriggio dedicato alla costruzione della casa in bioedilizia, il sistema di progettazione e costruzione per la sostenibilità ambientale. Obiettivo del seminario, la conoscenza e l’approfondimento dei sistemi e le strutture a risparmio energetico ed energie rinnovabili: costruttivi a telaio con il legno; i materiali ecologici e gli isolanti naturali; le fasi di progettazione integrata; i sistemi costruttivi a massa; il risparmio idrico e i sistemi di fitodepurazione; impianti elettrici e fotovoltaici; impianti termici e idrici. Il valore aggiunto del seminario, è l’incontro diretto tra professionisti del settore bioedilizio e gli esperti presenti. Intervengono i relatori come da programma: Massimo Arquilla, Ufficio Tecnico BioStyleHouse Strutture. Gianpaolo Stringa, Esperto Sistemi e Materiali Naturali. Fausto Altavilla, Esperto Impianti a Risparmio Energetico ed Energie Rinnovabili. Il programma si suddivide in tre parti, con un coffee break offerto ai partecipanti. Il seminario offre la possibilità di accreditamento per gli ordini professionali. Per informazioni e iscrizioni: helios.bioedilizia@libero.it
Aderisci anche tu al manifesto di Kyoto Club sui bioshopper
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La mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente
Officinae Verdi, l’Energy Efficiency Company nata dalla joint venture UniCredit – Wwf Italia, ha elaborato una mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente, e dal primo indicatore emerge che «sono Piemonte, con 250 milioni di euro (il 13% di 2 miliardi di euro di finanziamenti monitorati), Umbria, con 53 milioni di euro su 576 milioni (il 9%) e Marche, con 54 milioni di euro sul totale di quasi 600 milioni di euro (9%), le tre Regioni che hanno destinato la quota maggiore di finanziamenti europei all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili». Secondo i dati del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del ministero dello sviluppo economico, la cifra destinata a questo tipo di impianti in Italia ammonta a 2,1 miliardi di euro per 5.802 progetti su tutto il territorio nazionale. Il rapporto sottolinea che «Ad oggi, ancora in 10 Regioni ci sono finanziamenti in corso per la promozione di efficienza energetica e utilizzo dell’energia sostenibile, con il 2015 come termine ultimo per spendere le risorse residue dei fondi strutturali: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto». Il record è nel Lazio con con 50 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese per l’uso efficiente delle risorse energetiche e la produzione da fonti rinnovabili. Seguono Abruzzo con oltre 44 milioni di euro e Veneto con 39 milioni di euro. Per le imprese delle regioni “convergenza” Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, dal prossimo 23 aprile ci sono 100 milioni di euro complessivi. Le regioni più vistose dal punto di vista normativo sono Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Puglia, che si sono dotate di leggi che rendono obbligatori interventi di efficienza energetica, uso di energia da fonti rinnovabili e certificazione energetica degli edifici. Lazio e Umbria hanno introdotto obblighi sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ma non prevedono parametri di efficienza energetica, né controlli in caso di mancata certificazione energetica. Veneto, Toscana, Campania, Calabria e Marche hanno emanato Linee Guida per l’edilizia sostenibile, che devono essere adottate dai regolamenti comunali per entrare in vigore. Le altre Regioni si limitano a dare semplici indicazioni sullo sviluppo delle fonti rinnovabili (fonte Rapporto Efficienza Energetica Enea 2013).Officinae Verdi fa tre esempi: Una scuola di medie dimensioni, che consuma 335 MWh annui tra riscaldamento invernale, illuminazione e uso di acqua calda sanitaria, pari ad una bolletta energetica di 35.000 euro/anno, grazie ad un investimento di 95.000 euro per effettuare la riqualificazione della centrale termica, l’installazione di un impianto solare termico e la sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle a LED, ottiene un risparmio in bolletta del 34%. Il risparmi o energetico generato e la valorizzazione in Titoli di Efficienza energetica per 15.600 euro/anno per 5 anni, permettono un rientro dell’investimento in 6 anni. In un impianto sportivo, la riqualificazione della centrale termica, l’installazione di un impianto solare termico e l’adozione di un sistema di illuminazione a LED, consente ad un impianto che spende per l’energia elettrica e termica 60.000 euro/anno, un risparmio del 25% (la bolletta passa a 45.000 euro/anno). L’investimento iniziale, di 115.000 euro, grazie al risparmio in bolletta ottenuto e alla sua valorizzazione in Titoli di efficienza energetica pari a 18.500 euro/anno per 5 anni, rientra in 6 anni. Un hotel di medie dimensioni, dove la bolletta energetica annuale (luce + gas) ammonta a 195.000 euro, la riqualificazione della centrale termica e di quella frigorifera l’installazione di cogeneratore per la contemporanea produzione di energia elettrica, calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria, consentono un risparmio in bolletta del 35% (la bolletta passa a 127.000 euro/anno). L’investimento iniziale di 275.000 euro, grazie al risparmio energetico generato e alla valorizzazione in Titoli di efficienza energetica per 77.000 euro/anno per 5 anni, rientra in 4 anni.
Sì del Parlamento europeo alla riduzione della rumorosità dei veicoli
Secondo l’Oms nell’Europa occidentale la rumorosità del traffico causa ogni anno la perdita di oltre un milione di anni di vita in buona salute. Oggi il Parlamento europeo ha votato a favore della proposta della Commissione Ue, presentata nel dicembre 2011, per ridurre la rumorosità dei veicoli. Secondo quanto approvato dagli europarlamentari «I valori limite di rumorosità saranno quindi ridotti di 4 dB(A) per le autovetture, i furgoni, gli autobus e i pullman; per gli autocarri di 3 dB(A). Complessivamente, questi provvedimenti ridurranno l’inquinamento acustico dei veicoli del 25% circa». L’Organizzazione mondiale della sanità calcola che nell’Europa occidentale il rumore del traffico causi ogni anno la perdita di oltre un milione di anni di vita in buona salute. Ridurre il rumore del traffico è perciò essenziale per migliorare la salute e la qualità della vita dei cittadini europei. La proposta di ridurre la rumorosità dei veicoli riguarda auto, furgoni (veicoli commerciali leggeri), autobus, autocarri leggeri e pesanti e pullman. La proposta prevede anche la possibilità di munire i veicoli elettrici e i veicoli ibridi elettrici di Acoustic Vehicle Alerting Systems, che permetteranno l’uso di dispositivi di generazione del suono solo se adeguati, contribuendo così anche a un’armonizzazione della tecnologia applicata. Dopo un periodo transitorio di 5 anni, la loro installazione sarà obbligatoria su tutti i veicoli elettrici ed elettrici-ibridi. Cosa che farà aumentare la sicurezza stradale e aiuterà indubbiamente ad evitare investimenti e incidenti stradali.
Industria a km zero: in Toscana la valorizzazione del «ciclo del riciclo»
Una nuova politica industriale deve incentivare la rinnovabilità della materia, così come ha fatto con l’energia rinnovabile. Più di cinque anni di crisi hanno evidenziato come il manifatturiero sia indispensabile per stabilizzare le economie moderne e sottrarle alla dittatura della speculazione finanziaria. E se l’Unione europea con l’Industrial compact si è data l’obiettivo di riportare la percentuale del Pil industriale dal 15 al 20%, la Toscana ha l’opportunità di centrare questo obiettivo grazie al riciclo di materia, che nella nostra Regione è già una realtà per molti materiali, tra cui anche le plastiche eterogenee delle raccolte differenziate, che dall’estate scorsa vengono riciclate nell’impianto di Pontedera della Revet Recycling. Il granulo ottenuto riciclando queste plastiche miste è poi utilizzato dagli stampatori di manufatti plastici, che solo nella nostra regione sono più di 600. A queste aziende era rivolto il convegno di stamani “L’industria della plastica in Toscana tra materie prime e riciclo”, che si è svolto nella sala Pegaso della Regione Toscana.
Italia No Ogm: il 5 aprile in piazza per firmare il “referendum” sul cibo transgenico
La task force invade la rete e le piazze Per il futuro del cibo italiano e la qualità dell’agricoltura italiana scegli tra:
ITALIA OGM – se vuoi portare a tavola alimenti transgenici.
ITALIA NO OGM – se vuoi portare a tavola prodotti non Ogm, biologici, tipici e di qualità.
Fermare gli Ogm dipende da te! ricorda Legambiente nel suo opuscolo informativo sugli organismi geneticamente modificati, per fare chiarezza sulle cose da sapere. Eccone cinque: Il cibo transgenico è in vendita anche qui in città? Sì. In Italia è proibito coltivare OGM, ma non venderli. I cibi che ne contengono più dello 0,9% devono riportarlo in etichetta. Quindi basta leggere l’etichetta per evitare gli OGM? No. Purtroppo le etichette di salumi, carni, uova, latte, latticini e tutti i derivati da animali alimentati con mangimi OGM, non contengono informazioni relative alle filiere di produzione. Alcuni sostengono che in Italia piante transgeniche si coltivano da molti anni. E’ vero? No. Gli alimenti transgenici non sono ammessi nel nostro Paese. Li importiamo come mangimi per gli animali….e la fame nel mondo? Gli studi economici della FAO dimostrano che negli ultimi 15 anni, mentre gli OGM si sono diffusi nel mondo, la produzione alimentare non è aumentata. E quindi… cosa facciamo? Chiedi che in Italia venga garantito il divieto di coltivazione di OGM. E, se possibile, acquista prodotti biologici certificati. Occhio alla spesa! Occhio alla salute!
Il circolo vizioso degli Ogm: a un anno dall’Expo 2015, l’Italia non può caderci
Negli Usa chi ha acquistato sementi brevettate (il 73% del totale) deve per contratto continuare a farlo, a costi crescenti. E’allarme Ogm, a un anno da Expo 2015, l’appuntamento che farà del nostro Paese la capitale mondiale dell’alimentazione. Consumatori, ricercatori, agricoltori, in rappresentanza di milioni di cittadini si mobilitano in attesa di una sentenza che può cambiare – oltre al cibo e all’ambiente – anche la nostra economia. Il prossimo 9 aprile, infatti, il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais MON810. Se il ricorso fosse accolto, si rischierebbe di aprire la strada a semine incontrollate di colture geneticamente modificate. Tutto il comparto agricolo ne risulterebbe gravemente compromesso: un colpo durissimo per i nostri prodotti, il “made in Italy”, le produzioni biologiche, le esportazioni e per la libertà di scelta dei cittadini. La Task Force “Per un’Italia libera da Ogm”, composta da 39 associazioni, lancia un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al governo perché emani con effetto immediato un decreto contro le semine Ogm e, a partire dal semestre italiano, si impegni in sede europea a elaborare finalmente una chiara iniziativa per impedire coltivazioni geneticamente modificate nel continente, un’area del pianeta preservata finora dalla pressione dei cittadini e dalla mobilitazione delle associazioni agricole, del biologico, ambientaliste e consumeriste.
Solar Power Station, la centrale elettrica fotovoltaica portatile
Pannelli fotovoltaici flessibili e generatori di energia con accumulo: arriva la Solar Power Station, una piccola centrale elettrica portatile pensata per la montagna, gli sport estremi e le condizioni di emergenza. Si tratta di un’idea realizzata dalla fiorentina Tregoo, la Business Unit del gruppo En-eco, e consentirà di produrre tutta l’energia per la ricarica dei dispositivi necessari a vivere in sicurezza il viaggio o l’esplorazione in montagna. Pesa 1,8 chilogrammi, quindi facilmente trasportabile, ed è realizzata accoppiando generatori di energia con accumulo e moduli fotovoltaici mono cristallini flessibili, sottili e leggeri. Realizzati in tecnopolimeri termoplastici, grazie all’assenza del vetro e della cornice sono otto volte più leggeri dei pannelli rigidi in silicio e hanno uno spessore ridotto a 1,7 millimetri. Inoltre garantiscono un’efficienza triplicata rispetto ai pannelli flessibili in silicio amorfo e i materiali plastici con cui vengono realizzati sono interamente riciclabili. Solar Power Station è pensata per gli amanti degli sport estremi e in solitaria, per chi ama le regate o i viaggi in barca e per gli appassionati della montagna e dei safari, grazie alla disponibilità di una fonte di energia pulita per ricaricare dispositivi GPS, satellitari, cartografi, chartplotter, radio, vhf e tutta la strumentazione necessaria per missioni outdoor, compresi smartphone, pc e tablet.
Il clima a tavola: per tagliare i gas serra dobbiamo ridurre la produzione di formaggi e carne
Quella di manzo e agnello è la più “costosa” per il clima. Le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione alimentare possono minacciare gli obiettivi internazionali dell’Unfccc di limitare il global warming a 2 gradi Celsius in più. A dirlo è la ricerca “The importance of reduced meat and dairy consumption for meeting stringent climate change targets”, della svedese Chalmers University of Technology, pubblicata su Climatic Change.Attualmente le emissioni di CO2 prodotte dall’industria energetica e dei trasporti rappresentano la quota maggiore dell’inquinamento climatico, ma lo studio della Chalmers dimostra che l’eliminazione di queste emissioni non garantirebbe di stare al di sotto del limite di “non ritorno” fissato dall’Unfccc, dato che le emissioni dell’agricoltura minacciano di continuare ad aumentare insieme alla crescita del consumo globale di carne e prodotti lattiero-caseari. Se non viene affrontato il problema delle emissioni agricole, il protossido di azoto proveniente dai campi coltivati e il metano delle emissioni del bestiame potrebbe raddoppiare entro il 2070 e questo da solo renderebbe impossibile rispettare i già più che problematici obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti.
Oxfam: «Il taglio delle emissioni è fondamentale per combattere la fame»
Negli ultimi 3 anni i paesi poveri hanno ricevuto solo il 2% dei finanziamenti necessari per adattarsi al clima che cambia. I cambiamenti climatici non sono una minaccia distante e futura per la sicurezza alimentare, ma una realtà con cui fare i conti da subito, avvertono gli esperti dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) nella seconda parte del Quinto Rapporto pubblicato oggi a Yokohama, che servirà da base ai negoziati sul clima. In un mondo dove si conta un miliardo di persone che soffrono la fame, i cambiamenti climatici già ora sono causa di mancanza di cibo per milioni di famiglie. Impossibile quindi un’inversione di rotta, senza un’azione urgente su adattamento e riduzione delle emissioni di gas serra.
Il sole in una stanza: riprodurre la luce naturale adesso è possibile
Coelux, il progetto di una spin-off italiana finanziato dall’Unione europea, arriverà sul mercato a fine anno. Immaginate di trovarvi seduti in una stanza senza finestre, ma con la sensazione che vi splenda in volto la luce del sole. Questo è quanto promette Coelux, un progetto finanziato dall’Unione Europea che riproduce nell’architettura indoor gli effetti fisici e ottici della luce in natura, simulando la diffusione e la trasmissione dei raggi solari attraverso l’atmosfera. Un fenomeno di cui si è dimostrato l’effetto positivo sul comfort e sul benessere percepiti in ambienti chiusi e seminterrati. Attraverso l’integrazione della tecnologia LED a risparmio energetico di ultima generazione con un sofisticato sistema ottico che impiega materiali nanostrutturati, Coelux offre soluzioni per finestre high-tech, la cui innovazione non si limita alla potenziale rivoluzione nel settore dell’illuminazione e del design, ma si esprime anche attraverso la capacità di moltiplicare il benessere dei cittadini, dentro e fuori dai confini dell’UE. Ecco come funziona. Coelux associa tre elementi essenziali: sistema LED di ultimissima generazione in grado di riprodurre lo spettro della luce solare; ottiche sofisticate per ricreare la sensazione di distanza tra “cielo” e “sole”; materiali nanocompositi, per replicare compiutamente, in pochi millimetri di spessore, i processi diffusivi di Rayleigh che avvengono nell’atmosfera. I tre elementi sono incorporati in una finestra high-tech, che offre una vasta gamma di opportunità e possibili ambientazioni in architetture indoor. Gli utenti possono scegliere fra le tre tipologie di luce impostabili su Coelux: nordica, mediterranea e tropicale. Al progetto di ricerca Coelux sono stati destinati 2,5 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea, nell’ambito del 7° Programma Quadro.
Smart City, importante novità per la città di Trento
Presentato in collaborazione con Legambiente l’innovativo progetto Smart City di Massimo Micheli dedicato alla città di Trento. Lo scopo primario è rendere la città motore della mobilità sostenibile trentina e fare in modo da creare un network sostenibile che dia impulso all’economia locale; colleghi aziende locali che, aderendo all’iniziativa, saranno abilitate a rilasciare ‘buoni sostenibili’ ai propri dipendenti con enti locali erogatori di servizi green in cui verranno spesi i buoni. Il progetto non si propone un orizzonte temporale di breve termine, ma dichiara la sua sostenibilità per almeno 3 anni. Sono state pianificate, infatti, attività di manutenzione e monitoraggio, da un lato, degli impianti costruiti per generare energia sostenibile, dall’altro, dei veicoli impiegati per il car pooling. La fonte di energia sostenibile che verrà sfruttata non è stata scelta a priori ma valutata dando priorità a fonti di energia locali e individuata dopo aver passato in rassegna le diverse alternative e i rispettivi costi: energia proveniente da fonti rinnovabili locali, energia elettrica da biomasse e fotovoltaico o biocarburi. Sulla base di questa decisione, inizierà la fase di definizione delle caratteristiche tecniche e tecnologiche dei veicoli usati per il car pooling. L’azione successiva sarà mettere tutto in pratica partendo dalla realizzazione delle infrastrutture, ad esempio, nel caso in cui fosse scelta la tecnologia fotovoltaica, verrebbero costruiti impianti fotovoltaici per l’alimentazione delle flotte di auto elettriche del car pooling.