Ambientiamoci: novità importanti in tema d’ambiente

{rokbox title=| :: |}images/stories/ambientiamoci.jpg{/rokbox}DALLA REGIONE UNO STOP AL FOTOVOLTAICO A TERRA… E LA CENTRALE A CORTONA (MALALBERGO)?
La Regione Toscana stringe le maglie sull’installazione a terra di impianti fotovoltaici superiore ai 200 KW proponendo di bandirli dal territorio regionale. I pannelli, secondo quanto sembra l’indirizo della Giunta, potranno essere realizzati per l’autoconsumo, sopra i tetti delle case e dei capannoni. A stabilirlo è una Delibera della Giunta Regionale Toscana che il Consiglio dovrà discutere entro il mese di Gennaio.

Se il Consiglio Regionale si esprimesse a favore della Delibera il divieto scatterebbe immeditamente e avrebbe valore, pare, anche per le richieste di grandi installazioni già presentate ma non ancora approvate. Cambierebbe qualcosa per il maxi-impianto cortonese di Malalbergo? Sembra di no, anche se il ‘divenire’ normativo a questo punto autorizza qualche dubbio. Le motivazioni addotte dalla Giunta a sostegno di questa scelta, che già ha ricevuto l’apprezzamento di alcune associazioni di categoria dell’agricoltura, sono quelle dell’alterazione che questo tipo di impanto comporta al paesaggio e soprattutto l’eccessiva sottrazione di terreno all’agricoltura. In Toscana, regione che fino ad oggi conta una ventina di impianti di poca estensione (in media due ettari) nel pisano, nell’aretino e nel grossetano, con questa proposta ci si allineerebbe agli indirizzi nazionali coniugando lo sviluppo del fotovoltaico con la valorizzazione del territorio.

I COMUNI LANCIANO L’ACQUA “OO” E LE AZIENDE DELLA MINERALE….. NON DORMONO
I principali comuni italiano lanciano, attraverso i gestori delle risorse idriche, la distribuzione gratuita dell’acqua 00 cioè senza la bottiglia di plastica a perdere e senza consumo di petrolio per il suo trasporto, e ciò ‘smuove’ anche le aziende che producono acqua minerale in bottiglia. Il progetto Ferrarelle per il recupero ed il reimpiego delle bottiglie di plastica denominato “Bottle to Bottle” prevede il recupero diretto ed il reimpiego di ben 40.000 tonnellate di plastica ogni anno; la Riardo invece, storica azienda del casertano, pochi giorni fa ha inaugurato il parco sorgenti in collaborazione con il F.A.I.; l’azienda Sant’Anna usa la BioBottle, bottiglia ricavata dalla fermentazione degli zuccheri delle piante mentre per il trasporto utilizza soltanto la rotaia, la movimentazione delle merci nel magazzino è gestita da robot a guida laser elettrici e vengono usati anche robot fasciatori per l’imballaggio. Ma non è tutto, dopop averlo testato nei principali supermercati veneti, il progetto Acqua San Benedetto, oggi si allarga all’intera penisola si tratta di recuperare direttamente le bottiglie di plastica dal rivenditore attraverso il “vuoto a rendere” inoltre l’azienda ha anche ridotto il peso delle sue bottiglie utilizzando l’Easy Pet. 

UN AIUTO PER IMMAGAZZINARE L’ENERGIA
Batterie ecologiche al sale per alimentare la mobilità sostenibile e le fonti rinnovabili. Nascerà nelle prossime settimane nello stabilimento Fiamm di Almisano (VI) la prima isola energetica in Europa, connessa alla rete e regolata da accumulo. Alla base dell’impianto ci saranno le batterie che avranno la funzione di immagazzinare energia e cederla alla rete elettrica quando serve, superando così i problemi di produzione legati ai fattori climatici o semplicemente all’alternarsi del giorno e della notte. Applicando queste batterie a qualsiasi impianto di produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento di fonti alternative, gli accumulatori al sale, creano isole di energia autonome, efficientio dal punto di vista energetico

IL SOLARE TERMICO E’ INSUFFICIENTE
Le potenzialità del solare termico non vengono valorizzate, ma i margini di evoluzione di questa tecnologia a fonte rinnovabile sono praticamente sconfinati. In Europa la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha superato la soglia del 15% e l’Italia è in linea con il trend europeo; infatti nel 2009 la produzione ha coperto il 18% del consumo interno lordo di elettricità e di questo il 72% è costituito dall’energia idroelettrica, il 10% da biomasse e rifiuti biodegradabili, il 9% dall’eolico, l’8% dal geotermico e soltanto l’1% dal solare. Credo che margini di sviluppo in questo settore ce ne devono essere, il nostro paese produce tecnologia ottima: assorbitori, collettori, boiler solari, centraline di controllo e pannelli termici sono tutti di produzione nazionale e quindi del loro sviluppo potrà sicuramente beneficiarne l’occupazione ed i risparmi delle famiglie.

A PROPOSITO DI AMORE PER L’AMBIENTE…
Che fine ha fatto sulla stampa e nell’opinione pubblica il disastro ambientale provocato dalla fuoriuscita di milioni e milioni di tonnellate di petrolio dal pozzo di proprietà della multinazionale inglese B.P. nel Golfo del Messico? Tutto risolto? Il petrolio fuoriuscito si è dissolto? Oppure i media hanno ritenuto utile non parlarne più visto che tali disastri si possono ripetere su tutti i mari del nostro pianeta?