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Ambientiamoci: arriva la Good Food March

SABATO AL VIA LA “GOOD FOOD MARCH”

Sabato 25 Agosto l’Europa si mette in marcia per dire no allo spreco di cibo. Scarti ed avanzi alimentari in Europa hanno ormai raggiunto il picco del 50% rispetto a quanto prodotto. Con una giornata di azioni contro lo spreco di cibo, prenderà il via Sabato a Monaco di Baviera, la good food march, l’iniziativa che attraverserà l’Europa unendo coltivatori, cittadini e giovani che chiedono una Politica Agricola Comune più sostenibile e giusta.

L’evento si chiama “Teller Statt Tonne” (piatto, non rifiuto) ed è organizzato dall’organizzazione “La mia agricoltura”. Lo scopo dell’evento è sensibilizzare il pubblico sul crescente spreco di cibo che ha ormai raggiunto limiti esagerati. Cifre che risultano ancora più preoccupanti se si pensa che parte di questo cibo non ha neanche mai raggiunto la tavola dl consumatore prima di finire nella pattumiera. I volontari delle varie associazioni sabato prepareranno pasti a base di verdure scartate dai supermercati a causa di piccoli difetti estetici. La marcia di Sabato intende dare voce ai cittadini europei che non vogliono accettare un mondo dominato dall’agribusiness ma chiedono invece un cibo buono, pulito e giusto per tutti. E, dai campi alla tavola, si perdono ogni anno in Italia, mediamente quasi un quintale a testa di cibo, il 16% di ciò che si consuma. Cifre che valgono 13 Miliardi di Euro. E tra le mura di casa  una famiglia italiana in media getta nella spazzatura l’8% di quanto acquistato, senza consumarlo: 42 KG a testa. Negli U.S.A. e in Gran Bretgna le famiglie gettano il triplo. Dai Campi, dagli allevamenti, passando per la trasformazione, distribuzione, ristorazione e consumo, l’industri agroalimentare produce 6 milioni di tonnellate di accedenze (il 17,4% dei consumi annui), di cui il 92% diventa poi spreco. Avanzo che possono essere recuperati e trasformati in risorsa per quell’esercito di milioni di nuovi poveri che avanzano pericolosamente a stento in Italia ed in Europa.

Ci piacerebbe che tale iniziativa sia sostenuta con forza e convinzione, ormai dal prossimo anno, anche dagli enti locali della Valdichiana Aretina  e Senese deliberando atti di giunta e consiglio e dalle varie associazioni del volontariato.

RICICLO… E CHE RICICLO

Dal caffè alla carne. Nel mondo ogni anno vengono immessi in discarica o comunque sprecati circa 13 Miliardi di tonnellate di rifiuti di cibo che invece potrebbero essere recuperati in un mondo più sostenibile. Uno studio della Philidelphia University dimostra come il recupero di rifiuti alimentari derivanti dai ristoranti, bar o mense produce un elemento importante per la realizzazione di materie plastiche, detersivi per bucato e decine di altri prodotti di uso quotidiano. I rifiuti alimentari possono dunque trasformarsi in ricchezza.

BICOMBUSTIBILI, CHE FARE?

La trasformazione della parte zuccherina degli scarti alimentari per produrre energia è ormai nota a tutti. Secondo gli esperti la tecnologia necessaria esiste già: solo il 20% degli scarti generati da foreste e terreni agricoli europei eliminabile dall’ambiente in modo sostenibile sarebbe in grado di coprire metà del fabbisogno di benzina del continente. Non solo, un’altra scoperta afferma che si potrebbe rendere il butanolo molto meno caro da produrre e quindi assai concorrenziale sul mercato dei biocombustibili. l’utilizzo del butanolo come biocombustibile presenterebbe diversi vantaggi: ha un contenuto energetico superiore del 30% rispetto a quello dell’etanolo, di cui è meno volatile, meno infiammabile e si mischia meglio con la benzina.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
Tags ambiente

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