Niente pale, niente pannelli solo estetica in Toscana?
Via le eliche dai crinali dei monti, via i pannelli solari dai campi. Dopo anni di retorica sulle energie alternative, ecco che in Toscana trionfa l’estetico, ovvero l’avversario delle opere pubbliche ma non per il loro inquinamento, per le loro emissioni nocive quanto per il loro impatto visivo. Nella regione guidata dal Enrico Rossi è in corso una dietrofront su impianti energetici? Con il governatore anche l’assessore all’Urbanistica Anna Marson? E la collega Anna Rita Bramerini, assessore all’Ambiente? .
Arezzo insegna
L’esperienza di Arezzo, in tema di gestione dei rifiuti, guadagna un palcoscenico internazionale. E’ stata illustrata a Tolosa, in Francia, nell’ambito del convegno dedicato all’imprenditoria sociale e all’ecogestione dei rifiuti urbani. Oltre ad Arezzo, sono ospitate le città di San Salvador (El Salvador), Callao (Perù), Managua (Nicara a) e Montevideo (Uruguay). E’ l’area metropolitana di Barcellona la capofila del progetto. L’assessore Magi è stata relatrice, alla sessione dedicata alla gestione dei rifiuti nell’ambito del programma di cooperazione decentrata che vede Arezzo capofila del progetto «La Basura Sirve» (La Spazzatura Serve). «Con esso ricorda l’assessore – il Comune di Arezzo, insieme a Oxfam Italia, unisce dal 2004 municipi europei e latino americani sul tema dei rifiuti e sulla sensibilizzazione su riduzione, riciclaggio e riutilizzo. In America Latina è comune il fenomeno dei riciclatori informali, che raccolgono e separano i rifiuti per venderli e avere un’entrata economica utile alla sopravvivenza delle famiglie. Questo progetto li sostiene e li organizza».
Salvi gli impiantisti
Fonti rinnovabili, grazie al decreto rischio sventato per gli impiantisti AREZZO – Confartigianato esprime soddisfazione per il decreto legge in materia di efficienza energetica che, oltre agli interventi sull’ecobonus, consente ad 80.000 installatori di impianti nel settore delle energie rinnovabili di continuare ad operare. Il Governo – sottolinea Confartigianato – ha recepito le nostre sollecitazioni ed è stato sventato il rischio che dal l ° agosto si creassero 80.000’esodati’. Grazie alla nostra battaglia- spiega l’associazione di via Tiziano – il provvedimento varato dal Governo riconosce la qualificazione professionale già acquisita dai nostri installatori in possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo e dell’esperienza maturata in anni di lavoro e imposta dalla legge del 2008 per operare sugli impianti”.
La Toscana: regione più sostenibile d’Italia?
La crisi dovrebbe indurci a prendere sul serio la sostenibilità e convincerci che questa è possibile solo quando le sue componenti – economica, sociale e ambientale – si sostengano a vicenda». I presupposti dello studio La sostenibilità delle regioni italiane, nato nell’ambito dell’associazione Irta Leonardo, sono molto chiari: offrire un indicatore e una guida efficace per una via d’uscita sostenibile alla crisi che ci insegue da ormai cinque anni. Offrendo una classifica delle regioni italiane sulla base di una dettagliata analisi che prende in oggetto ben 66 indicatori, lo studio disegna uno spaccato del Bel Paese che riesce ad andare ben oltre quello che genera il solo studio del Pil, l’indice di “benessere” in assoluto più diffuso. Per elaborare nel modo migliore un indicatore che tenga conto dell’intrinseca complessità di un’analisi di sostenibilità, gli autori dello studio – Tommaso Luzzati economista ecologico e professore associato di Economia politica all’Università di Pisa e Gianluca Gucciardi, allievo della Scuola Superiore S.Anna – spiegano: che il risultato non è una tradizionale classifica. Elaborando 66 indicatori raggruppati in 10 diversi macrotemi (Sviluppo socio-economico, Cambiamento climatico ed energia, Trasporti sostenibili, Consumo e produzione sostenibili, Risorse naturali, Salute pubblica, Inclusione sociale, Cambiamenti demografici), gli autori mostrano «i plausibili piazzamenti di ciascuna regione italiana rispetto al tema della sostenibilità . Nella classifica della sostenibilità delle regioni la Toscana occupa la seconda posizione nel 51% dei casi, la terza nel 26%., possiamo dunque dire che la Regione Toscana occupa il podio della sostenibilità in Italia, oscillando tra il secondo e il terzo posto.
Le tegole con il fotovoltaico integrato
Non è una novità assoluta del settore, ma il nuovo sistema ideato da Wegalux presenta una serie di caratteristiche di cui vale la pena parlare. La tegola ha una struttura a 12 celle, una potenza di 50 Wp ed è dotata anche di un’elevata densità di potenza (7,1 m2/kWp) che consente di ottimizzare la resa energetica dell’edificio. Riprendendo la geometria delle più comuni tegole marsigliesi in laterizio, Penta pesa il 50% in meno rispetto ai tradizionali laterizi e possiede un supporto costruito con un tecnopolimero (Pc-ASA), accoppiato a un modulo in silicio policristallino con un diodo di by-pass che permette una ottimale gestione delle ombre passanti. Grazie a queste caratteristiche, l’impianto fotovoltaico di cui è dotata è altamente performante e, grazie alla calpestabilità, rende agevole le operazioni di pulizia e manutenzione. Infine l’utilizzo di un tecnopolimero di questo tipo, garantisce una maggiore resistenza agli agenti atmosferici e all’invecchiamento causato dai raggi UV.
Ad Arezzo sul tetto che (non) scotta, per un’edilizia più sostenibile
Con i tetti freddi si migliorerà la qualità della vita in città e si risparmierà energia. Un tetto freddo per migliorare la qualità della vita all’interno delle abitazioni ed in città e per risparmiare l’energia della rifregirazione: il progetto si chiama MAIN (MAteriaux INtelligents) ed il comune di Arezzo ne sarà protagonista con la scuola Europea dei Mestieri e con altre città di Italia, Spagna, Francia e Grecia.
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