L’ultima volta che mi sono palesato su questo blog risale a più di tre mesi fa.
Era il 22 febbraio, ed io ero appena tornato dal carnevale di Venezia con un video – ve lo ricorderete, spero – in cui mi divertivo a prendere per il culo alcuni illustri personaggi che girovagavano per la laguna durante quei giorni di follia collettiva.
È passato tanto tempo (non ci lasceremo mai…). Scusate, mi parte in automatico. Volevo dire: chissà dove saranno adesso Jack Sparrow, la donna con il pappagallo Cacàtua, Carlo Cracco, Gesù e tutti gli altri…? Una cosa è certa: accanto a loro, in quel famoso video, c’era sempre un biondo con un naso importante e un ciuffo sbarazzino che faceva il simpatico. Non sono cambiato molto da allora: faccio sempre il simpatico, sono ancora biondo e il naso che fa provincia non si è mosso di un millimetro (spero). Forse l’unica cosa è il ciuffo: quello un po’ meno sbarazzino è. Bando alle ciance, è tornato il Biondo che non impegna dopo tre mesi di latitanza che manco Messina Denaro.
Prima di tutto voglio rendere i miei più rispettosi ossequi al boss, che da circa un mese ci fa godere con il nuovissimo sito di ValdichianaOggi (prendete e leggetene tutti). Sto parlando del magico Lupetti. Ora sì, questo sito è proprio un bell’ambientino.
Un bell’ambientino è stato anche il Festival del Giornalismo di Perugia, dove mi sono recato in qualità di volontario dal 5 al 9 aprile. Pensavo di riuscire a tirarci fuori qualcosa di divertente da pubblicare su questo altalenante blog, ma poi mi sono perso a fare foto con i personaggi e chi s’è visto s’è visto. Solo due cose mi sento di confermare, se mai ce ne fosse ancora bisogno: 1) Pardo ha sempre una fame che lo sbuccia, e 2) se Cruciani si tagliasse i capelli, e li portasse al primo frantoio utile, ne ricaverebbe un litro buono di olio extravergine. Ovviamente l’esperienza è stata molto positiva e piena di soddisfazioni.
Soddisfazioni che non sono arrivate dalla sfera calcistica. Parlo ovviamente per ciò che riguarda le squadre che seguo e per cui faccio il tifo. In seconda categoria la squadra del mio amato paesello non è rientrata nemmeno nei play-off. In Lega Pro la squadra della mia amata città è uscita al primo turno play-off prendersi anche la durissima contestazione (giustissima e sacrosanta) dei tifosi. E in Serie A la squadra più titolata al mondo ha festeggiato per un sesto posto, che la farà entrare in Europa dalla porta del garage. Bene ma non Benassi.
Studi scientifici dimostrano che ognuno di noi, ogni stramaledettissimo giorno, perde in media dalle 3 alle 5 ore in cazzate a causa di generiche quanto indefinite “interruzioni” (dalla mosca che ci svolazza intorno alla catastrofe naturale che ci costringe ad affacciarci alla finestra). Per poi perdersi in cose totalmente inutili come scorrere nervosamente le time-line di Facebook o Instagram a caccia di cazzi degli altri (in senso metaforico s’intende). Oppure leggere questo inutile post in cui si parla di fuffa fritta. Quando invece potremmo dedicarci a qualcosa di più interessante e produttivo come il lavoro, lo studio e la fornicazione, per esempio.
Se avete letto tutto e siete arrivati fin qui, sappiate che avete buttato ai maiali 5 minuti della vostra giornata.
Io ve l’ho detto, poi fate voi.
A presto, fannulloni.