Un sabato pomeriggio alternativo quello appena passato. Al Signorelli di Cortona andava in scena “Rocco e Maria 2012” scritto e diretto dall’amico Albano Ricci e con la partecipazione straordinaria del nostro mitico Paolo Bucci. Già di per sé è una iniziativa encomiabile dato che nasce nel grembo di Gotama, un’associazione culturale fatta di volontari che nel corso di questi anni ha dato ulteriore respiro alla già ricca vita culturale e ricreativa della nostra meravigliosa Cortona.
L’incipit spaventa un po’. Una scena triste e cupa in cui lei, Maria, si dispera per la morte del suo lui, Rocco. E penso: “Oddio adesso sicuramente tocca sorbirmi due ore di pianti angoscianti”. E invece no. Il racconto prende una piega inaspettata. La scena iniziale era in realtà l’ultima in ordine temporale e tutto il resto dello spettacolo è un ritmico susseguirsi di situazioni che cavalcano a ritroso la linea temporale intervallate da surreali quanto spassosi monologhi del defunto Rocco.
Tutto scorre in modo naturale quasi come se la penna dell’autore avesse il potere di rimettere indietro le lancette dell’orologio e di restituire la gioia dei momenti felici, quasi come se lo stesso scrivere fosse la migliore catarsi dal dolore del lutto lasciandoci solo il ricordo delle emozioni della vita che nessuna falce può portarci via.
La spontaneità e l’entusiasmo degli attori coinvolgono così tanto che il desiderio dell’autore diventa il desiderio dello spettatore trasmettendo l’illusione di poter cambiare con lo sguardo il corso degli eventi.