L’Associazione Calcio Sansovino comunica il nome del nuovo allenatore dopo l’esonero di Corrado Pilleddu. Il nuovo mister arancioblu, incaricato di provare il tutto per tutto per far salvare la Sansovino è Santo Mazzullo, quarantaduenne siciliano di Catania, ex calciatore terzino sinistro che in carriera ha militato fra serie C e Promozione, dal mese di marzo di quest’anno ha conseguito il patentino da allenatore a Coverciano.
Mazzullo, guerriero in campo, ma soprattutto capace di far uscire il meglio dai suoi giocatori, queste le sue principali caratteristiche che hanno influito sulla scelta definitiva della società di Via Fiorentina. Negli ultimi due anni Mazzullo era collaboratore di Pierpaolo Alderisi a Trecastagni in Sicilia.
La sua esperienza prevalentemente è nell’importante settore giovanile della Società Trinacria dove spiccano come responsabili tecnici i nomi degli ex giocatori Davide Baiocco e Andrea Sottil, Mazzullo seguiva prevalentemente la formazione Allievi.
La società savinese a nome del suo presidente augura a Mazzullo buon lavoro, nella speranza di ridare vitalità ed entusiasmo alla squadra in questo ranch finale.
Queste le dichiarazioni del nuovo tecnico alla presentazione:
«Sono molto felice della chiamata della società Sansovino, mi immergo in questa esperienza con umiltà ma con tanta determinazione per poter raggiungere una salvezza che adesso sembra disperata”. “Questo è il mio lavoro e tengo a fare bene, la mia prima esperienza è quella vissuta a Catania, dove ho giocato per tre stagioni (dal 1986 al 1989), poi sono passato al Megara ad Augusta, Misterbianco, Catanzaro, Capo d’Orlando e Barcellona. Nel 2002 ho subito un brutto infortunio al crociato che mi ha tenuto lontano dai campi per parecchio tempo. Al rientro ho giocato fra Eccellenza e Promozione nel Nicolosi, Mascalucia e Atletico Pedara. Tranne serie A e B posso dire d’aver giocato in tutte le categorie».
«A livello tecnico mi piace tantissimo come lavora l’ex tecnico del Catania Pasquale Marino. Ammiro il suo collaudato 4-3-3 e, fondamentalmente, prendo spunto dai suoi dettami tecnico-tattici».
Claudio Zeni