Domenica prossima, 4 luglio, al Centro Civico di Abbadia di Montepulciano, alle 10.00, sarà inaugurata una lapide commemorativa che ricorda le vittime civili della frazione durante il ventennio fascista e il passaggio del fronte.
I morti sono quindici, un numero elevato per un piccola comunità che da il senso dell’orrore della guerra.
Le ricerche hanno consentito di individuare tra le vittime i tre giustiziati dalle cosiddette squadracce fasciste tra il 1921 e il 1922 (Bruno e Ottorino Castellani e Angiolo Bernardini); Angelo Montiani e Aldo Pascucci, impiccati dalle SS nel 1944, al Bosco del Pantano; Luigi Cagnacci, il patriota fucilato dai tedeschi nel 1944; Vittorio Bernardini, Pasquina Angiolini, Tullio Bastreghi e Gioconda Fanciulli, uccisi durante la battaglia del passaggio del fronte tra il 29 ed il 30 giugno 1944; Angelo Lorenzoni, Giannino Fanciulli e Maria Giomarelli, mamma di Lorenzoni, saltati sulle mine, e Armida Biancucci e Valentina Duchini, schiacciate in un incidente da un camion militare inglese.
La commemorazione parte dalla pubblicazione nel 2007 del libro di Alessandro Angiolini (oggi Assessore all’Ambiente) “La casa del popolo e la casa del fascio ad Abbadia di Montepulciano”; i risultati, in qualche caso sorprendenti, delle ricerche fecero emergere la volontà di ricordare quei morti con una lapide.
Alla cerimonia sarà presente il Sindaco Andrea Rossi che scoprirà la targa.