L’ ispirazione per il prossimo raid sulla ricerca del lavoro mi è venuta così all’improvviso e come accade il 99% delle volte per merito dei miei amati film anni americani datati. C’è chi di anacronismo vive.
Nel film La grande corsa anno 1965 – questa volta mi sono avvicinata anche troppo per i miei gusti ai nostri tempi – la protagonista femminile Maggie Dubois interpretata dalla bellissima Natalie Wood in panni vittoriani da suffragetta mi ha illuminato sulla via di Damasco o per chi preferisce sul mio divano.
Ora per chi non ha visto questa perla di film con Jack Lemmon, il mio amatissimo Tony Curtis, Peter Falk – meglio conosciuto come il tenente Colombo – la storia è tutta incentrata in una gara automibilistica in giro per il mondo nei primi del ‘900 dove disavventure e ironia camminano a braccetto.
Per poter partecipare alla corsa da cronista la suffragetta Maggie decide di incatenarsi alla porta del bagno del New York Sentinel per ottenere il lavoro, scatendando così le ire del direttore del giornale per nulla intenzionato ad assumerla.
<<Sono una femmina che ha superato l’età della ragione … e e resterò legata a questa porta finchè non diventerò la prima cronista femminile – a me va benissimo essere anche l’ultima – del New York Sentinel… Io mi toglierò le manette quando mi avrete assunta, oserei tutto per i diritti della donna>>.
Una vera e propria arringa dopo la cui conclusione, di diritto è scattata l’ovazione – la mia – l’assunzione e la conseguente pressione – sempre mia – del tasto pause e l’ovvio commento del direttore << Io odio le suffragette >> stile puffo Brontolone.
Insomma altro che Curriculum vitae inviato per e-mail, lettera di presentazione multilingue, amari estremi estremi rimedi oggi come cent’anni fa una donna per emanciparsi e per lavorare deve sempre un po’ forzare il sistema, e in questo caso la porta del bagno degli uomini.
Quindi ora armata di manette non mi resta che decidere su quale testata giornalistica, Valdichiana Oggi esclusa, indirizzare le mie mire da quasi pubblicista e quale direttore convincere che la sua redazione in crisi ha bisogno proprio di me pronunciando le seguenti parole << Io mi batto perchè le donne escano dalla schiavitù di essere sante o serve. Le donne devono emancipare se stesse per poi emancipare gli uomini che si emanciperanno a vicenda sui vari argomenti>> e poi aspettare che le Forze dell’ordine vengano ad arrestarmi per disturbo della quiete pubblica
Un Cv dietro comunque me lo porto, non si sa mai.