E così la PowerCrop ha presentato ufficialmente il progetto di riconversione dell’ex zuccherificio Sadam in inceneritore (perché questo è il vero nome…e non centrale) a biomasse. A parte la furbesca localizzazione a Poggio Ciliegio – sull’uscio di casa di un altro comune e sulla quale avremo occasione di tornare al momento opportuno per scovarne le ambiguità – quello che ci preme sottolineare è che un impianto a combustione di tali esagerate dimensioni spazzerà via in un colpo solo tutte le caratteristiche peculiari di quella meravigliosa zona della Valdichiana: gli allevamenti di qualità, l’agricoltura di pregio con i rispettivi marchi DOC-DOP-IGT e gli agriturismi subiranno – a nostro parere – un danno tremendo da un’industria insalubre ed altamente inquinante che sfregerà per sempre l’immagine della nostra vallata.
Immaginatevi un via-vai continuo di camion a gasolio che porteranno nel sito ogni anno 50.000 t. di girasole – pari a circa 25.000 ettari di terreni – ubicati ad una distanza media (media…) di 150 km in linea d’aria, corrispondenti – con correzione per tortuosità – a 300 km…altro che filiera corta di 70 km! Le 50.000 t/a saranno poi trasformate in 20.000 t/a di olio ed in 30.000 t/a di panello secco: l’olio verrà bruciato con un rendimento energetico non oltre il 40%, mentre il panello sarà incenerito (con l’aggiunta di 10.000 t. di granella di mais) con un rendimento energetico di circa il 27%: sono proprio queste scarse percentuali che fanno definire l’impianto della PowerCrop un inceneritore e non una centrale. Senza i vergognosi e famosi incentivi che favoriscono questo tipo di industrie e che distorcono il mercato, i capitani coraggiosi che s’imbarcano nell’impresa scapperebbero a gambe levate!
Ma una cosa la promettiamo solennemente, senza se e senza ma: essendo noi ferocemente contrari a tale tipo di riconversione (la legge 81 prevedeva di presentare almeno 3 ipotesi alternative di riconversione, che avrebbero comunque risposto al sacrosanto diritto dei lavoratori ex Sadam ad essere reintegrati al lavoro ed anzi di creare ulteriore lavoro “pulito”) faremo di tutto – proprio di tutto – per impedire la concretizzazione di uno scempio di tal fatta!
La Federazione Provinciale di Arezzo di Rifondazione Comunista
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