La campagna elettorale per le elezioni primarie del centro sinistra è ormai entrata nel vivo e il 25 novembre prossimo le urne si apriranno per decidere quale sarà il candidato di coalizione. Siamo consapevoli che ci troviamo a vivere in un periodo difficile, in un momento economico drammatico che insieme alla grave crisi di moralità della classe politica sta portando molti elettori a perdere le speranze e a decidere di non votare. È ora di invertire questo trend e riprenderci i nostri diritti.
Il voto è un esercizio di democrazia e dobbiamo tutti ricordarci che è anche e soprattutto attraverso il voto che i cittadini hanno la possibilità di far sentire la propria voce.
Il PdCI aretino e il suo segretario Giancarlo Cateni vogliono quindi lanciare un appello a tutti i propri elettori e simpatizzanti perché anche questa volta scelgano di andare a votare per esprimere la propria preferenza. L’astensione finisce sempre per avvantaggiare l’arroganza di pochi contro lo scoraggiamento dei più onesti.
Ci teniamo altresì a ricordare che la partecipazione alle elezioni primarie del centrosinistra è stata votata e approvata al congresso nazionale del PdCI e quindi inserita nel documento programmatico del partito che si impegna in toto a rispettare questa decisione.
Oltre ad invitare al voto secondo coscienza, il PdCI vuole allo stesso tempo prendere una posizione chiara: Matteo Renzi non è la soluzione. Anzi, siamo convinti che si tratti di un ennesimo stratagemma della destra conservatrice di tornare al governo, per di più facendolo dal cuore della sinistra. Questo è inaccettabile. Le idee di Renzi non rispecchiano il riformismo democratico che dovrebbe caratterizzare il programma della coalizione di sinistra, ma l’esatto contrario. In questo momento di profonda incertezza, per guidare il Paese ci vogliono una personalità credibile e programmi concreti che guardino ai più svantaggiati. Renzi non rispecchia queste necessità.
Non abbandoniamo i nostri ideali, non lasciamo che il populismo abbia il sopravvento sulla razionalità. Il futuro del paese dipende da ognuno di noi.