L’evolversi della vicenda del rinnovo del CDA di Nuove Acque, in cui è stato riconfermato il segretario provinciale del PdCI Giancarlo Cateni, mi lascia profondamente colpito. Non è certo l’unanimità con cui i sindaci PD si sono assunti la grave responsabilità di dare continuità alla gestione di Nuove Acque come peggior esempio di privatizzazione del servizio idrico a lasciarmi sorpreso. In fondo già immediatamente dopo l’esito referendario denunciammo la strumentalità con la quale il PD si appropriava della vittoria dei referendum del Giugno 2011.
Vittoria a cui con coerenza la FdS ha dato un importante contributo ed il cui impegno è proseguito con la campagna di “obbedienza civile” per chiedere che il voto dei cittadini espresso in quei referendum fosse rispettato
Doveroso è quindi per me, che di coordinare a Cortona il progetto unitario della FdS ne ho accettato il ruolo, intervenire e mettere bene in chiaro alcune questioni.
Innanzitutto trovo inaccettabile il fatto che si sia arrivati ad una simile situazione senza che, né il coordinatore della FdS cortonese né le compagne ed i compagni della nostra sezione, fossero tenuti costantemente al corrente di questi episodi in una fase sicuramente delicata. La nomina di Giancarlo Cateni nel CDA di Nuove Acque doveva essere sicuramente discussa all’interno della FdS di Cortona. Pur nel conservare un rapporto di amicizia con Cateni è assolutamente evidente che tale nomina è assolutamente incompatibile con la politica e lo spirito che animano la FdS. Assolutamente inconciliabile risulta essere la gestione di Nuove Acque, che si rifiuta ostinatamente di adeguarsi all’esito referendario continuando a far gravare sulle bollette dei cittadini la “quota di remunerazione del capitale investito” (che con il voto popolare i cittadini hanno abrogato), con la politica che i comunisti portano avanti per la ripubblicizzazione del servizio. L’acqua per noi non è una merce, è un bene comune.
Compiacersi di aver creato le condizioni per una continuità con la gestione precedente di Nuove Acque è semplicemente un insulto ai cittadini, ai contribuenti, a quei milioni di italiani che dissero chiaramente che sull’acqua non si possono fare profitti. Certi “democratici” ne dovranno rispondere davanti ai cittadini di questo clamoroso colpo di mano.
Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Da parte mia continuerò ad impegnarmi per contribuire ad unire tutte le forze di sinistra, ambientalisti, comunisti. Unire tutti coloro che credono che questo sistema sia palesemente fallimentare e che un’alternativa sia possibile e necessaria! Questo è il pilastro su cui abbiamo costruito la Federazione della Sinistra ed è un punto cardine su cui dobbiamo continuare a credere per tornare protagonisti ed essere alternativi alle politiche monetariste e neoliberiste.
Andrea Mazzeo – Coordinatore FdS Cortona
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