Da un No impostato principalmente sulla collocazione adesso siamo a un No legato al progetto in sè: è la posizione del Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, il cui comune confina con Castiglion Fiorentino. L’idea di Powercrop per la riconversione dell’ex zuccherificio Sadam castiglionese non piace al primo cittadino aretino, che lo ribadisce in una intervista pubblicata stamani dal Corriere di Arezzo.
Il No di Fanfani, “assurdo far crescere piante per poi bruciarle nei forni“, si unisce così alla grande frenata arrivata negli scorsi mesi dall’amministrazione comunale di Castiglion Fiiorentino che approvò un Ordine del Giorno esplicitamente contrario e al generale dissenso espresso anche dai Sindaci della Valdichiana aretina che si riunirono tempo fa in assemblea proprio per approfondire questo tema. Nel frattempo, però, molte cose si sono mosse
Intanto martedì 6 all’Hotel Planet di Rigutino la Power Crop presenterà pubblicamente il progetto del “Polo per le rinnovabili di Castiglion Fiorentino” insieme con lo studio di impatto ambientale; l’azienda Power Crop ha avanzato in Provincia la richiesta di VIA (la valutazione di impatto ambientale) per un impianto che produrrebbe energia mescolando varie fonti rinnovabili: un ciclo a vapore, con caldaia alimentata da residui di semi di girasole e granella di mais; un motore endotermico a ciclo diesel; una caldaia a bio masse che funzionerebbe con l’olio vegetale prodotto da un frantoio e ricavato dalla spremitura del seme di girasole. Infine un impianto fotovoltaico per 600 KWp da posizionare sui tetti. Al progetto presentato in Provincia possono, come da procedura, essere esternate osservazioni.
Cinti, il Presidente di Powercrop, ieri su La Nazione esternava la sua convinzione riguardo alla bontà del progetto per lo sviluppo complessivo dell’occupazione e dell’economia in Valdichiana, ribandendo che esso è in linea col piano energetico nazionale che prevede una sempre maggiore riduzione di produzione di energia da fonti fossili. Cinti chiosava lanciando un messaggio perentorio proprio al Comune di Castiglion Fiorentino “i patti vanno rispettati“
Nel frattempo esistono altre due variabili da considerare: la scadenza degli ammortizzatori sociali, prevista per fine anno con possibilità di ulteriore prosecuzione, e la decisione presa dal comitato interministeriale per il settore bieticolo e saccarifero che ha stabilito la nomina di un “commissario ad acta” per la prosecuzione di quattro progetti di riconversione produttiva di ex zuccherifici, tra cui quello di Castiglion Fiorentino
Proprio sul ruolo di questa nuova figura (il nome dato per “papabile” sulla stampa è stato quello del Prefetto di Arezzo) si pone probabilmente uno dei nodi definitivi della questione, anche se la presa di posizione odierna di Giuseppe Fanfani rappresenta indubbiamente un appoggio forte per tutti i sostenitori del fronte del No