Largo ai giovani!!! In effetti non mancavano le nuove generazioni ieri pomeriggio ad Arezzo Fiere e Congressi per ascoltare Matteo Renzi: appollaiata in un angolo, così da favorire la circolazione dei miei arti inferiori, ne ho visti molti di Under 10 e posso quindi confermare che i giovani all’evento erano presenti, anche se in certi casi addormentati sulle spalle dei genitori. Per il resto si notava un bel po’ di gente di quell’età che così a occhio implicherebbe la rottamazione, giunti probabilmente con l’intento di ascoltare e valutare il programma del candidato alle Primarie che più di tutti prospetta un rinnovamento nella scena politica italiana.
Anche io ero lì per quello… ma ad oggi, l’alba del giorno dopo, io il Programma devo ancora sentirlo
Il Camper alla 65° tappa del Tour ha parcheggiato davanti all’entrata del padiglione destinato al comizio puntuale come un orologio svizzero alle 18.30 e alle 18.35 Matteo Renzi (scortato da Marco Donati, Matteo Bracciali e dal resto dei bodyguard del gruppo di accoglienza aretino) è salito sul palco per iniziare il suo show… ops… volevo dire il suo comizio
Memorabile l’esordio con cui Renzi, forse dopo aver visto la composizione eterogenea della sala, ha puntualizzato che rottamazione per lui non ha niente a che fare con una questione generazionale, ma con l’abolizione dei privilegi della classe politica e pure del finanziamento pubblico ai partiti abrogato con il Referendum del 1993, ma nella pratica reintrodotto con la legge subito successiva sui rimborsi elettorali. In un periodo come questo in cui i finanziamenti alla politica non si sa dove vanno a finire (o forse si sa anche troppo bene…) questa mi pare una proposta allettante per noi comuni mortali che manteniamo una classe politica imponente e costosa come la corte di Versailles nell’epoca dell’ancient regime.
Aldilà di questa proposta e delle 100 euro in più promesse ai lavoratori dipendenti che prendono di stipendio meno di 2000 euro al mese il comizio, ben studiato dal punto di vista comunicativo e di marketing (la canzone dell’estate We Are Young all’inizio è stata la ciliegina sulla torta), mi è sembrato forse più adatto al pubblico dell’oratorio la domenica pomeriggio visto l’utilizzo di spezzoni di film e video (Crozza che imita Renzi, Antonio Albanese – Cetto Laqualunque e perfino un momento di Non ci resta che piangere con Benigni e Troisi) o ispirato a una lezione universitaria, vista la pressante presenza di slides e il fatto che Renzi sia rimasto in piedi, stile Prof.
Va dato atto della grandissima partecipazione e curiosità suscitata e della pungente capacità critica renziana, tra invettive sull’Europa troppo concentrata a trattare di olio e prodotti alimentari, sulla classe politica che pensa troppo alle grandi opere perdendo di vista il quotidiano come le scuole che prima di tutto devono educare ossia Trarre Fuori (battuta rubata secondo me da Tata Lucia di Sos Tata), e risposte alle polemiche riguardo alla presenza nei comitati Adesso! di elettori di destra.
Renzi ha affermato che più che i voti dei delusi del Pdl lui vuole attirare i voti del delusi del Pd e più in generale dei delusi della politica. A questo proposito non posso che dire che “La vita non è un film” e nemmeno una lezione universitaria. I delusi, se si vogliono svagare, vanno al cinema.