Impianti a biomasse ed eolici. Interrogazione di Sgherri. Sgherri: “necessaria l’approvazione in tempi rapidi della normativa regionale su siti non idonei ad ospitarli (ad es. zone DOC, DOP, IGT, IGP) e sul dimensionamento (= < 1 Mw); a tutela di salute, paesaggio, ambiente e per uno sviluppo di qualità”. Vi è la necessità e l’urgenza di arrivare in tempi brevi all’approvazione della normativa regionale che individui i siti non idonei (ad es. zone DOC, DOP, IGT, IGP) ad ospitare impianti eolici e a biomasse, così come già a suo tempo sono stati individuati quelli riguardanti gli impianti fotovoltaici.
Abbiamo notizia che una proposta su questo tema è stata elaborata dalla Regione ed è necessario conoscerne i termini ed tempi di approvazione, accelerando i medesimi. Tutto ciò per evitare il rischio – in una situazione di mancanza di normativa vigente – che si possa arrivare all’autorizzazione di impianti di questo tipo in aree non idonee a tutelare ambiente, agricoltura locale, salute e paesaggio. Rischio paventato anche da associazioni ambientaliste, come la combattiva Associazione Tutela Valdichiana. Impianti come quelli a biomasse devono infatti rispondere a criteri di localizzazione e di dimensionamento tali (piccole dimensioni, al massimo 1 Mw) da assicurare tali tutele, sviluppare virtuose filiere “corte” e certezza di tracciabilità, ecc., che – se ben impostati – contribuiscono ad un’integrazione del reddito delle aree immediatamente limitrofe e ad evitare gli effetti negativi dell’abbandono delle aree boschive. Tutele che non si hanno con impianti ubicati in siti non idonei e di grandi dimensioni, ed anzi si ottengono potenziali effetti negativi per ambiente, salute, agricoltura locale ecc. Così Monica Sgherri, Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi”, spiega le motivazioni e le domande di fondo dell’interrogazione presentata oggi alla Giunta Regionale. Bisogna fare presto – continua Sgherri – a colmare questa lacuna normativa, tanto più alla luce del fatto che – a quanto appreso e su cui è necessario fare le opportune verifiche – sarebbero in itinere richieste di autorizzazioni per impianti a biomasse di grandi dimensioni: tipo quello – enorme – previsto in sede di riconversione dell’ex zuccherificio Sadam di Castiglion F.no, per l’ubicazione del quale si insiste a proporre – nonostante le espressioni sostanzialmente contrarie degli enti preposti – una zona “vergine” e caratterizzata da aree DOC, DOP, IGT, IGP. Proprio su tali punti – conclude Sgherri – uno dei quesiti posti nell’interrogazione riguarda le informazioni su quali e quante siano le richieste di autorizzazione per impianti di questo tipo. L’interrogazione verrà discussa nella seduta del Consiglio Regionale della settimana prossima.