Non c’è regione in Italia che si scopra di più seduti a tavola dell’Emilia Romagna, incontrastata leader del gusto con il suo paniere di 35 tra prodotti DOP e IGP, un infinito patrimonio di tradizioni culinarie e gastronomiche, un’articolata offerta enologica (21 DOC, la più antica DOCG bianca d’Italia e 9 IGT) e “outsider” internazionali del calibro di Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Reggio Emilia, Prosciutto di Parma, Mortadella Bologna, Piadina Romagnola e Lambrusco, solo per citarne alcuni. La migliore occasione per partire alla scoperta di questa terra e dei suoi sapori unici? E’ tra settembre e dicembre, seguendo gli eventi del “Wine Food Festival”, calendario enogastronomico regionale (promosso dagli Assessorati regionali al Turismo e all’Agricoltura in collaborazione con Apt Servizi Emilia Romagna) che, per il quarto anno, racchiude i più golosi appuntamenti autunnali tra Piacenza e Rimini dedicati alla buona tavola (www.winefoodfestival.it http://www.winefoodfestival.it> ), richiamando in regione oltre un milione e mezzo di appassionati. Una trentina tra sagre, mostre mercato, fiere, degustazioni, immersi nella più autentica atmosfera conviviale e di festa e circondati da luoghi ricchi di storia e cultura, ma anche natura e folclore, attendono i turisti del gusto in questo lungo autunno di sapori. «L’enogastronomia tipica della nostra regione – sottolinea Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt Servizi – è “una vacanza dentro la vacanza” e costituisce un’opportunità unica per il turista di vivere la nostra terra come un “locale” e non da estraneo, assaporandone lo spirito e l’atmosfera più veri ed autentici. Oggi l’enogastronomia è sempre più una motivazione di viaggio e il Wine Food Festival si rivolge agli oltre 5 milioni di turisti gourmet che ogni anno scelgono l’Italia come loro meta di vacanza». «Il Wine Food Festival apre quest’anno con la sagra del tartufo di Sant’Agostino, Comune terremotato – continua Tiberio Rabboni, Assessore regionale all’Agricoltura- per testimoniare anche in questo modo la volontà collettiva di ricostruire in quelle realtà una qualità della vita che in Emilia Romagna è una costante in tutti i settori, a partire dalla genuinità e bontà della tavola e delle abitudini alimentari. I prodotti tipici, le tradizioni alimentari e gli antichi processi produttivi tuttora in uso sono gli ideali ambasciatori nel mondo dell’Emilia Romagna e del miglior made in Italy e il Wine Food Festival è una preziosa vetrina per questi ambasciatori». Oltre 70 i convenienti pacchetti soggiorno dedicati ai singoli eventi, che permetteranno di scoprire, nello spazio di un indimenticabile fine settimana, i luoghi, le genti, i rituali e le tradizioni che si celano dietro all’inconfondibile sapore dei prodotti tipici emiliano romagnoli e dei piatti più gustosi ed inimitabili di questa regione. Si parte con la Sagra del Tartufo del Bosco di Panfila a Sant’Agostino (Fe) e si chiude domenica 16 dicembre con il “Cicciolo d’Oro” di Campagnola, nel reggiano, tradizionale gara tra norcini che rende omaggio ad una lunga tradizione locale. Tanti gli eventi assolutamente da non perdere per gli amanti della buona tavola e della tipicità, il Salone del Vino e del Prodotto Tipico di Faenza, nel ravennate (16-18 novembre), da “Mortadella Please e Sfoglia Bologna”, a Bologna e Zola Predosa (4-7 ottobre) a “Il pesce fa festa” a Cesenatico, nel forlivese (1-4 novembre), passando per la 45a Sagra dell’Uva e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, nel modenese (22-23 settembre), le Fiere del Formaggio di Fossa di Sogliano al Rubicone (18-25 novembre, 2 dicembre) e Talamello (4, 11 e 18 novembre), “November Porc…Speriamo ci sia la nebbia” nel parmense (tutti i weekend di novembre) e “Parmigiano Reggiano in mostra nelle Terre di Canossa”, a Bibbiano e Reggio Emilia (22-30 settembre).
www.winefoodfestival.it
Claudio Zeni