Sulle orme di Gino Bartali, il “postino per la pace”, torna anche quest’anno il tradizionale Ciclopellegrinaggio Terontola-Assisi organizzato dal Gs Faiv Valdichiana, con in testa Ivo Faltoni, e in collaborazione con la Fondazione Gino Bartali onlus e il Vc Santa Maria degli Angeli Racing Assisi. Si tratta di un evento che mescola la passione per la bicicletta con la storia con la “s” maiuscola, l’amore per il ciclismo con il credo religioso.
L’appuntamento è per domenica mattina alla stazione di Terontola, dove peraltro campeggia la stele raffigurante Bartali realizzata dall’artista locale Andrea Roggi: sono attesi al via centinaia di cicloturisti, nel 2011 furono circa 250, una fiumana di biciclette e di appassionati che faticano in nome del ciclismo eroico. L’evento vuol ricordare appunto Gino Bartali, non tanto e non solo per i suoi successi agonistici, quanto per la sua esperienza durante il periodo bellico quando, lontano dal clamore delle corse e spinto da un forte ideale religioso, si prestò per un rischioso lavoro di trasporto di importanti documenti segreti da Firenze ad Assisi, ovviamente in sella alla sua bici. A chi gli chiedeva perché lo facesse, noncurante del pericolo lui che aveva già una famiglia, Bartali rispondeva: “Lo faccio per tenermi in allenamento. Prima o poi questo inferno dovrà pur finire”.
Per ricordare il grande “Ginettaccio”, quindi, i cicloturisti partiranno da Terontola alle ore 8,30 e da qui raggiungeranno Assisi transitando per Tuoro, Passignano, Magione, Pian di Massiano, Ponte San Giovanni (dove ci sarà una sosta per rifornimento all’azienda Grifolatte), Torgiano, Bastia, Santa Maria degli Angeli e arrivo in piazza San Francesco ad Assisi, previsto per le ore 11 circa. A seguire è prevista la visita del Museo della Memoria, con la partecipazione di Adriana e Andrea Bartali. Per finire ci sarà il pasta party nei locali della Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Saranno presenti alcuni ospiti d’onore come Alfredo Martini, ex ct della Nazionale di ciclismo, e gli ex olimpionici Marino Vigna e Livio Trapè. L’iniziativa gode del riconoscimento ufficiale della presidenza della Repubblica, del Consiglio dei ministri, del Senato e della Camera dei deputati, oltre al patrocinio della provincia di Arezzo, di Perugia e di tutti i comuni attraversati dal ciclopellegrinaggio.
Articolo tratto da Il Corriere di Arezzo