Successivamente alla seduta del Consiglio Comunale del 6 luglio 2012 in cui è stata adottata all’unanimità la VARIANTE N.1 presentata dalla Futura Fertile Toscana Società Consortile Agricola s.r.l. per l’individuazione di un’Area agricola speciale in località S.Caterina, con lo scopo di realizzare un impianto di stoccaggio, trattamento e commercializzazione di prodotti agricoli, il Partito della Rifondazione Comunista di Cortona, che aveva già chiesto uno slittamento della decisione per esaminare meglio il caso, esprimendo chiaramente i propri dubbi in sede pre-consiliare, ha proseguito ad approfondire ulteriormente l’analisi del progetto, rilevando dubbi non completamente emersi nel dibattito consiliare, durante il quale prendevano forma quelle rassicurazioni che ci appaiono ancora adesso poco chiare.
Così, in conseguenza di uno studio più dettagliato e delle valutazioni imposte dalle implicazioni legate alla realizzazione del progetto, Rifondazione Comunista, pur avendo sostenuto l’adozione della variante discussa nella seduta del precedente Consiglio Comunale -di cui si assume le proprie responsabilità- anticipa fin d’ora la volontà di dare indicazione ai propri rappresentanti istituzionali di far emergere nelle discussioni previste dai vari passaggi istituzionali (Commissioni capigruppo e Consiglio Comunale) per il completamento dell’iter della Variante e del progetto, le criticità evidenziate , anche sulla base dell’esame delle osservazioni che saranno depositate,.
A nostro parere, infatti, in questi giorni hanno preso forma aspetti consequenziali non accettabili, che vanno oltre l’ambito tecnico basato sulla legittimità degli atti urbanistici e la qualità del progetto, in quanto nascono da riflessioni sulle funzionalità in esercizio in quel contesto territoriale. Riteniamo che nel nostro Comune ci sono aree molto più adatte ad ospitare un simile progetto.
Occorre sottolineare che non mettiamo in dubbio la bontà e la sostenibilità economica e tecnica del progetto, nell’ottica di un aiuto concreto agli agricoltori della Valdichiana, ma, onestamente, non riteniamo compatibile la sua ubicazione in un luogo di pregio a livello paesaggistico ed ambientale.
Ad oggi dunque il PRC, sempre rigorosamente fuori da qualsivoglia logica di interesse che non sia quella dei cittadini e del territorio, evidenzia ulteriormente le proprie preoccupazioni e si pone come interlocutore di quella parte della cittadinanza che intende approfondire le ripercussioni del progetto e presentare delle osservazioni, valutandone il sostegno al prossimo passaggio consiliare.
Di certo, in un momento di grave crisi economica, si deve porre sicuramente attenzione a tutte quelle iniziative che propongono sistemi innovativi ed ecosostenibili per lo sviluppo in tutti i settori ma per questo, siti e infrastrutture sono -già da tempo- stati indicati.
Vista inoltre la crescita di un turismo attento ad ogni forma di cultura, dobbiamo essere sempre più consapevoli di quanto il nostro paesaggio agrario sia espressione importante del nostro patrimonio culturale ed una risorsa indiscutibile per l’intera Comunità, una risorsa da conservare e valorizzare anche attraverso una politica locale che ne tuteli l’immagine e l’identità storica e culturale.