Col caldo dell’estate che insiste a massacrarci squagliando i pochi neuroni rimasti in testa Facebook tocca la sua vetta anche in Valdichiana. Dopo il caso di “Gossip Arezzo” adesso arriva anche “Gossip Castiglion Fiorentino”, una pagina fan creata da autore ignoto che invita tutti gli utenti a “inviare informazioni”, ovviamente relative a storie d’amore e chiacchiericcio di paese su questa o quell’altra persona per Castiglion Fiorentino e pure Cortona. Ma sì, già che ci siamo buttiamoci anche Cortona… abundadis abundandum, come direbbe Totò. Tutto questo per sparlare in allegria senza ovviamente metterci la faccia.
E’ sicuramente sbagliato buttarla sul moralismo e sul “dove siamo arrivati“, e sicuramente è bene non dare troppo peso a questo fenomeno scaturente probabilmente da una ragazzata. Siamo però al segnale estremo, alla punta di un iceberg, cioè del modo sbagliato, morboso e inutile di utilizzare un mezzo di comunicazione potenzialmente fondamentale che potrebbe offrirci opportunità infinite.
Ma la gente è così, e i giovani sono sempre più così. Come facevano i loro nonni, che però avevano la scusa di non aver potuto studiare e di non aver visto il mondo ritrovandosi imprigionati nel paesello, scelgono volontariamente di rintanarsi in piccole dinamiche di paese beandosi degli avvenimenti altrui, riempiendo giornate e serate a chiacchierare di quello che gli altri, nel bene e nel male, fanno. In questa logica FB diventa uno straordinario e inesauribile strumento di spionaggio che fornisce informazioni a raffica e rallegra giornate altrimenti permeate dal vuoto pneumatico, dall’assenza totale di interessi, stimoli e passioni e dal totale rifiuto di provare ad alzare la testa e vedere che fuori c’è un mondo enorme tutto da scoprire.
Tale povertà di vedute è impressionante e imperdonabile proprio perchè frutto di una volontaria autocastrazione, ma alla condanna incondizionata è forse meglio contrapporre una visione meno semplicistica. Se da una parte c’è infatti chi spia perchè non ha niente da dire e campa dei fatti altrui, dall’altra c’è chi gode a mettere in mostra la sua vita. E’ lo stesso discorso che si fa quando si parla del gossip “nazionale”, quello dei rotocalchi che però, a quanto pare, non bastano più. C’è quindi chi al gossip si presta, vittima di manie di protagonismo rimaste inespresse, pubblicando improbabili book da modella pur avendo un fisico normale, riempiendo le giornate degli spioni con litigate subliminali fatte di frasi e riferimenti occulti, oppure ammorbandoci con quintali di foto delle vacanze, dei propri piedi sulla sabbia, del cagnolino e del barbecue di ferragosto.
E qui, davvero, chi è senza peccato (me compreso) scagli la prima pietra.
Se quindi, come scrisse tempo fa un genio, “A Camucia son tutti dj e modelle”, è naturale che ci sia chi passa le giornate a sparlare di questo mondo di pseudo vip
Più che condannare la demenza di certe iniziative, in questo periodo di deprimente devastazione culturale, c’è quindi da chiedersi come mai ancora non fosse successo. Con buona pace di chi, quattro o cinque anni fa, ci aveva intelligentemente consigliato di aprire una rubrica gossip proprio sulle nostre pagine. Se l’avessimo fatto forse adesso saremmo ricchi