Sergio Fabianelli era ineleggibile, Luigi Bittoni non avrebbe derogato alle regole delle legge ma, certamente, è venuto meno a quelle del buon senso e della regolarità politica della competizione visto che nella Sentenza del Tribunale di Arezzo si scrive che: “il compimento di attività gestionale dell’Ente Serristori da parte di Bittoni può avere ingenerato nei Cittadini elettori del Comune di Castiglion Fiorentino, ed ancora più nei degenti della Casa di Riposo Serristori e dei loro familiari” atteggiamenti tali per cui Bittoni stesso ne “abbia potuto trarre vantaggi in termini di voti a scapito degli altri candidati”.
Insomma: la posizione di Bittoni è stata di privilegio politico rispetto a quella degli altri candidati tanto che lo stesso Tribunale parla di “comportamento non corretto nei confronti degli altri candidati”.
La sintesi è che il “duo” Fabianelli-Bittoni ha politicamente influenzato la campagna elettorale e con ogni probabilità il risultato finale visto che la vittoria è stata di poche decine di voti a fronte di un Fabianelli che, ad esempio, ha ottenuto oltre 200 preferenze. Voti, quelli di Fabianelli ora Vicesindaco, che hanno dunque determinato il risultato elettorale!
A bocce ferme il quadro è questo: Fabianelli decade dalla carica di Consigliere perché non era nel diritto di poter essere eletto e ciò era evidente fin da subito ma il PD ha deciso diversamente pur di raggranellare quei voti; – Bittoni rimane Sindaco con una sentenza che lo “salva” giuridicamente, ma politicamente resta la valutazione della sua condotta ai fini della candidatura e della competizione elettorale.
Per quanto ci riguarda la battaglia continua perché non solo faremo ricorso in appello, ma chiederemo al Sindaco Bittoni di rendere nulli tutti gli atti da lui fatti al tempo in cui ricopriva – di fatto – la carica di Presidente dell’Ente Serristori aprendo, crediamo, a causa della sua condotta, un nuovo ed insanabile contenzioso con il Comune che dovrebbe rappresentare: – se, infatti, Bittoni insiste nel ritenere che ha agito fino al 2 aprile 2012 come “funzionario di fatto”, allora risponda alla richiesta formale presentata dal Consigliere Tanganelli allo stesso Bittoni – e per conoscenza al Prefetto di Arezzo ed al Segretario comunale – in ordine agli atti compiuti fino a quella data tenuto conto che tutti gli atti adottati dagli Organi decaduti, anche se operanti “di fatto”, sono nulli ed i titolari della competenza alla ricostituzione dell’organo amministrativo sono responsabili dei danni conseguenti alla decadenza determinata dalla loro condotta fatta in ogni caso salva la responsabilità individuale nella condotta omissiva (art. 3, comma 3, ed art. 6, comma 2 e 3, D.L. n. 293/1994).
Ciò che abbiamo dimostrato è che il clima elettorale a Castiglion Fiorentino si è svolto in un contesto politicamente “anomalo”, a causa dei due principali candidati del Pd, e ciò dà ragione a chi come noi da sempre lo ha detto anche in contrasto con altri candidati stranamente indulgenti nei confronti dei comportamenti elettorali dello stesso PD. Oggi un Tribunale evidenzia che Bittoni “ha tenuto un comportamento non corretto nei confronti degli altri candidati” e che la sua posizione può aver ingenerato situazioni di eventuale vantaggio in termini di voti; – la stessa decisione stabilisce che Fabianelli non era eleggibile: non basta tutto questo a Bittoni per prendere atto che la sua vittoria di misura è politicamente determinata da comportamenti non ammissibili ? Il PDL prosegue nella sua iniziativa e fin da ora ringrazia Alessandro Zucchini, Luca Conti e Raul Menci, i firmatari del Ricorso, grazie ai quali oggi sappiamo che la vittoria del PD e di Bittoni è una vittoria maturata in un clima politicamente irregolare e, con riguardo a Fabianelli, tramite la candidatura di soggetto ineleggibile già amministratore di una società partecipata al 51% dal Comune.
[.noresp.]