Se non fosse esistita la Piscina Comunale di Camucia avremmo mai visto Michele Santucci alle Olimpiadi? A logica viene da pensare di No: Michele, classe 1988, è cresciuto proprio in quella vasca, inaugurata intorno al 1990, e probabilmente al momento di scegliere in tenera età uno sport se non ci fosse stata l’opportunità del nuoto a pochi passi da casa avrebbe scelto qualcosa di diverso. Magari il calcio, o la Pallavolo, o il tennis. Magari sarebbe diventato un campione anche lì, o forse no.
Perchè dico tutto questo? Perchè di fronte alla soddisfazione enorme per tutti noi di vedere ancora una volta un cortonese protagonista ai giochi olimpici non bisogna dimenticarci del fatto che gli impianti sportivi servono, e senza quelli tutto è più difficile, anche se ormai è normalità pensare che investire un euro in quella direzione, con la crisi che ha con sè una vera emergenza sociale, sia una bestemmia.
Al grande Santucci vanno i nostri complimenti più sinceri e un “grazie” di cuore, nonostante il settimo posto della 4×100 ci abbia lasciato un po’ abbacchiati, perchè eravamo già pronti col tricolore e il dito sul clacson della macchina in caso di bronzo. Ma dai, va bene così.
Unico momento di disappunto di questa giornata storica per colpa della Rai: è ferma al Medioevo e tiene due reti (Rai Sport 1 e 2) non si sa per cosa. Alle 12.56, orario della batteria di qualificazione della 4×100, viene data la linea al TG2. “La batteria della 4×100 la vedremo in differita dopo il Tg“. Eh? Cosa? Stiamo scherzando? I poveri mortali senza Sky provano a mettere su Rai Sport e invece di trovarci la prosecuzione della diretta con la batteria di Santucci, cosa che sarebbe stata assolutamente logica, cosa ci trovano? Un filmato del grande Adriano de Zan risalente al 1981 con interviste a Gimondi e Adorni.
Allucinante…