”Le Notti dell’Archeologia sono un format già consolidato nella promozione dell’identità di ogni singolo territorio da un punto di vista museale” – ha affermato l’Assessore alla cultura della Provincia di Arezzo, Rita Mezzetti Panozzi, presentando gli eventi in programma a Cortona nell’ambito del programma delle Notti dell’Archologia che, in ogni angolo della Toscana, prevede oltre 200 iniziative: aperture straordinarie e gratuite, visite guidate, eventi, spettacoli, trekking, laboratori didattici per bambini ed adulti, incontri e conferenze durante il mese di luglio. In più, quest’anno ci saranno iniziative di peculiari degustazioni grazie alla rete di Vetrina Toscana.
“E’ la sperimentazione di un modello nuovo di promozione – ha aggiunto il Dirigente del Servizio Funzioni Turistiche della Provincia, Fabrizio Raffaelli – che integra in un unico progetto due promozioni, quella culturale e quella gastronomica”. Da qui nasce l’idea delle iniziative collaterali ‘Archeo Food e Archeo Street Food’ che, dal 21 al 31 luglio si terranno a Cortona: 27 ristoranti, identificati da uno stendardo apposito, promuoveranno un menù di ispirazione etrusca e regaleranno, ai clienti che consumano un pasto del costo di 25 euro, un biglietto omaggio per l’ingresso al Maec. A loro, sarà donata anche la una piccola guida sull’alimentazione degli Etruschi con un’appendice dedicata alle ricette, curata da Paolo Giulierini e Antonietta Milani.
Inoltre, nei giorni 23 e 24 luglio, 6 ristoranti del centro storico proporranno l’Archeo street food, ovvero cibi di ispirazione etrusca, come ad esempio gli Auruspicini, dei crostini avvolti nella focaccia di farro pensati appositamente per l’occasione, e tante altre gustose pietanze da gustarsi per strada in una sorta di ‘mangialonga’. All’esterno dei ristoranti aderenti all’iniziativa, ci saranno gli stand dell’Archidado, apparecchiati con tovagliette che riconducono a stoffe etrusche dipinte e decorate con composizioni di foglie d’alloro, melagrane e gigli; nelle vie della città si esibirà un gruppo di teatranti che narreranno le storie del tempo con brani di opere classiche.
“E, il Maec, viceversa, segnalerà tutti quei reperti archeologici presenti al museo – ha concluso il Direttore del Museo dell’Accedemia Etrusca e della città di Cortona, Paolo Giulierini – legati al vino, all’allevamento e all’alimentazione in generale, in modo da completare il percorso di conoscenza e comprendere quanto indietro nel tempo è necessario andare e comprenderne l’origine”.