Questo vedo come unico vero stimolo per le gestione di un territorio, passatemi il termine Politics Free. Io penso che se una persona ha veramente a cuore il territorio che lo circonda, lo considera come casa sua e con lo stesso principio con il quale abbellisce il suo giardino ha il piacere di vedere il proprio comune ben tenuto, in ordine, credo che non vi sia barriera politica che tenga.
Io vedo quella che è la partecipazione delle persone comuni nei piccoli eventi, che possono essere sagre, piuttosto che feste rionali, ecc ed è straordinaria, tutta incentrata su di un unico obiettivo ovvero Il Bene Comune (nella fattispecie la buona riuscita dell’evento). Credete che in queste occasioni siano tutti guidati da una stessa fede politica? Credete che non vi siano in questi gruppi disomogeneità a livello di credo ideologico piuttosto che religioso e, per arrivare al culmine del paradosso quella sportiva? E’ IL RISULTATO l’alchimia, la voglia di fare bene, è l’orgoglio di leggere 2 righe su un trafiletto su qualche remoto quotidiano, è la soddisfazione di partecipare per lo 0.1% al valore aggiunto sul progetto e dire quell’anno ho partecipato anche io all’evento ed il mio operato è stato determinante.
La politica docet; colleghi di partito, militanti fianco a fianco per una vita, parenti, amici fraterni, TRINCIATI, CALPESTATI, CALUNNIATI, ecc. (ed almeno altri 100 con la sola desinenza “ati”!), solo per un unico obiettivo, l’antitesi di cui oggi io scrivo, Il Bene Personale.
Proviamo ad alzare il livello dell’impegno, così per assurdo…
Non si tratta più di sagra si parla di Comune.
La rosa dei candidati si apre a macchia d’olio, non c’è più l’assillo di dover trovare un assetto legato al partito innanzitutto, si cerca il miglior professionista in grado di risolvere al meglio la problematica in essere (un po’ come quando in campo sanitario si cerca il famoso “specialista”).
Unico obiettivo Territorio e Bene Comune: è ininfluente se lo specialista di turno nel passato avesse avuto dei trascorsi politici, lui è lì in quanto leader in quel settore e poco importa se il suo collega specialista leader nell’altro settore avesse avuto dei trascorsi politici opposti ad esempio, dobbiamo puntare tutto sul PROFESSIONISMO. Siamo arroccati in realtà dove le persone si appellano ancora con Comunista o Fascista, qua si parla veramente di Don Camillo e Peppone, è follia pura è obsolescenza intellettuale! Le nuove generazioni devono uscire da questo circolo vizioso, ora è il momento di mettere sul piatto la propria professionalità, il talento e la competenza, basta insulti! Portate avanti tesi, teoremi e quant’altro figlio di studio od esperienza, combattetevi a colpi di sapere, siate sempre tolleranti e rispettosi del vostro interlocutore, imparate ad ascoltare e siate sempre precisi e preparati negli interventi, tacete nel dubbio…questi un paio di consigli che mi vengono da dare a chi vedo un possibile leader per UN TERRITORIO E PER IL BENE COMUNE.
Bernardo Gori