Siamo in piena estate e quella che prima era solo una previsione di una possibile carenza idrica nell’aretino, adesso sta divenendo una concreta realtà. Le piogge di aprile e maggio hanno illusoriamente dato il loro contributo: di fatto hanno alimentato solo ed esclusivamente i sistemi superficiale e sorgentizi, consentendo temporaneamente una sufficiente alimentazione idrica nei rispettivi acquedotti. Ma le stesse brevi piogge hanno avuto un effetto a dir poco irrilevante sulle falde medio-profonde, non apportando dunque alcun beneficio a quei territori serviti in prevalenza da questo tipo di fonte, ovvero Valdichiana aretina e senese.
Se a questo quadro aggiungiamo le elevate temperature che si stanno verificando da circa una settimana, la situazione inizia a farsi criticamente seria, perchè con il caldo, ovviamente, si è già verificata un’impennata dei consumi, lasciando presumere anche che le ordinanze già prontamente emesse da alcuni Comuni vengano in taluni casi puntualmente disattese. Il telecontrollo permette infatti di notare consumi anomali nelle ore serali e notturne, che lasciano ipotizzare un costante innaffiamento di orti e giardini.
Piogge
Da gennaio a maggio 2012 ha piovuto il 31% in meno rispetto alla media degli ultimi 10 anni, dato che va ad aggravare il già serio deficit di precipitazioni del 2011.
Criticità e piani di intervento
Le situazioni più a rischio si stanno verificando nella Valdichiana aretina (Foiano e Monte San Savino), senese e nell’hinterland aretino (Cincelli, Campriano, parte degli acquedotti di Capolona e Civitella). Vale a dire le zone servite da fonti di approvvigionamento sotterranee.
Nel dettaglio, a Castiglion Fiorentino l’impianto di ultrafiltrazione mobile che sta già portando l’acqua di Montedoglio e le integrazioni con i pozzi privati stanno permettendo la continuità del servizio nelle 24 ore. A Cortona presto entrerà in funzione il secondo impianto di potabilizzazione mobile per usufruire della risorsa proveniente dalla Valtiberina. Verrà eseguito un intervento per collegare l’acquedotto di Pozzo della Chiana con la rete di Cesa-Marciano e per potenziare il collegamento già in essere tra Foiano e Bettolle-Sinalunga. Cambiando vallata, a Laterina è in funzione un impianto di ultrafiltrazione per la potabilizzazione dell’acqua dell’Arno, come ulteriore integrazione della risorsa a disposizione.
“Si stanno verificando quelle che per noi erano le ipotesi peggiori: dopo il primo scorcio d’estate, lo stato delle risorse idriche non lascia ben sperare – commentano da Nuove Acque – dal novembre 2011 stiamo attuando tutte le possibili soluzioni tecniche per tutelare al massimo la risorsa, abbiamo richiesto ordinanze per limitare l’uso dell’acqua a tutti i Sindaci con tre mesi di anticipo e abbiamo chiesto ai cittadini parsimonia e comportamenti adeguati con la campagna “Questa estate non si scherza con l’acqua”. Ora dobbiamo fare tutti un altro scatto di responsabilità”.
Nel sito www.nuoveacque.it è possibile seguire gli aggiornamenti delle criticità, così come i Comuni che hanno già emesso le ordinanze sui divieti per un uso differente da quello idropotabile. Da evidenziare che anche la Regione Toscana ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione “Facile come bere un bicchiere di niente”, che raggiungerà tutti gli utenti di Nuove Acque attraverso la bolletta.
Da parte sua, il gestore del servizio idrico rilancia con maggiore forza l’appello già condiviso a marzo con vari volti noti “Questa estate non si scherza con l’acqua, risparmiamola”, facendo viaggiare la raccomandazione in tutto il territorio servito, grazie ai mezzi aziendali che riportano lo slogan.
L’attenzione maggiore dovrà riguardare proprio l’innaffiamento di orti e giardini, il riempimento di piscine private e il lavaggio delle autovetture, tutte attività che richiedono un uso importante della risorsa e tutte attività che vedono in essere divieti ben precisi, ove siano presenti le relative ordinanze. Quindi l’appello vale per i cittadini, ma anche per gli organi preposti al controllo del rispetto delle ordinanze.
“Noi rinnoviamo quotidianamente il nostro impegno con sforzi e risorse straordinarie, ma da soli non abbiamo la possibilità per fronteggiare al meglio questo momento che va senza dubbio fuori dall’ordinario. Ognuno è chiamato a fare la propria parte”.